Sette

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La domenica era finalmente arrivata e quel giorno rappresentava l'unico momento di riposo e svago anche per le spie. Infatti in casa Park, oltre a regnare il silenzio, c'erano le due adulte intente a fare le cose che prediligevano maggiormente: una stava giocando ai videogiochi, l'altra si era messa a guardare dei video di cucina.

Si trovavano nella stessa stanza, ovvero in salotto, ma non si erano rivolte neppure un'occhiata per darsi il buongiorno e non si erano certo scomodate per fare colazione insieme.

L'aria era tesa tra quelle due, talmente tanto che qualsiasi persona avrebbe avuto paura di stare in quelle quattro mura con loro, ma questo non valeva per le due adolescenti che, assonnate e col segno del cuscino in faccia, le avevano raggiunte per fare il primo pasto della giornata.

Dahyun era taciturna come al solito e non aveva protestato quando sua sorella le aveva rubato un pancake. Tanto sapeva benissimo che non sarebbe mai riuscita a mangiarli tutti considerato il suo poco appetito.

La bionda con qualche sprazzo di nero aveva preso il suo piatto ed era andata a sedersi a terra davanti al divano, più vicina possibile a colei che si stava dedicando al televisore "avrei una domanda da farti"

"Chiedi a tua madre, non vedi che sono occupata?"

"Anche tu sei la mia mamma e questa cosa voglio dirla a te. Mi fa sentire meno a disagio, anche se non so il perché" si era avvicinata ancora di più per parlare il più piano possibile "a scuola c'è questa ragazza di nome Mina ed è la mia compagna di banco sin dal giorno del test d'ingresso"

Jihyo aveva messo in pausa il gioco per poterla guardare, improvvisamente interessata a quella conversazione non richiesta "continua"

"È bellissima, ci troviamo bene insieme e non ci annoiamo mai. Siamo diventate una squadra e ti assicuro che nel momento del bisogno abbiamo delle abilità degne di qualche agente segreto, però non è proprio di questo che vorrei parlare adesso"

"Arriva al punto, ormai dovresti sapere quanto sia limitata la mia pazienza"

La ragazzina era arrossita, improvvisamente in imbarazzo anche con la figura genitoriale con cui si sentiva sempre a suo agio nonostante i ripetuti insulti "quando siamo insieme sento delle strane sensazioni che non avevo mai provato prima"

Le labbra della spia stavano per incurvarsi in un sorriso molto particolare "fammi indovinare: questa sensazione la senti sia qui" le aveva indicato la pancia "che nella tua intimità. È un po' fastidiosa, ma allo stesso tempo ti piace"

"Esatto! Sai di cosa si tratta? Non sono malata, vero?"

"Nah, sei sana come un pesce. La tua è soltanto voglia di fare del sesso sfrenato"

Momo, la quale in quel momento stava bevendo il suo adorato caffè, aveva sputato tutto sul tavolo sotto lo sguardo inorridito della più giovane delle sue figlie "ti sembra questo il modo di dire le cose ad una ragazzina?"

Sua moglie l'aveva liquidata con un gesto della mano "se i ragazzi di oggi sono tutti dei rincoglioniti allo sbaraglio è per colpa dei genitori che li tengono sotto una campana di vetro, è molto meglio essere diretti al raccontare le favolette. E poi stiamo parlando di sesso, non di rapinare una banca"

Dahyun si era alzata per pulire il disastro sulla superficie liscia "secondo me è sopravvalutato ed è soltanto un inutile spreco di tempo ed energie"

Le altre tre donne l'avevano subito guardata e Chaeyoung non aveva esitato ad andarle letteralmente addosso "tu l'hai già fatto? Mi insegni come si fa? Ho bisogno di fare pratica se è come quelle scene che ho visto nei film"

"Che cavolo di film guardi?" Momo si stava sentendo male, come se fosse sul punto di svenire "mi devo sedere, questa conversazione sta degenerando"

La più giovane della famiglia aveva gentilmente rimosso le mani che la stavano tenendo "non l'ho mai fatto e non potrei insegnarti in ogni caso, siamo sorelle e sarebbe a dir poco disgustoso"

Blame It On MeTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon