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"Vin". Continuò a non risponderle, senza alzare lo sguardo. "Ti prego." Si avvicinò a lui, fermandosi in piedi davanti alle sue gambe. Vinnie alzò finalmente lo sguardo per incatenarlo al suo, facendola tremare. "Mi dispiace." Balbettò lei, ancora scossa dal pianto appena conclusosi. "Non devi scusarti." Sospirò, passandosi una mano fra i ricci biondi. "Non hai niente di cui scusarti."

"Se ce l'avessi detto prima-" Vinnie la bloccò aprendo le gambe e tirandola in mezzo. "Finiscila princi, smettila di fare come quella sera, smettila di darti la colpa." Le prese il viso fra le mani, costringendola a guardarlo. "Non hai colpe, principessa." Ari abbassò lo sguardo sulle sue ginocchia. "Mi vergogno così tanto..."

"Per?" L'altro aggrottò le sopracciglia, guardandola confuso. "Non volevo lo sapessi, io... mi vergogno, sono- sono sporca" Vinnie riconobbe bene l'emozione che provava lei nel dirlo, era disgustata. E la cosa terribile era che non provava disgusto per ciò che le era accaduto, ma per se stessa. "Non dire cazzate, tu non sei sporca e tu non hai niente di cui vergognarti. Guardami princi." Le alzò il viso con due dita. "Ai miei occhi sei bellissima proprio come prima, rimani pura e candida sia dentro che fuori, non lasciare che quello che lui ti ha fatto di trascini giù." La attirò ancora di più a se, lasciando che cadesse a sedere fra le sue braccia. "Lo pensi davvero?" Sussurrò sul suo viso, a un millimetro da lui, con i loro nasi che si sfioravano. Vinnie annuì.

"Promettimi che non ti chiuderai più a riccio e che se avrai bisogno di urlare, piangere, sfogarti, arrabbiarti, scappare o qualsiasi altra cosa, verrai da me." Arielle annuì, ma lui voleva sentirselo dire. "Lo prometto." Sospirò, sorridendo. La strinse a se, coccolandola e dondolandola sulle sue gambe. Arielle si sentiva, per la prima volta dopo troppo tempo, al sicuro, protetta. Le baciò la fronte, spostandole i ciuffi che ci erano caduti sopra.

"Non ti farà mai più del male."

Social anxiety | Vinnie hacker Where stories live. Discover now