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Come promesso, Ari aspettò finché Vinnie non si fosse addormentato, poi si alzò e uscì dalla stanza, non prima di avergli lasciato un bacio sulla fronte. "Ehi! Che ci fai qui?" Larray la fermò per il corridoio, anche lui era appena uscito dalla sua camera. "E soprattutto perché non sei venuta subito a salutarmi?" Mise il broncio, facendola ridere. "Scusa ero di fretta." Si scusò, abbracciandolo subito. "Dovevi correre dal tuo principe. Non vi siete salutati un'ora fa?" La prese in giro, causandole un sospiro. "Sì, ma Vinnie ha la febbre." Larray aggrottò le sopracciglia, lievemente preoccupato. "Sei venuta a fargli da infermiera sexy, quindi." La stuzzicò nuovamente e Ari rise. "Sono venuta ad assicurarmi che non muoia, più che altro." Ridacchiarono, prima di dividersi e tornare al loro intento iniziare. Arielle si chiuse in cucina, osservando gli scaffali pieni di cibo (diversamente dal suo appartamento, sempre vuoto, perché si dimenticava sempre di fare la spesa) afferrando un preparato per la minestra. Sapeva che lui non la adorava, che avrebbe preferito altro, ma era malato e lei sapeva come prendersene cura. Si sedette aspettando che fosse pronta, dopo aver sistemato su un vassoio la medicina e un bicchiere d'acqua. Si mise a controllare il telefono, mentre attendeva.

"Quindi è vero." Rabbrividì. "State insieme." Sibilò Chase, facendole alzare lo sguardo. "Non sono affari tuoi." Si alzò, controllando la pentola per sfuggire al suo sguardo. "Lo sono, gattina, e lo sai bene." Sorrise furbo. "Smettila di chiamarmi in quel modo." Strinse i pugni, guardandolo con sguardo glaciale. "Perché, gattina? Hai paura che Vinnie ti lasci se lo scoprisse?" La provocò, bloccandola fra il bancone e il suo corpo, decisamente più muscoloso di quello della ragazza. "Lo sa già." Sorrise soddisfatta, sapendo che lui la pensava troppo spaventata per dirlo a qualcuno. "Non puoi farmi più niente, Hudson." Lo provocò, provando a sfuggire dalla sua presa. "Sai che potrei dirlo al mondo intero? Potrei scatenarti contro tutti, anche i tuoi fan, i tuoi cosiddetti amici e la tua famiglia, se solo volessi." Le afferrò il collo, stringendo la presa e bloccandole il respiro. "L-lasciami." Annaspò, cercando aria. Il suo viso si tinse di rosso. "lascia Vinnie, se vuoi che ti lasci." Sorrise sghembo. "Non lo farò mai." Balbettò. "Allora sarò costretto a- Ah!" Urlò lasciandola, interrompendo la propria frase, quando Ari lo colpì con una ginocchiata in mezzo alle gambe. Sorrise, sospirando, fuggendo dalla sua presa. "Non hai più il controllo su di me." Lo guardò, vittoriosa. "Vaffanculo." Lo colpì con una spallata, superandolo, mentre ancora lui si teneva le parti basse dolorante, insultandola sottovoce.

Prese il cibo che aveva preparato e lo mise sul vassoio, fuggendo dallo sguardo furioso di Chase, prima che lui potesse dire o fare qualcos'altro. Aprì la porta della camera, trovando Vinnie sveglio è seduto sul suo letto, intento a guardare il suo telefono. "Eccoti ma dov' eri f-" si bloccò non appena la vide. "Cos'è successo?" Non stava piangendo, stranamente, ma aveva il viso pallido per il trauma e il segno rosso delle dita sul collo, dove fino a poco prima erano state strette le mani di Chase. Posò il vassoio sul suo comodino, accanto a lui, sedendosi sul letto davanti a Vinnie. "Ho incontrato Chase." Confessò, gli aveva promesso che non avrebbe più mentito o tenuto niente nascosto. "Ma sto bene." Lo bloccò prima che potesse parlare. "Che-"

"Sto bene, davvero." Gli sorrise, sorprendentemente sincera, mettendogli una mano sul braccio. "Sto bene." Ripeté, forse perché nemmeno lei ci credeva, posando la testa sul suo petto e chiudendo gli occhi. "Sto bene perché ho te a proteggermi, giusto?" Gli ricordò quello che lui le ripeteva sempre. Sospirò e annuì, infilandole le mani tra i capelli, accarezzandola e facendola rilassare. "Ti proteggerò sempre."

Social anxiety | Vinnie hacker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora