FARFALLINA

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Io e Mariam ci avvicinammo al francese, o meglio ci mettemmo in fila ad aspettare che tutte le persone davanti a noi ottenessero un autografo.
Aspettamo circa 20 minuti, nella quale avrei preferito essere a fare un bagno rilassante con le bolle nella mia camera d'albergo. Tuttavia cerca un qualcosa nel ragazzo che mi fece restare, sentivo che ne sarebbe valsa la pena incontrarlo.

Alla fine però arrivo il nostro turno.
Appena mi avvicinai sentii un brivido percorrermi la schiena, il mio cuore iniziò a battare con furia e non trovai più la voce con cui parlare. Forse era perché avevo appena conosciuto una celebrità...o chi lo sa...

-Ciao ragazze- disse un ragazzo seduto dietro il calciatore
-Hey!- Rispose Mariam porgendogli un foglio su cui farle l'autografo.
Lui rimase immobile per qualche secondo, scandendo il mio corpo. Mi sentii a disagio, perciò appena incise la sua firma sul pezzo di carta presi con forza il braccio di Mariam per tornare ai nostri posti
-Aspettate ragazze, restate con noi. Vi ho visto quando sono entrato e sembravate piuttosto annoiate- disse di nuovo l'amico.
Prima che potessi dire qualcosa, Mariam rispose
-Effettivamente...se non disturbiamo, eh!- disse lei un po' imbarazzata
-Come potrebbero mai infastidirci due belle ragazze come voi?- disse Mbappè con un sorriso sul volto.
Dunque io e la mia amica ci sedemmo su un divanetto davanti ai due ragazzi.
-Sento il vostro accento...da dove venite?- chiese il moro prendendo un sorso d'acqua
-Veniamo dall'Italia, ma io ho origini francesi ed ho visitato molte volte questo paese-
-Italia? È un paese stupendo. Puoi dirmi qualcosa in italiano?- chiese senza rompere il contatto visivo
-Okay...- mi fermai qualche istante a pensare -Amo questo paese...ed i suoi abitanti- dissi
-Grazie, farfallina-
Sbaglio o questo tipo mi ha appena dato un soprannome?!
Feci finta di nulla, e continuammo la conversazione
-Che lavoro fate?- chiese il ragazzo accanto a lui che a quanto pare si chiamava Tchaga. Che nome di merda, mi ricorda i rapper di quartiere con i denti d'oro e 10 tatuaggi a 16 anni. Spero vivamente che fosse anche quello un soprannome.
-Beh, io sono una criminologa, mentre Nikki...- ci guardammo negli occhi per un secondo sorridendo, ed io arrossii dall'inbarazzo
-Lei è un aspirante modella- disse tutta contenta, era molto fiera di me
-Me lo aspettavo- ammise Kylian ridendo

Passammo circa due ore così, parlando del più e del meno, continuando a  flirtare.
Alla fine Tchaga e Mariam andarono in un angolino del locale mentre io e Kylian rimanemmo sul divanetto a parlare.

All'improvviso tirò fuori una sigaretta dalla sua tasca ed un accendino.
-Vieni con me- disse portandomi fuori.
Ci sedemmo su delle scalinette lì vicino ed accese la sigaretta.
-Vuoi anche tu?-
Io annuii, così me ne mise una in bocca, ed appoggiando la sua alla mia  me l'accese. Rimasi bloccata in quell'istante in cui le nostre faccie rimasero vicine l'una all'altra.
-Cosa ti ha portato qui a Parigi questa volta, farfallina?- domandò
-Ancora questo stupido soprannome!- pensai. Ma devo dire che in fondo mi piaceva, nessun ragazzo me ne aveva mai dato uno.
Pensando alla domanda decisi di non rispondere onestamente. Lo avevo appena conosciuto, non potevo aprirmi, anche se sentivo come se potessi farlo.
-Uno stacco dal lavoro- dissi
-Anche io sono venuto qua per distrarmi, e devo dire che tu ed il tuo faccino ci siete riusciti- disse con un sorrisetto. Arrossii nuovamente, e lui di tutta risposta fece una risatina.
-Quindi ami i nostri abitanti?- chiese
-Beh, sono...decenti - risposi onesta

Lui tirò fuori dalla bocca la sua sigaretta, mentre io l'avevo fatto già da qualche minuto. Avvicinò lentamente la sua faccia alla mia
-Davvero? Allora io dovrò dimostrarmi più che decente...-
Buttò la sua sigaretta a terra ed appoggiò le sue labbra sulle mie. Misi la mia mano sulla sua coscia, il che lo fece eccitare ancora di più. Appoggiò sulle mie guancie per poi muoverle sulla mia schiena, tenendomi fermamente vicino a lui. Mi tenne stretta, come se lui fosse una belva ed io la preda che non avrebbe mai voluto far scappare. Restanmo in questa posizione per 5 minuti buoni, per poi staccarci. Sapevamo di non poterci fermare lì, l'attrazione era troppa. Fortunatamente c'era un motel lì vicino, mandai un messaggio veloce a Mariam, consapevole che probabilmente non lo avrebbe letto poiché era con Tchaga.

Non so se la me sobria avrebbe fatto lo stesso, ma in quel momento non pensai a nulla se non a quello che sarebbe successo; non mi preoccupai nemmeno di assicurarmi che avesse un preservativo addosso, l'adrenalina e l'alchol avevano preso la meglio su di me, cazzo, quasi non mi ricordavo il motivo percui ero in Francia, per la morte di mia madre. Lui probabilmente nemmeno lo sapeva, chissà se pure gliene importava qualcosa...ma sinceramente non importava nemmeno a me. Volevo solo sentire la sua pelle sotto le mie unghie e le sue labbra sopra le mie...
Era troppo tardi per tornare indietro e pensare alle conseguenze delle nostre azione...Non si poteva più evitare tutto ciò.
Quella notta fu quella che mi cambiò la vita per sempre...

SPAZIO AUTRICE

Grazie di essere arrivati alla fine del capito e per avermi dato il vostro tempo! Spero vi siano piaciuti questi capitoli, anche se sono due.
Ci vediamo al prossimo capitolo...anche se non so quando uscirà🦋👋🏻 Mi scuso di nuovo per la grammatica, ma come ho già detto questa è la mia prima storia e devo ancora migliorare😂

𝐵𝑈𝑇𝑇𝐸𝑅𝐹𝐿𝑌 𝐾𝐼𝑆𝑆𝐸𝑆  || Kylian MbappéOnde as histórias ganham vida. Descobre agora