2.2

586 41 2
                                    

 Era sabato sera e Joel si era lasciato convincere da Isamu ad andare insieme in una discoteca in centro.
Quella sera, stranamente dal solito, aveva poca voglia di uscire, avrebbe preferito rimanere a casa a "giocare" con Matthias fingendosi qualcun'altro.
Sentiva che ormai era vicino alla vittoria e attribuiva a questo il desiderio irrefrenabile di "chattare" con lui.
Per darsi poi una ragione valida per quello che era avvenuto fra loro la sera prima continuava a dirsi che pur di vincere tutto era lecito.

Dubitava però che il moro sarebbe rimasto a casa di sabato sera.
Così per esserne sicuro lo chiamò per invitarlo a uscire con loro, ricevendo però solo insulti.

Si sentì strano, quelle parole gli avevano fatto più male del solito ... con Theo Matthias non era mai così bastardo.
Lasciò cadere quei pensieri e andò a prepararsi.

Aveva comunque ottenuto l'informazione che cercava, tra gli insulti, Matthias gli aveva fatto capire che sarebbe uscito, probabilmente nello stesso locale dove era diretto anche lui, visto che era quello in voga al momento. 




Entrato nel locale, infatti, gli occhi di Joel, come se fosse attirati da una forza misteriosa, trovarono immediatamente il moro.
Era seduto su un divanetto e stava parlando con il suo compagno di stanza, attorniato come sempre da diverse ragazze. C'era anche quella mora che ultimamente gli era sempre appiccicata. Joel sapeva solo che si chiamava Christine e che gli stava pesantemente sulle palle.

Era la solita scena che gli si presentava davanti ogni volta che uscivano, però questa volta sentì uno strano dolore allo stomaco, come se tutta la cena volesse ritornare fuori.
Normalmente sarebbe corso da lui per prenderlo in giro, questa volta invece rimase ad osservarlo, sentendo la voglia di andare a casa farsi più forte, finché non incontrò le sue iridi scure e distolse lo sguardo con una smorfia.
Che accidenti gli stava succedendo?

Matthias si sorprese dell'atteggiamento di Joel, cosa significava quello sguardo ferito?
Doveva riconoscerlo, era stato più stronzo del solito al telefono, ma non era da lui prendersela.
Non era sua intenzione trattare così male il biondo, ma in quei giorni era particolarmente irritato.

Aveva chattato spesso con Theo e la cosa lo divertiva molto, però aveva portato anche un effetto collaterale che proprio non riusciva a capire.
Ogni volta che pensava al misterioso ragazzo la sua mente lo associava a Joel.
Aveva fatto anche un sogno erotico su Theo.
Stava finalmente scopando il suo bel culo, mentre guardava incantato il suo tatuaggio e il suo sesso ormai gocciolante, sentiva i suoi gemiti di piacere farsi sempre più forti, ma quando aveva alzato gli occhi sul suo volto aveva incontrato le iridi azzurre di Joel.

Dopo quello che era avvenuto la sera prima, Matthias aveva accettato che quel misterioso ragazzo lo eccitasse molto più di tutte le ragazze che gli ronzavano attorno, ma non poteva prendere in considerazione l'idea di essere attratto anche da Joel.
Un ragazzo era un'eccezione, due erano una prova.
E poi Joel era Joel, lo conosceva da una vita, non poteva da un momento all'altro desiderare di fotterlo.

Fu distratto dai suoi ragionamenti dalla voce insistente del suo amico che aspettava una risposta ad una domanda che lui non aveva nemmeno sentito.
Christine quella sera poi era particolarmente appiccicosa, le avrebbe permesso di fargli un pompino se questo significava togliersela dai coglioni.

Joel cercò di divertirsi in pista, adorava ballare, ma sembrava che niente riuscisse a distrarlo dal cercare con lo sguardo il moro.
Irritato, optò per far scorrere l'alcool abbondante nella sue vene, forse così con la mente annebbiata avrebbe smesso di pensare a quel bastardo.

Il barista non avrebbe dovuto servirgli bevande alcoliche, ma era Elliot, il suo grande amico, e per lui avrebbe chiuso un occhio.
Si avvicinò al bancone e si sedette sullo sgabello più nascosto, per una volta aveva voglia di stare da solo, se Isamu lo avesse visto lo avrebbe trascinato nuovamente in pista.

"Ciao Elliot. Fammene uno forte"
Elliot era un bel ragazzo dai capelli rosso fuoco. Lui e Joel erano amici da tempo, si erano conosciuti a scuola. Anche se Elliot aveva due anni in più erano molto uniti.
Un'amicizia profonda e dolce, molto diversa da quella con Matthias .

Anche adesso che Elliot andava all'università e si vedevano più di rado, il loro legame non si era minimamente affievolito.
Elliot era quello che capiva Joel meglio di chiunque altro.
Gli bastò un'occhiata per sapere che qualcosa non andava.

