Chanel

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Reth Dubois mi fa paura.
Non riesco a metterlo a fuoco, confusa dal suo essere un po' figlio di papà viziato e rude e il dolce uomo seduto accanto a me su una coperta da picnic con il silenzio, le luci e del cibo semplice e buonissimo. Che io sia attratta fisicamente da lui è evidente a entrambi ormai, ma sono convinta che non siamo affini per niente. So che è presto parlare di amore, relazioni o sentimenti, ma Reth è abituato a cambiare compagna da un giorno all'altro, e spesso, anche nello stesso giorno. Io non allungherò di certo la sua lista di donne portate a letto.
Mi rifiuto. Quando gli dico che non succederà niente tra noi sembra impassibile, come se mi stesse dicendo: "ma chi te l'ha chiesto". Posso dire a mia discolpa che i suoi gesti e le sue parole sono cariche di schiettezza, mi piace terribilmente anche questo. Adoro il modo in cui mi guarda, quando distrattamente mi sfiora un braccio i capelli, come se ci fosse una confidenza già avviata. Ma soprattutto amo parlare di fragranze, profumi e creazioni con lui. Non riesco a capire se quella del realizzare per lui un profumo sia solo una scusa per conoscerci meglio o se davvero ama il mio naso. E se fosse solo un capriccio da figlio di papà?Forse mi sto dando troppa importanza, il Reth Dubois dei tabloid è sfacciato con le donne, rude e poco galante, avrebbe avuto lo stesso modus operandi con me.
Quando apre lo sportello dell'auto, riportandomi a casa, ho una sorta di delusione, mi piace passare del tempo con lui e non mi piace il fatto che non abbia più fatto nulla per provarci con me.
Dio quando sono contraddittoria!
Mi porge la mano e la afferro, spingendomi giù dal veicolo. Siamo a pochi centimetri l'uno dall'altra e percepisco un lampo nei suoi occhi, come un chiaro vuoto al mio stomaco e un'improvvisa tachicardia al mio cuore.
《Non stavo così bene da molto tempo》sputa fuori con disinvoltura. Sono incastrata tra lo sportello dell'auto e il suo corpo e non mi sono mai sentita tanto bene prima d'ora. Faccio un piccolo passo verso lui, un segno che il mio corpo fa quello che gli pare senza il mio consenso.
《Grazie per tutto, Reth. Nessun uomo aveva improvvisato una cena così genuina per me》Reth Sorride e morde le labbra che inevitabilmente guardo, sono così rosse, carnose e invitanti. Questa volta è lui a fare un altro passo verso di me. Sento un piacevole formicolio tra le gambe, se è questo l'effetto che fa a tutte le donne, capisco perché abbia tutto questo successo.
《Sai, Chanel, sei anche la prima per cui lo faccio e...》si avvicina pericolosamente al mio corpo, ci sfioriamo, posso sentire il calore che emana, il suo respiro accarezzarmi il viso. La sua bocca poco distante dalla mia. Non so dove guardare, occhi, labbra, labbra, occhi. 《...per quanto riguarda quello che hai detto prima》la sua mano si posa delicatamente suoi miei capelli, mentre le mie guance prendono fuoco. 《Non ci metterei la mano sul fuoco, tra noi sta già succedendo qualcosa. Che ci piaccia o meno.》sbiascica sulle mie labbra. Vorrei solo poter svenire qui e adesso, nell'istante in cui occhi negli occhi, sussurra quelle parole. Fa ancora un passo verso me, mozzandomi il fiato, afferra uno dei miei fianchi inccollandoselo alla vita. Posso sentire il suo membro duro e possente.
Si Reth, sono fradicia anche io.
Posa le sue labbra sulla mia fronte e io appoggio le mani sulle sue spalle, incapace, per la prima volta nella mia vita, di proferire parola.
《Ci aggiorniamo domani》sussurra nel mio orecchio per poi interrompere ogni contatto. Mi sento frastornata e stranita, eccitata e vogliosa.
《Certo, grazie ancora》si sposta del tutto per farmi passare e l'attimo in cui lo fa mi piace pochissimo, è una cosa che aggiungerei alla mia lista: cose che odio. Vorrei non provare un'attrazione così forte per il don Giovanni Parigino più conosciuto al momento. Con passo lento ma deciso mi allontano dall'auto raggiungendo il portone del mio palazzo. Continuo a sentire un fuoco indomabile dentro e occhi puntati addosso, perciò, prima di entrare mi giro, lo vedo lì, appoggiato sulla sua auto, le gambe incrociate e le braccia conserte, lo sguardo rivolto su me a infiammarmi l'anima.
