Reth

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La mia testa è stata invasa tutto il giorno da Chanel Roux, incredibile. Non mi è mai successo, in ventotto anni. La mia mente ha cercato un modo qualsiasi per dimenticare, per distrarsi ma neppure le moine della mia segretaria hanno avuto successo. Colleziono diverse prime volte in sole quindici ore: penso ad una donna, rifiuto del sesso facile, escogito un modo per rivederla nel giro di poco tempo. Non so cosa mi attragga così ferocemente, ma è una sensazione che al momento mi piace. Google non fatica a elencarmi le profumerie più gettonate della zona, avrei potuto guardare nella cartella che papà ha sul suo PC, "le chemin de l'amour" come si chiamerà la nuova Fragranza di Roux, ma è rimasto incollato alla sua scrivania fino a tardi. Ho trovato comunque una soluzione, a certe sensazioni non devi lasciare il tempo di scemare. Ho aspettato fosse orario di chiusura e mi sono precipitato all'interno del negozio. È più o meno così che lo immaginavo, luminoso, pulito, estremamente ordinato. Ma quello che non mi aspettavo è quel calore al petto che ho provato rivedendo Chanel Roux, così come non credevo che potesse fare la difficile con il sottoscritto. L'aspetto impaziente ma fingendo noncuranza, gironzolando per la profumeria che porta il nome della sua famiglia. Ho fatto qualche ricerca, ho scoperto che porta il cognome della madre, che la profumeria è aperta da una ventina d'anni e come questa donna, forte e coraggiosa, abbia creato la sua fortuna nella bene parigina con fatica, costanza e determinazione. Un'amore per i fiori, fragranze e profumi che ha saputo trasmettere alla figlia, la grande maitre parfumeur che sin da giovanissima ha saputo far risuonare il suo nome in grosse e importanti aziende. Due donne con le contropalle in poche parole. Bella e intelligente, sexy e irresistibile. Chanel inizia a spegnere le luci del negozio, è impeccabile, nonostante la giornata lavorativa. Ha messo un filo di lucidalabbra, rendendole più invitanti che mai. Credo non si accorga dell'effetto che mi fa, o è molto brava a nasconderlo.
《Possiamo andare, devo solo inserire l'allarme》 mi informa
Usciamo dal negozio, abbassa la cler e appoggia il telecomando sul sensore dell'allarme che emette cinque bip consecutivi.
《Fatto》annuncia.

