The meeting.

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Un giovane ragazzo di nome Louis, era intendo a ritrarre un paesaggio. Lui non lo faceva per soldi, qualche volta qualche buon'anima comprava i suoi dipinti, ma lui amava disegnare. Passava ore ed ore davanti alla sua tela a dipingere, tutto questo gli metteva felicità, ma non era ciò che pensava il suo migliore amico Niall, lui pensava che Louis passasse troppo tempo a disegnare e che si stesse perdendo gran parte della sua adolescenza e tutto questo non gli piaceva. Louis era un ragazzo egocentrico, pieno di vita ed aveva felicità da regalare, ma dopo la sua delusione d'amore più grande, cosi' come Louis l'avava definita, aveva scoperto la sua unica passione, la pittura. Da quel giorno in poi passava gran parte del tempo da solo, a disegnare.

"Ragazzo, hai fatto tu questo disegno?" chiese una giovane signora, aveva un cappello in mano ed un cappotto lungo fino ai piedi che dava a Louis l'impressione che quella signora fosse molto ricca.
"Mh si, le piace?" chiese speranzoso il ragazzo.
"In realtà lo amo." ammise quella "Però non sono interessata." disse poi freddamente.

"Oh va bene!" Disse cortesemente Louis.
"Ma sarei interessata ad altro, sai mi sono appena trasferita e sto dipingendo le pareti di casa, ma in salotto preferirei avere dipinto sul muro. Saresti disponibile?"

Louis rimase un po' di stucco, nessuno gli aveva mai proposto una cosa simile.

"Ovviamente tutto pagato." aggiunse poi la signora con un sorriso che dava a capire che sarebbe stato pagato bene, molto bene.
"Si! Certamente, anzi ne sono molto felice." disse subito dopo Louis.
"Okay, come posso chiamarti?"
"Io sono Louis! Lei...Lei come si chiama?"
"Io mi chiamo Anne Cox e dammi del tu, Louis."
Poco dopo la signora prese un pezzo di foglio ed una penna e appuntò a Louis il suo indirizzo di casa.

"Ma lei abita proprio a fianco di casa mia!" esclamò Louis.
"Ma tu sei Tomlinson? Forse ho conosciuto tua madre Johannah!"
"Oh sì, proprio lei, sicuramente le avrà fatto tantissime domande!" disse imbarazzato.
"Ehm si, ma mi ha portato dei biscotti buonissimi! Mio figlio Harry li ha amati alla follia." bofonchiò Anne mentre sorrideva.
"Bene Anne, allora ci vediamo più tardi. Ora smonto la mia bancarella o farò tardi a pranzo."

"Se fai veloce ti do un passaggio, ragazzo."
"Grazie mille, Anne."

Una volta arrivati in London Street 69 sia Louis che Anne entrarono nelle loro rispettive case.

"Mamma!" urlò Louis non appena fu sulla soglia di casa "Ti devo raccontare un casino di cose!" esclamò emozionato.
"Louis non utilizzare queste parole di fronte alle tue sorelle. Ora lavati le mani, è pronto il pranzo."

Louis sbuffò, forse per il poco interesse della madre nei suoi confronti, ma si lavò le mani e andò in cucina, dove tutti mangiavano con la testa bassa e i piatti pieni.

"Louis lava i piatti, tieni d'occhio alle ragazze. Devo andare a lavoro, chiamata importante." Disse la madre di Louis.
"Ma mamma, non posso!" urlò Louis.
"Cosa devi fare?" disse scocciata la madre.
"Devo andare a lavorare." disse serio Louis.
"Beh portale con te." rispose con poco interesse la donna, mentre aggiungeva del mascara sulle sue lunghe ciglia.
"Mamma.- grugnii Louis "Devo andare a casa della Sig. Cox.
Oggi al centro ha visto dei miei disegni e mi ha chiesto se le pitturavo una parete del salone, ovviamente tutto pagato." disse emozionandosi.
"Dove sta il problema? Anne è una mia amica, glielo chiederò io."

"Non è una tua amica, vi siete conosciute due ore fa." disse Louis arrabbiato.
" Sta zitto, ormai ho deciso. Ci vediamo."disse sorridendo.

La donna prese le chiavi della macchina, ma prima di uscire di casa diede un bacio ai suoi 7 piccoli e sussurrò a Louis un " ti voglio bene" prima di sbattere la porta di casa.

Portrait. [L.S]Where stories live. Discover now