Passo la notte tra sogni erotici e incubi assurdi, mi sveglio sudata e con il cuore galoppante un milione di volte, non mi succedeva da tempo ormai. La mattina, quando riapro gli occhi è come se un camion mi fosse passato sopra, mi sento tutta rotta e indolenzita. Mi alzo e i piedi toccano il pavimento freddo, regalandomi un brivido inaspettato. Mi stiracchio un po' e corro in bagno, lì preparo un bagno caldo. Immersa nell'acqua trovo un po' di pace, fuori dalla finestra il sole è alto nel cielo, le nuvole lo decorano spensierate e soffici, giocando a rincorrersi tra loro. Gli uccellini cinguettano allegri e svolazzano felici e liberi nel cielo, posandosi spesso sul mio davanzale. Mi piacerebbe essere un uccellino, slegato e sempre gioioso. Immergo anche la testa nell'acqua e placo i miei pensieri con il silenzio ovattato che mi dona. Quando riemergo, mi dedico a insaponare i capelli, applicare la maschera e tenerla a riposo per mezz'ora, rilassandomi ancora un po'. Me lo merito, dopo una nottata infernale. Afferro dei petali di rosa e li cospargo nella vasca, hanno un effetto calmante sui nervi, tonificano e purificano la pelle, per non parlare del profumo intenso e deciso che emanano. Appoggio la testa alla vasca e inizio a rilassarmi un po'. Il viso di Reth è costantemente nella mia mente, il profumo della sua pelle, Legnoso e dolciastro allo stesso tempo è rimasto impresso nei miei ricordi. Come ogni tocco, sguardo e momento passato con lui. Ancora una volta, il solo pensiero mi fa venire la pelle d'oca e mi eccita, così tanto da voler placare questo desiderio. Così, immersa nel tiepido calore dell'acqua e avvolta dal profumo di rose, lascio scivolare le mie dita tra la pelle umida della mia carne. Immagino che sia lui a torturarmi, lui a dedicarsi al mio corpo. Sogno che le sue labbra si posino sulle mie, che le nostre lingue si incrocino, vorrei che le sue mani sostituissero le mie che palpano il seno, entrano e escono dalla mia umidità, accarezzano il clitoride. Impiego pochissimi istanti a venire, solo pensando a lui. Mi ritrovo affannata e ancora più vogliosa, perché non mi basta l'immaginazione. Quale sarebbe precisamente il mio problema? Mi chiedo, visto che Reth è uno da una notte e via, potrei anche decidere di provare a andare oltre i miei principi, desideri e sentimenti per una volta. Ho sempre creduto nell'amore ma potrei dar retta solo all'attrazione. Desidero un uomo che mi ami ma potrei ricevere almeno un po' di appagamento. Ho bisogno di sentirmi amata oltre che desiderata, ma davvero non potrei farne a meno se questo facesse si che io fossi sessualmente appagata? Forse dovrei solo abbandonare un po' la mia fantasia sull'amore e dare spazio ad altro. Alla realtà, per esempio. Cosa mai potrebbe accadere? Che mi affezioni? Che pianga un po'? Sarei pure un grado di riprendermi.
Alzo la mano ormai raggrinzita dall'acqua e decido sia ora di uscire. Mi sciaccquo e avvolgo il corpo nell'asciugamani. Forse sono io a dover cambiare, mi dico e la mia strada con Reth Dubois si è incrociata per questo.
Con una nuova consapevolezza mi vesto e reco in profumeria, una volta aperto penso a quale odore starebbe bene addosso a l'uomo che popola inspiegabilmente la mia mente. Sicuramente userei delle note gourmand, visto che si ispirano alla pasticceria e per me, lui, è un pasticcino succulento, che vorrei mio malgrado, poter assaggiare. Userei qualcosa come la liquirizia, visto quanto fa salire la mia pressione, lo mischierei con un po' di vetiver, perché è un po' amaro, come quello che lascia alla mia bocca quando si allontana da me, ma allo stesso tempo agrumato, un odore che mi infonde pace. Butto giù la piramide olfattiva che, a parer mio, potrebbe essere il profumo più adatto per lui e poi, impaziente, tra un cliente e l'altro, aspetto che Reth si faccia vivo. Il suo "a domani" rimbomba nella mia mente prepotentemente, per questo, alla fine della serata, quando abbasso la cler e inserisco l'allarme senza aver ricevuto neppure un messaggio, mi sento delusa e stupida.

You are my drugWhere stories live. Discover now