È radiosa, il viso fresco e sorridente.
Quello che mi piace, senza alcun dubbio è la sua eleganza e i suoi occhi gentili.
《Allora, cosa preferisci mangiare? Sei più da cibo spazzatura o cibo salutare?》 La metto un po' alla prova, visto il fisico che si ritrova sarà sicuramente tipo da insalata e bistecchina.
《Posso dirti la verità?》 Appoggia distrattamente la sua mano sul mio braccio e mi guarda dritto negli occhi mentre mi parla, il mio stomaco ha qualcosa di strano, una sensazione di vuoto. Dura solo un secondo il tocco, eppure è capace di farmi eccitare solo così.
《Adoro mangiare soprattutto il cibo spazzatura》questa donna è fantastica!
Ho voglia di averla solo per me, questa sera, quindi elaboro velocemente un'idea.
《Questa è musica per le mie orecchie》 ammetto, le poso una mano sulla schiena, delicatamente, accompagnandola fino alla mia auto poco distante. Un Audi S5, lascio il contatto con la sua schiena e le apro lo sportello, mi guarda quasi stupita ma non mi dice nulla.
So come corteggiare una donna quando voglio.
Sale in macchina un po' titubante, ma sembra riprendersi subito. Afferro il cellulare e faccio una chiamata prima di salire, quando finisco di dare istruzioni  mi metto al volante.
《Dove vorresti andare?》chiede osservandomi, io sono intento a fare manovra, le luci dei palazzi lasciano onde e colori sui nostri visi, Chanel continua a essere stupenda ai miei occhi.
Stringo il volante e mi volto verso lei per un altro istante.
《Lo vedrai, so che è presto per chiederti se ti fidi di me, quindi semplicemente, fidati》 allaccia le dita e le sistema sul ventre, prende a guardare davanti a sé, poi, con qualche secondo di ritardo, risponde.
《Sono molto diffidente, in generale》
《Posso chiederti perché?》 Sorride tristemente e scuote la testa.
《Troppo presto per girare le carte in tavola, signor Dubois》mi mordo le labbra, trattenendo le parole che vorrebbero uscirmi di bocca. Io le farei vedere quanto non è troppo presto per fare certe cose, figuriamoci per dirle. Mi limito però a annuire, poi mi concentro sulla strada.
《Sei curiosa di vedere il tuo packaging?》
《Non hai idea! Avere un pensiero e vederlo realizzato è totalmente diverso. Qualcosa che nasce e prende vita grazie alla propria mente l'ho sempre trovato affascinante》
《Spero di essere stato esaustivo nel riportare le tue idee》
《È il tuo lavoro, non ho dubbi al riguardo, spero di non dovermi pentire》mi stucchica. Incasso il colpo sorridendo, in realtà ero molto distratto dalla sua vicinanza per esser davvero certo che abbia capito tutto. Accosto davanti al palazzo in cui abito, e spengo il motore. 《Dammi cinque minuti》 le dico e scendo dalla macchina. Nell'atrio, Garcia mi dà il benvenuto e mi dice che la signora Vincent sta arrivando con ciò che ho chiesto. Chiacchieriamo del più e del meno, persino del tempo, cosa che odio... poi finalmente, dall'ascensore esce la mia favolosa Sign. Vincent, con la cesta da picnic stretta nelle mani.
《Grazie Babette, sei la mia salvezza!》
《Vai, Reth, vai! E sta attento a cosa combini》mi ammonisce. Babette Vincent, la mia domestica da quando ero solo un bambino, per me è un punto fermo, una nonna amorevole e premurosa. Le do un bacio sulla fronte e vado via. Vorrei poter dire di non aver mai procurato dolore a questa donna e a mio padre, ma purtroppo non è così, c'è sempre stato qualcosa che ha fatto si io fossi una delusione. Scaccio via questo pensiero e mi dirigo alla macchina. So per certo che mio padre non approverebbe questa serata, non so cosa lo leghi a questa ragazza ma sono convinto che tiene molto a lei.
Chanel è al telefono, quando mi vede, muove le labbra un po' più velocemente. Ho dato per scontato fosse sentimentalmente libera, non ne capisco neppure il motivo, visto che calibro di Donna è. Forse il punto è che non cambierebbe le cose, non cosa voglio o provo. Quando l'alchimia c'è, c'è.
《Hai avvisato che non rientri per cena?》La mia domanda ha un solo scopo.
《No, lavoro.》taglia corto, senza darmi la risposta che anelavo. Metto in moto e mi dirigo lungo la Senna.

Siamo circondati da luci, quiete e un piacevole venticello che accarezza il nostro viso. Chanel è più a suo agio, lo vedo da come si pone nei miei confronti, da come sta seduta sulla coperta adagiata su un piccolo prato che da sulla Senna. È un posto appartato e oserei dire romantico, Babette è stata eccellente, preparando il cesto con baguette farcite di verdura, prosciutto e pomodorini, un piccolo antipasto, del formaggio e della frutta. Per non parlare del vino bianco che frizzante solletica le nostre papille gustative.
Ridiamo e scherziamo come se ci conoscessimo da sempre, ed è una cosa che non ho mai provato prima. Un'altra prima volta.
《Allora, pronta a lavorare per me?》
Chanel fa ondeggiare il vino nel suo bicchiere e il suo sguardo si posa sull'acqua ai nostri piedi, alle luci colorate che si riflettono su essa e sulla torre Eiffel che luminosa troneggia poco distante da noi.
《Non mi fido molto degli uomini come te. Solitamente, tutta questa perfezione cela cose poco piacevoli 》è schietta e sincera e questo me la fa apprezzare ancora di più.
《Come sarebbero gli uomini come me?》
《Apparentemente impeccabili. Guarda cos'hai organizzato in mezz'ora.》
《In realtà sapevo saresti caduta in poco tempo ai miei piedi, era tutto pronto da prima che venissi in profumeria》 mento scherzoso. Lei ride e mi dà un colpetto di gomito sul braccio.
《È la prima volta che faccio una cosa del genere per una donna. Per me, finora sono state solo degli oggetti. E non credo cambierà mai qualcosa》dico onestamente. Questa storia dell'onestà comincia a piacermi.
《Che schiettezza, Signor Dubois》
《Hai detto che non ti fidi, l'unico modo per farti capire che tu possa farlo è proprio essere più sincero possibile.》
《Bene, tocca a me esserlo adesso. Sono attratta da te, ho letto parecchio sul tuo conto, non succederà niente tra noi. Non sono una da una notte e via》
《Ho capito subito che non lo sei. Per il resto, so solo che lavorai con me perché è quello che vogliamo》per il resto vedremo signorina Roux chi l'avrà vinta...
《Affare fatto, allora...》

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