BENVENUTA A PARIGI

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Mi chiamo Nicolette Roccardi, sono la figlia di Danielle Dupont e Alessandro Roccardi.
Come si capisce dal nome di mia madre ho origini francesi e per onorare la sua morte e allo stesso tempo superarla, la mia migliore amica Mariam ha deciso di portarmi in un viaggio a Parigi.
Non ho grandi aspettative, forse è per la mia perdita, ma sento comunque che questo viaggio avrà qualcosa di speciale.

-Nikki? Su, svegliati!- dice Mariam squotendomi
-Eh?...Che è successo?- chiedo aprendo gli occhi
-Te lo dico io cosa è successo: siamo a Parigi!-
-Di già?!- chiedo stupita guardando fuori dal finestrino
-Beh, hai dormito per tutto il viaggio!-
-Scusami, hai ragione...avrei dovuto stare 2 ore e mezza ad ascoltare i problemi della tua vita sentimentale, perdonami-
entrambe ridiamo, per poi scendere dall'aereo.

Arrivate alla nostra camera d'albergo mi distesi sul letto della stanza, felice di potermi rilassare per qualche altra ora, ma a quanto pare la mia amica aveva altre idee in mente.

-Non osare addormentarti di nuovo! Siamo a Parigi, è tempo di divertirci Nikki-
-Ti prego, non dirmi che vuoi andare ad una festa-
-Beh, tu che vorresti fare? Visitare la Torre Eiffel per la sesta volta oppure passare mezz'ora a rivedere il Louvre?- mi dice con le braccia incrociate
-Ti prego Mariam, non è il momento giusto per ubriacarsi e scopare con un tizio a caso in discoteca-
Lei sospira e si siede accanto a me sul letto -Nikki, so che è un periodo abbastanza difficile per te, e si, forse Parigi non era la migliore delle idee, però voglio farti distrarre stasera da tutte le stronzate che stanno avvenendo nelle nostre vite-
-E te ne sono grata, però dopo 2 ore di aereo non ho voglia di ballare-
-Il viaggio e l'hotel l'ho pagato io, hai dormito per 2 ore di fila in aereo e nel mentre mi hai sbavato sulla spalla. Perciò decido io-

Sprofondo la mia faccia sul cuscino, consapevole della mia sorte. Dopotutto Mariam ha ragione, sta solo cercando di aiutarmi.

È calata la sera ed è arrivato il tempo di prepararsi. Alla fine ho ceduto ed andrò al locale. Tuttavia non ho intenzione di ballare e cose varie, non sarebbe giusto.

1:30 di sera, Le Duplex

Arrivate all'entrata del locale, feci un passo indietro. Non mi piaceva l'idea di andare a ballare dopo la morte di mia madre. Non eravamo proprio molte legate: infatti i miei genitori si erano separati durante la sua gravidanza ed io ho passato la maggior parte del tempo a casa di mio padre, ma non volevo sembrare come se fossi felice e menefregista della situazione.

-Mariam, credi sia una buona idea entrare?-
-È troppo tardi per andare indietro, diveriti finché puoi: SIAMO A PARIGI!-
Io rimasi in silenzio, senza dimostrare il suo stesso entusiasmo. Al dunque lei mi mise una mano sulla spalla.
-Nikki, non dobbiamo ballare per forza, possiamo anche stare sedute e bere insieme. D'accordo?- disse cambiando totalmente tono ed espressione
Sospirai -Va bene, come vuoi tu-
-Mi dispiace, sto facendo tutte scelte sbagliate...Non dovevo portarti in Francia in primo luogo, ed adesso ti sto forzando ad andare ad una festa dopo la perdita di tua madre. Volevo tirti su il morale ma sembra che ti stia obbligando a fare cose fuori luogo- mi dice con gli occhi pieni di tristezza
-Mari, sei la mia migliore e so che stai solo cercando di aiutarmi. La tua compagnia oggi mi ha già fatto dimenticare un po' maman . In più, sai che non avevo tutto questo bel rapporto con lei, quindi non pensare che preferisca passare le giornate a piangere guardando le nostre foto, perché non credo nemmeno di avercele di noi due, e così anche per Damien ed Inés-
-Sei sicura? Adesso che ci penso sono stata un po' una stronza. Quindi se vuoi tornare in hotel non esitare a dirmelo-
-Ci ho messo più di un'ora a truccarmi e piastrarmi, quindi vale la pena entrare-

40 minuti dopo...

-Nikki, non credi di aver bevuto troppo?- mi disse Mariam dopo aver preso il mio sesto drink
-No, vaffanculo- risposi ridendo
Prima che mi potesse dire qualcosa, una folla di persone si radunò all'entrata del locale, ed entrambe curiose ci avvicinammo.

-Che cazzo succede?- chiesi
-Non lo s- si fermò di colpo
io la scossi -Mari, che è successo?!-
-Non ci credo....INDOVINA CHI È ENTRATO?!-
-Che ne so...Timothée Chalamet?-
-Meglio...hai presento quel calciatore francese sexy di cui ti ho parlato? Kylian Mbappé? Beh, è appena entrato!-

Mi feci largo tra la folla, ed in mezzo a 2 ragazze riuscii ad intravedere un ragazzo alto, muscolo e con una carnagione scura. Rimasi qualche instante immobile con la bocca spalancata ad ammirare il francese, finché il tocco della mia amica mi riportò sulla terra

-Nicolette, avviciniamoci. Voglio ottenere un suo autografo-
-Non ti sei manco vista una sua partita-
-E tu non ti sei mai vista un film con Tom Cruise, ma glielo chiederesti lo stesso a lui- ribattee
-Daccordo, hai ragione- sbuffai, avvicinandomi al calciatore

SPAZZIO AUTRICE

Ciao ragazzi! Scusate per la mia calligrafia ma questa è la prima storia che scrivo, quindi cercerò di migliorarla nel tempo. Se siete arrivati alla fine di questo capitolo, vi ringrazio per il tempo😊
Cercherò di fare capitoli più lunghi in seguito🦋👋🏻

(Mi dispiace di aver trattato questo argomento con superficialità, spero che le persone che davvero convivono senza un genitore non se la prendino; ho cercato di dimostrare che a Nicolette non importasse così tanto di sua madre e che la sua morte non abbia modificato più di tanto la sua vita, in cui lei faceva a malapena parte😔)

🫶🏻

𝐵𝑈𝑇𝑇𝐸𝑅𝐹𝐿𝑌 𝐾𝐼𝑆𝑆𝐸𝑆  || Kylian MbappéWhere stories live. Discover now