Side Story Thankun: Solo

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Pov Thankun
"Assolutamente no. Mi hai sentito Khun? Chay non si muove da qui"

Era almeno un'ora che Kim mi stava urlando contro. Da quando gli avevo detto che avrei portato Chay e Khao in gita. Ovviamente, non ha smesso di sbraitare da quando lo ha saputo.

"O Dei, ma quanto fiato hai? "
Dissi coprendomi entrambe le orecchie con le mani.

"La risposta è no!"
Sentenziò Kim, sedendosi alla scrivania del suo ufficio. In realtà quello era di Kinn, ma Kim lo aveva ristrutturato completamente.

Sospirai.

"Non ti sto chiedendo il permesso, non sono tuo prigioniero"

"Non prendermi in giro Khun. Sai bene il problema qual'é"
Mi alzai e mi avvicinai al pianoforte nell'ufficio. Mi ero sempre chiesto perché ce ne fosse uno li.

"Suoni ancora Kim?"

"Che razza di domande " Era burbero, ma sapevo che la domanda lo aveva colpito. Se fossimo in un'altra vita e con un altra famiglia, Kim sarebbe un Idol mondiale.

Intonai una vecchia canzone, la prima che avevo imparato da piccolo.
"Ti ricordi quando da piccoli tu e Kinn facevate delle competizioni, per decidere chi dei due fosse il più bravo?"

"Eri tu a costringerci a farle,Khun!"

" Mmmh sicuro?"
Chiesi ma in realtà sapevo che aveva ragione. Mettevo su uno spettacolo quasi ogni giorno e li costringevo a suonare. Alla fine ero io l'unico giudice, quelle gare erano solo per farli restare con me il più possibile.

"Forse. Comunque dovevamo dartela vinta, perché altrimenti mettevi su un putiferio infinito" dissi prendendolo in giro. Mi ricordai di quando Kim pianse per ore, solo perché avevo lodato Kinn.

"Il punto sarebbe?"

"È da allora che non ti vedo rosso e agitato, come in questo momento. Il mio piccolo cognato riesce a resuscitare cose in te che credevo morte e sepolte!"
Se io e Kim stessimo giocando, quello sarebbe stato uno scacco.

"Non usare Chay per i tuoi scopi"

"Invece ti sto aiutando stupido!!" dissi esasperato.
"Quanto credi durerà così? Vuoi tenerlo rinchiuso qui a vita? Per poi fare cosa?"

"È più al sicuro qui" Kim poteva ingannare gli altri. La sua aria fredda e indifferente, crollava con Chay. Cosa gli aveva fatto quel brontolone, non ne avevo idea. Ma Kim con lui non ragionava, diventava tremendamente prevedibile.

"Un uccellino in gabbia non canterà mai come quando è libero di volare"
In quel momento Kim mi fissò a lungo.

Scacco matto!

"Sarete scortati e io verrò con voi"

"Oh no. Tu sei così noioso. Ci rovinerai la giornata"

"O così o niente"

Mi alzai e mi avvicinai alla porta. Ottenevo sempre quello che volevo. Spero solo serva a qualcosa.

"Bhe... Meglio di niente.Ah un ultima cosa. Dillo tu a Chay. Io non voglio essere picchiato "

Lasciai così Kim a brontolare.

Tornato in camera, trovai Khao sul davanzale della finestra. Era quasi una settimana che quel ragazzo era lì.
Non era cambiato molto. Non parlava, non si avvicinava a nessuno e si lavava ancora di nascosto.

Non si fidava ancora di me.

La notte credo mi osservasse per tenermi d'occhio. Lo capivo dal fatto che lo ritornavo nella stessa posizione, tutte le mattine.

Per sempre TuWhere stories live. Discover now