Diciannove

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Era trascorso un mese da quello che tutti in città ricordavano come il giorno più spaventoso e in quel lasso di tempo la famiglie Yoo e Park si erano trasferite in una villetta nascosta in un bosco. Era molto bella e ben curata, ma non era esattamente il posto migliore per crescere dei figli vista la sua desolazione.

Fortunatamente andavano tutti d'accordo e, se si escludevano i litigi continui di Sharon e Minjun e i tentativi di Mina e Chaeyoung di non farsi sentire mentre si stavano divertendo, era sempre tutto tranquillo.

Quella mattina avevano ricevuto una visita inaspettata da colei che si era impegnata molto per nascondere tutti loro, ovvero Katarina. La donna aveva portato un fascicolo pieno di fogli "dovete memorizzare più informazioni possibili entro stasera"

"Che cosa dobbiamo fare? Credevo dovessimo stare nascoste" Jihyo si era ripresa del tutto, grazie anche alle tecniche avanzate dei medici dell'organizzazione, ed era più in forma che mai "chi sarebbe questa gente?"

"Dovrete partecipare al party organizzato da una delle figure più importanti del governo per estorcere più informazioni possibili riguardo le scelte future sue e dei suoi stupidi amici. A quanto pare vogliono far cadere la popolazione in una povertà senza fine, costringendo tutti a lavorare a ritmi disumani e con l'intenzione di impedire a chiunque di scappare in altri paesi"

Momo stava passando in rassegna ogni singolo documento, un po' scettica "possiamo davvero uscire allo scoperto adesso?"

"È necessario che lo facciate perché non possiamo mandare nessun altro al vostro posto" la donna dai capelli rosa ormai sbiaditi era un po' pallida e sembrava molto stanca "l'avrei fatto io, ma sono incinta e Julian mi ha severamente proibito di stressarmi più del dovuto, inoltre c'è bisogno di più spie per assicurarsi di prendere tutte le informazioni possibili"

Nayeon era stata la prima a farle le congratulazioni, ma si era rabbuiata soltanto un minuto dopo "perché dovrei andare di là? Ormai sono a conoscenza del vostro lavoro e potrei darvi una mano"

"Non fai parte dell'organizzazione e non sei nemmeno una spia, è anche per la tua sicurezza"

"So combattere meglio di tutte voi messe insieme e la mia capacità di nascondere le armi è superiore alla vostra dato che non avete notato i coltelli che ho addosso" se li era tolti da quelli che normalmente sarebbero stati punti fin troppo visibili "inoltre so gestire questo tipo di eventi perché sono solita infiltrarmi"

Persino una perso a orgogliosa come Jihyo si era ritrovata ad annuire "ha ragione, in caso di pericolo sarebbe la più utile e possiede anche una capacità di sopravvivenza superiore alla nostra. L'ha dimostrato durante l'attentato alla scuola"

Anche Momo aveva mostrato il suo sostegno "mi sentirei più tranquilla ad andare in missione sapendo che c'è qualcuno in grado di ribaltare la situazione"

L'espressione preoccupata di quella che consideravano quasi come un capo era piuttosto insolita "sbaglio o avete paura di riprendere a lavorare?"

Quella domanda aveva fatto arrivare la tensione alle stelle e la coppia era ancora visibilmente scossa dagli eventi del mese prima.

Anche Jeongyeon si sentiva così, ma la sua missione di portare la pace nel mondo non era di certo finita e non aveva alcuna intenzione di tirarsi indietro "se non ve la sentite posso andare io, potrei anche utilizzare le mie capacità di travestimento per stare più tranquilla"

"Non esiste che ti mandiamo da sola, andremo tutte quante come richiesto" Jihyo non se la sentiva di tornare a fare il suo mestiere, ma l'idea di lasciare la sua amica senza qualcuno pronto a spalleggiarla le piaceva ancora meno "come dobbiamo vestirci? Eleganti, suppongo"

Blame It On MeWhere stories live. Discover now