Colloquio

Non era la prima volta che provava a contattarlo, una quantità di chiamate del genere l'aveva vista negli ultimi due giorni. Non aveva mai sentito la sua voce però, gli era sempre capitato di percepire toni maschili. Aveva sempre cercato di rispondere quando la figlia non era presente, ci mancava solo che facessero scenata per colpa della natura del compito assegnatogli... non ne andava fiero nemmeno lui, ma la paga lo aveva convinto per il bene del futuro di Viola.

"Pronto...?" fece accettando l'ennesima chiamata che partì dal telefono della donna. Avendo il cellulare in mano, sarebbe stato ridicolo ignorare la quinta chiamata di fila.

Inutile dire che già si aspettava il tono e l'uso dei termini a cui avrebbero deciso di avvalersi per passargli qualsiasi informazione. Ci aveva messo poco quindi ad adottare il giusto atteggiamento.

Ad ogni comunicazione via telefono, sempre di pochi minuti e frasi dirette, non aveva mai ricevuto parole carine, gentili, disponibili... Amanda Rainolds si era sempre rivolta in modo autoritario e arrogante - o lo aveva fatto chi per lei - parlando senza mezzi termini: le sue parole avevano sempre avuto lo stesso effetto di una pietra scagliata in faccia, senza lasciarsi indietro termini sgradevoli e spesso offensivi. Giorgio aveva intuito subito che con quella donna, in condizioni normali, era meglio ovvero a che fare solo per lo stretto necessario.

Oltre a ciò, aveva potuto constatare la caratteristica regina di quell'elemento.

Amanda era manipolatoria, questa sua arma era trapelata immediatamente, dopo pochi secondi; aveva usato un tono mieloso al momento del loro primo incontro per poi mutarlo in un ordine rigido e senza possibilità di rifiuto. Del resto chi avrebbe rifiutato diciottomila sterline? Soprattutto se già si disponeva di un salario precario e uno stipendio che appena bastava per arrivare al mese successivo.

"Non è molto reperibile, signor Torre. Abbiamo notato una scarsa attività in fatto di chiamate" la voce maschile gli rispose quasi con fare canzonatorio, che Giorgio prese abbastanza male, ma non poté contestare.

"Adesso mi ascolti, questa sarà la prima e ultima volta che la chiamerà per fissare l'incontro".

"Ma ci siamo già incontrati, quando mi ha assegnato il compito, signore" poteva definirlo signore? Non ne era molto sicuro, di quei leccapiedi spesso e volentieri era meglio ignorare la presenza.

"Vero. Ma questo è l'unico effettivamente importante. O non vuole la paga che gli è stata gentilmente offerta?"

Gentilmente offerta... suonò quasi un eufemismo, un parolone avrebbero detto in Italia. La verità era che il pagamento era stato deciso dopo una lunga serie di contrattazioni che Giorgio aveva subito con sofferenza, per poco non aveva rischiato di farlo gratuitamente. Solo nel momento in cui le aveva confessato che il materiale per la caccia era molto dispendioso, si era addolcito leggermente. Alla fine, per aver ottenuto una cifra simile, l'uomo pensò che certi pagamenti per lei non erano affatto complicati. Amanda gli aveva promesso un anticipo, il venticinque per cento per procurarsi i proiettili giusti e per cambiare il fucile - quello che possedeva ormai era consumato e portava i suoi anni - e il resto lo avrebbe ottenuto una volta portato il bottino.

Giorgio sospirò pesantemente, Amanda gli aveva chiesto di vedersi quello stesso giorno e lui non doveva far capire niente a Viola. Se avesse scoperto che doveva uccidere un esemplare molto raro solo per poter assicurare un maggior guadagno ad un'impresa immobiliare già ricercata, come minimo non gli avrebbe parlato per una settimana. Per poter andare, avrebbe dovuto inventarsi una scusa.

Wolf's EyesWhere stories live. Discover now