Cani

Cani e lupi erano accomunato dalla stessa caratteristica che li identificava meglio: la fedeltà verso i propri simili e verso il padrone, nel caso dei primi. Erano capaci di collaborare, litigare e spesso relazionarsi in modi differenti, bastava solo individuare il gergo adatto. Come ogni animale proveniente da diverse zone del mondo, cani e lupi avevano un loro dialetto contraddistinto, che differiva attraverso suoni e modalità di abbaio: per i lupi ricordava molto di più un ruggito, e si capivano con uggiolii, guaiti e ululati per richiamare il branco; i cani invece avevano col tempo adottato una comunione molto più breve e tranquilla, a volte silenziosa.

Queste differenze avevano sempre permesso di riconoscere un lupo selvatico da uno ceco-slovacco, dato che il manto non permetteva di classificarlo facilmente da una o dall'altra parte.

Simon lo aveva osservato per un po', accucciato dietro l'erba alta che incorniciava la casa vecchia del secondo cacciatore che aveva attaccato il rifugio. Aveva deciso di mantenere la sua forma animale per pura comodità, nelle sue sembianze lupesche sarebbe stato molto più semplice nascondersi e dileguarsi in caso di pericolo.

Non sapeva se nutrire odio, disprezzo oppure pena per quel suo simile che aveva come guida un essere tanto crudele nei confronti della sua stessa specie primaria, capace solo di imbracciare un'arma letale per decimare la popolazione brada.

Poi una domanda gli sorse spontanea: perché trattavano così bene i loro animali domestici quando il resto della biodiversità incontrava la propria fine al loro passaggio? Era un'incoerenza bella e buona e a parer suo non esistevano nessuna motivazione che potesse vagamente giustificarlo. Se ci pensava, comunque, era una pratica crudele che in un ,odo o nell'altro adottavano anche verso gli stessi loro fedeli compagni: un coniglio e altri roditori non vedevano altri spazi se non la propria gabbia, quattro mura composte da sbarre e solo pochi centimetri dove muoversi; molti cani e gatti non vedevano il mondo fuori perché confinati in casa o con mezzo metro di corda. E avevano tanto da definirsi esseri superiori e giusti...

Purtroppo, non avvertì l'odore di Lira in quelle zone, sperando che fosse ancora nitido nonostante la morte. Il pelo avrebbe dovuto tenere ancora i propri segni identificativi, ma vero era che non era riuscito a seguirli ed erano già passati quattro giorni, captare la sua pista diventava ora per ora sempre più difficile. Quelle che aveva incrociato appartenevano a troppe forme di cadaveri e carne di tutti i generi, da quella macellati a quella in putrefazione per motivi naturali non legati ad un'occasione.

Non aveva più risorse, né tempo, doveva trovare un modo per accelerare le ricerche e finire quello che aveva iniziato. L'unico a cui poteva rivolgersi in quel momento era il proprio simile, ancora intento a giocare e beccarsi le coccole da quello che se per lui era una salvezza, per altri era una condanna. Ci penso su, decise che non lo avrebbe descritto in quel modo alle orecchie del cane; non spettava a Simon metterlo in guardia su aspetti negativi che non avrebbe visto in nessun caso.

"Ehi! Ehi!" mormorò appena il cacciatore fu lontano, finalmente. Il giardino non aveva una cancellata, per dove si trovavano sarebbe stata totalmente inutile non avendo modi e sbocchi per perdersi, in una grande radura dal prato ingiallite per la coltura intensiva e ormai destinato al foraggio del bestiame. Era una visione paradossale, seppur davvero efficace.

"Ehi tu! Vieni qui!" uggiolò di nuovo, alzando leggermente la testa e strizzando le orecchie per farsi vedere.

Il cane si voltò dalla sua parte dopo qualche altro tentativo, forse non riusciva a sentirlo o aveva un carattere diffidente, ma appena individuò la figura del lupo tea i lunghi fili d'erba, si mosse velocemente trotterellando come se avesse visto hn potenziale amico con cui giocare. In un altro momento, in effetti, Simon avrebbe anche potuto accontentare questo desiderio, ma in quel momento aveva altri pensieri molto più seri e dignitosi.

Wolf's EyesWhere stories live. Discover now