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L' idea di Jack era alquanto stupida. Talmente stupida che avrebbe potuto funzionare. Si organizzarono fra di loro, per il giorno successivo e presero tutto l'occorrente, poi si recarono dal portinaio del suo palazzo e con qualche scusa si fecero dare una copia della chiave di casa di Ari. Bussarono, suonarono il campanello, ma ovviamente lei non rispose né aprì, ma quello certo non li avrebbe fermati. Vinnie tirò fuori la chiave dalla tasca e aprì la porta. Le luci erano tutte spente nonostante fosse sera, la casa era immersa nel buio, come se nessuno ci abitasse. Si chiesero se non fosse uscita ma si resero subito conto di quanto quella proposta fosse assurda. Un piccolo rumore li costrinse a cambiare stanza, trovando una piccola lampadina accesa, ad illuminarla.

"Cosa? Come siete entrati?" Ari alzò lo sguardo per puntarlo su di loro. Era spento, vuoto, la sua pelle era bianca e sembrava un fantasma. "Con queste." Larray sventolò le chiavi in aria, facendole trillare. "Andatevene." Strinse i denti e chiuse i pugni, abbassando lo sguardo. "Siamo venuti qui a festeggiare." Dixie alzò le buste in aria, ottenendo uno sguardo confuso. "Festeggiare cosa?"

"Non sai che giorno è oggi?" Ari accese il suo telefono per leggere la data, sorprendendosi. Era il 26 giugno, il suo compleanno. Alzò lo sguardo trovando i suoi amici sorridenti. Alzarono le braccia in aria. "Sorpresa!!"

Social anxiety | Vinnie hacker Where stories live. Discover now