9. Inaspettato

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Perché?

Non lo so perché.

«Kurt...ma cosa è successo?» Chiesi cauta.

«Dicono...d-dicono che ha avuto un infarto...qualcosa che ha che fare con un'aritmia...è in coma»

«Oddio mi dispiace»

«Ho già chiarito con gli Hudson. Per queste settimane vai a stare da loro...»

«Ma Kurt sei sicuro di voler stare da solo..? A casa?»

«Ho solo bisogno di stare con mio padre.»

«Va bene. Io allora vado. Troverò un autobus per conto mio...»

Con un passo lento mi avviai alle scale. Iniziai a fare, scalino dopo scalino, la discesa della mia inutilità nei confronti di Kurt. Sapevo come ci si sentiva a perdere un padre, ma non... Quando ero piccola, poco dopo la morte di mio padre, ho dovuto vedere uno psicologo perché non riuscivo più a provare emozioni. Ho imparato certe cose, ma al mio interno sono un po' più complicata. 

Così presi un autobus, che oltretutto non arrivò lì fino alla sera. Nel viaggio misi un paio di cuffie e mi misi ad ascoltare un po' di musica mentre leggevo un libro. Per il giorno dopo avevo dei compiti ma in quel momento me ne fregava assai.

Ero in uno di quei momenti dove non sai cosa fare della tua vita. Non sai neanche più cosa facevi prima. Come svegliarsi da un incubo e ricordarsi improvvisamente che...oh wow sono nella realtà, il mostro non può prendermi.

Eppure...eppure quel giorno mi sono sentita...vuota.

Ma non vuota come un bicchiere o una bottiglia. Vuota come una stanza, come una casa. Era da tanto che non mi sentivo così.

Tanto tempo...


"Wow tesoro con quel taglio ti capelli si che sembri lesbica"


"Cosa sussurrate voi quattro!?"

"No niente prof"

"Ehi tu! Cosa sussurravano questi ragazzi?"

"Niente! dicevano solo che Sophia sembra un transessuale..."

"Ma cosa c'entra quello con Sophia! Ognuno fa quello che vuole, voi ora filate in classe! Su!!"


"...Già ahah"

"Comunque piacere io sono Giulio"

"Piacere. Io mi chiamo Sophia"

"Ah...sei una femmina"


"Ahahah Wow Sophia che voce profonda!"

"Ho il mal di gola"

Risatine. Risate. Sguardi. Sguardi su sguardi. Ma cosa guardavano poi...


"PROSSIMA FERMATA LIMA MCKINLEY HIGH SCHOOL!"

Mi ripresi da quella trance e scesi alla fermata, in attesa dell'altro autobus che mi avrebbe portato a casa degli Hudson.

Davanti alla scuola c'era un paio di scemi a cazzeggiare e fare nulla, che poi riconobbi come Karofsky e Azimio.

Che fortuna.

Mi misi il cappuccio e sperai con tutto il cuore che mi evitassero, che non mi vedessero.

Sfortunatamente gli dei non erano proprio in un bel mood quel giorno perchè mi arrivò una chiamata a tutto volume di suoneria da mia madre. Tale disgraziato suono (la sigla di the Big Bang Theory) attirò subito la loro attenzione.

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⏰ Last updated: Mar 29 ⏰

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A loser like me (Glee+new student)Where stories live. Discover now