Capitolo 14

3.5K 171 30
                                    

Celeste's POV

Bene, non vedo l'ora che tutti si alzino da tavola per andare nella mia camera con Ivan. Non ce la faccio più.

Tra le ultime risate, mamma annuncia:

-Bene, noi avremmo pensato di uscire a prendere un aperitivo da genitori... voi rimanete qui? Uscite? Non so, che volete fare?-, chiede riferendosi a me, Ivan, Maya e Francesco.

Rimanere qui, rimanere qui!

-Mami, in realtà io e Ivan dovremmo sistemare delle cose per la candidatura a rappresentanti di classe...-

Ma da dove mi è uscita questa?...

-Ah, bene allora. Maya te?-

-Non so, penso usciamo, Francè ti va?-

Non risponde.

-Francesco...?-, chiedo.

Scuote la testa e torna tra di noi.

-Ehm, sì, certo... dove vuoi andare Maya?-

-Non so, avevo pensato al centro commerciale...-

-Ah, okay...-

Che cosa?! Lui ha sempre odiato i centri commerciali! No ragazzi, qualcosa non va qui.

So che Maya l'ha fatto apposta, e infatti adesso lo guarda sospettosa.

-Va bene-, interviene papà, -noi andremmo... divertitevi!-

-Contaci...-, sussurro mentre saluto i quattro.

Guardo Ivan. Uhm... magari lo faccio aspettare un po'...

-Allora? Maya cosa devi comprare?-, le chiedo ammiccando.

-Ah, non so... da Pinko ho visto un abitino rosso che starebbe magnificamente con i miei capelli!-

Lancio uno sguardo ad Ivan, è impaziente. Ma fa nulla, dopotutto non è vero che "l'attesa del piacere è essa stessa il piacere"?

-Wow, voglio una foto quando te lo provi!-

-Certo!-, poi richiama Francesco.

-Hey, andiamo?-

Lui si alza e ci saluta.

Bah... è strano.

-Che ha tuo fratello?-, chiedo ad Ivan.

-Non ne ho idea... è da un po' che fa così.-

-Uhm... è strano da parte sua non protestare a causa del centro commerciale.-

-Infatti! Ma fosse diventato gay?-

Ridiamo a crepapelle.

-No, non credo dai... voglio dire, con quella bonazza di mia sorella...-

-Io conosco una ragazza molto più bona di lei...-, mi dice con la voce roca.

Storco il naso, fingendomi indignata.

-Di chi stai parlando? Di Ada?-

Scuote la testa.

-Della rossa allora, certo...-

-No no... è proprio qui, di fronte a me.-

Mi guardo intorno.

-Ma dove? Io non vedo nessuna...-

Ride.

-Sei tu, scema...-

Mi morde il labbro inferiore. Gli infilo le mani tra quei morbidi capelli e lo bacio con foga.

Mette le mani sui miei fianchi e mi spinge contro il bancone della cucina. Non posso trattenere i gemiti, Dio se mi è mancato.

-Mh, qui c'è una bimba impaziente...-, mi dice.

-Impaziente? Non hai idea...-

-Di cosa?... Dillo.-, ah, la sua voce roca d'eccitazione.

-...di quanto stia morendo dalla voglia di fotterti.-

Geme leggermente.

-Io penso che non ce la faremo ad arrivare di là...-

In pochi istanti i miei jeans sono da qualche parte, per terra. Lui mi riempie di succhiotti mentre gli tolgo i jeans. Mi fa sedere sul bancone e mi toglie gli slip.

Prima che io possa rendermene conto, mi entra dentro con una spinta vigorosa.

Alla prima ne seguono altre, tante altre. Forti, veloci, profonde.

Sento l'orgasmo montare dentro di me, seguito dal suo.

Respiro pesantemente.

Tolgo lentamente la camicetta, un bottone per volta, camminando verso la mia camera da letto. Ho i suoi occhi addosso. Mi segue e quando apro la porta tolgo definitivamente l'indumento.

Sfila la sua maglietta velocemente, lasciandomi gemere alla vista...

Sorride lievemente, e poi mi butta sul letto senza perdere tempo. Sale su di me e mi toglie il reggiseno, per poi avventarsi sulla mia pelle lasciandomi morsi e facendomi ansimare.

-Come potevo fare senza di te?-, mi sussurra.

-Sei una droga...-

***

Dopo aver scopato anche nella doccia mentre cercavamo di lavarci, abbiamo ripescato i nostri vestiti e adesso siamo accoccolati nel letto.

È stato così bello stavolta... l'ho sentito diverso, l'ho sentito di più, ecco.

Fisso un punto del soffitto e poi capisco. Mi alzo di scatto.

-Oh cazzo!-

-Che succede Cel?-

Lo fisso scioccata.

-Il preservativo!-

Tranne noi (sequel di "Niente ha più senso")Where stories live. Discover now