"Questa volta Jackson deve averla combinata grossa"
Joel non riuscì a nascondere la propria irritazione "Che cazzo c'entra lui se ho voglia di bere?"
"Non ti scaldare, ricordati che ti conosco molto bene"
Il biondo distolse lo sguardo "Questa volta ti sbagli."
Elliot gli passò il cocktail che aveva preparato.
"Come vuoi. Allora dov'è?"
Joel si scolò il drink e lo guardò male.
"Non me ne frega un cazzo di lui e di quella troia pompinara. Siamo solo amici, niente di più. E quando avrò vinto glielo sbatterò in faccia. E tutta questa storia assurda avrà fine!"
Elliot non aveva capito a cosa si riferiva, ma non ne aveva bisogno per sapere di avere ragione. Quella che c'era fra lui e Joel era un'amicizia profonda.
Quella fra Joel e Matthias era tutt'altra cosa. Si limitò a scuotere la testa.
Joel sbuffò "Fammene un altro"
Elliot gli preparò un altro drink, poi dovette andare da altri clienti.

Joel non resistette e si girò nuovamente per guardare nella direzione dove sapeva esserci Matthias.
Christine era ancora ancorata a lui e le sue mani non la smettevano di toccarlo.
La vide sussurrargli qualcosa all'orecchio, poi si alzarono per dirigersi verso i bagni.
Lì osservò cercando di reprimere la voglia di andare a picchiare entrambi mentre si scolava l'ennesimo drink.
Joel non era solito ubriacarsi, ma quella sera nemmeno le parole di Elliot riuscirono a impedirgli di affogare ciò che sentiva nell'alcol.

Sapeva esattamente cosa avrebbero fatto in bagno.
Matthias glielo aveva detto senza nessuna vergogna: a lui quella ragazza non piaceva e non ci aveva mai fatto sesso, però ci sapeva fare con la bocca, così si faceva fare una pompa quando lei diventava estremamente insistente.
A Joel non era mai importato cosa facesse Matthias con le ragazze che gli morivano dietro, adesso invece non riusciva a restare indifferente.
Non voleva che Matthias godesse per mano di quella troia.
Aveva troppo alcol in corpo per realizzare a cosa avrebbero portato le sue azioni.
Prese il cellulare e chiamò il moro, il messaggio probabilmente lo avrebbe ignorato.

Matthias e Christine erano appena entrati in bagno e la ragazza aveva preso ad armeggiare con i pantaloni del moro, inginocchiata davanti a lui, quando il cellulare del ragazzo prese a suonare insistente.
Chi poteva essere a quell'ora della notte?
Non riuscì ad ignorarlo o forse non lo voleva, visto che quello che stavano per fare non lo esaltava minimamente.
Appena vide il nome sullo schermo sgranò gli occhi, Theo non lo aveva mai chiamato.
Rispose e rimase in silenzio.
Sentì arrivare dall'altra parte della linea la stessa musica che passavano nel locale.
Theo era in quella stessa discoteca!
Stava per dire qualcosa, ma fu anticipato "Io sono molto più bravo di lei"
Matthias si guardò attorno, come faceva a sapere cosa stavano per fare?
Forse lo aveva visto entrare con Christine ed aveva immaginato.
C'era troppo rumore di fondo per distinguere bene la voce, anche se gli sembrava avesse qualcosa di familiare.

Matthias sentì una strana eccitazione all'idea che fosse Theo a fargli la pompa. Aveva già pensato di immaginarsi lui, ma averlo realmente era tutta un'altra cosa.
Portò una mano alla testa della ragazza allontanandola bruscamente, un gesto che non lasciava spazio a dubbi e riprese a parlare al telefono ignorando le proteste di lei.
"Come fai a dirlo?"
"Se non ti sei mai fatto fare una pompa da un ragazzo non sai cosa ti perdi"

Joel lo aveva provato sulla sua pelle, quello che gli aveva fatto Elliot era stato il miglior pompino della sua vita e aveva semplicemente archiviato la cosa pensando che un ragazzo fosse più bravo per non farsi domande più profonde sul suo effettivo orientamento...

Matthias si leccò le labbra divertito "Vieni e dimostrarmelo"
Joel sorrise soddisfatto, preferiva lui a lei.
Non poteva però entrare in quel bagno era troppo illuminato, lo avrebbe riconosciuto, doveva trovare un posto buio e tranquillo.
"No, conosco un posto migliore. La porta a destra del bancone del bar. Lì nessuno ci disturberà. Ti aspetto"
Joel sapeva che quello era il magazzino e nessuno sarebbe entrato durante la serata.
Matthias ghignò "Vedi di non farmene pentire"
Joel chiuse la comunicazione ed entrò nella piccola stanza in attesa.

Matthias si limitò a dire alla ragazza  "Ho altro da fare" e poi uscì senza aspettarla.

Trovò la porta senza difficoltà ed entrò.

RIVINCITA PERICOLOSAWhere stories live. Discover now