SORTI

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Sono passati due minuti da quando abbiamo visto il risultato dei test e da allora siamo rimaste in silenzio, immobili a guardare quegli stecchini.
All'improvviso Mariam ruppe il silenzio.
-Cos'hai intenzione di fare?- mi chiese mordendosi le dita
-Non lo so...ma dovremmo crescerli da sole, lo sai?- le risposi
-Allora lo vuoi tenere?- domandò
-Beh, si...credo di si-
Lei mi prese le mani e mi guardò dritta negli occhi
-Cosa facciamo con quei ragazzi? Dovremmo dirglielo?-
Sospirai -Non credo gli possa importare molto, anzi, probabilmente vorrebbero che abortissimo-
Che situazione, mi sono fatta mettere incinta da Kylian Mbappè. Non vorrà nulla a che vedere con me ed il mio, o meglio nostro bambino. Sono stata un'idiota. Adesso mi devo prendere una responsabilità enorme, l'essere madre. Non mi sarei mai aspettata di diventarlo a soli 20 anni, ma è stata tutta colpa mia e della mia testardaggine. E Mariam...santo cielo, anche lei. Non mi è mai davvero piaciuto quel Tchaga, aveva un'aria da farabutto ed adesso sarebbe stato il padre del suo bebé...
Ora c'è una delle parti piì difficili, dirlo alla mia famiglia.
-Mari, devo andare a casa- le dissi alzandomi
-Ed io devo pensare...molto- rispose mentre si incamminava in doccia

Uscii di corsa e chiamai mio fratello Damien. Lui aveva qualche anno in più di me, e mi ha cresciuto insieme a papà. Durante il tragitto gli raccontai tutto, e lui non la prese troppo bene. Non lo biasimai, sono stata un'imbecille. Gli raccontai anche del padre, all'inizio non ci credette ma poi capì che non stavo metendo.
-Hai intenzione di tenerlo, Nico?- chiese mentre guardava la strada
-Io...non ne sono sicura. È una grande responsabilità ma mi sentirei in colpa ad abortire, ma devo dimostrare di essere pronta. Non abortirò solo perché sono stata con un playboy- gli dissi stringendo i pugni, avevo rabbia dentro di me anche se non avrei dovuto. Stavo dando la colpa solo a lui quando ero stata io ad accettare di passare la notte con lui.
Restammo in silenzio per tutto il tragitto, finché non arrivai a casa di papà ed Inés (mia sorella di 15 anni). Con fatica gli spiegai la situazione, e loro la presere meglio di come mi aspettavo.  

-Wow...beh, sono sicuro che sarai una brava madre Nico, sempre se hai intenzione di tenerlo- mi disse papà con un sorriso sul volto.
-Non è da me dirlo ma....noi ti stiamo vicini Nicolette, okay?- disse Inés mettendomi una mano sulla schienza

A fine giornata Damien mi riportò a casa e io mi distesi sul letto a pensere a tutto quello che era successo finchè il mio telefono squillò: era Mariam

-Nicolette, ho deciso. Lo tengo- disse prima che potessi aprire bocca.
-Sono felice per te, Mari. Non vedo l'ora di diventare zietta!- dissi ridacchiando per alleviare la situazione
-Tu invece? Cosa hai deciso di fare?-
-Lo tengo anche io, mi sento pronta-
-Quindi diventeremo entrambe zie? Vuol dire che questi esserini dovranno crescere insieme come fratelli, chiaro?!-
-Chiarissimo- dissi stando al gioco
-Cosa speri che sia?- domandai
-Beh, sin da piccola ho visto il mio futuro con una bambina- ammise
-Io invece ho sempre visto il mio futuro senza bambini- scherzai guardandomi la pancia
-Ma seriamente, a me non interessa. Sarà quello che sarà-
-Magari saranno maschietto e femminuccia, e da grandi li faremo sposare. CI PENSI?- urlò
-Solo se prenderà da te- le dissi

Passammo qualche ora così, a parlare. La situazione era un po' calata. La stavamo prendendo positivamente invece che disperderci nelle lacrime, sapevamo di potercela fare insieme.

SPAZIO AUTRICE

Ciao ragazzi! Questo capitolo è un po' più corto perché devo dividere le parti, scusate. Grazie per essere arrivati alla fine!

👋🏻🦋

𝐵𝑈𝑇𝑇𝐸𝑅𝐹𝐿𝑌 𝐾𝐼𝑆𝑆𝐸𝑆  || Kylian MbappéDonde viven las historias. Descúbrelo ahora