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QUALI DAY

Stamani ho dormito più del dovuto, ma non riuscivo ad alzarmi per andare a vedere le FP3 ma da quello che ho letto su internet Charles era primo, seguito dal suo compagno di squadra e Max era arrivato terzo. Dopo aver scrollato un pò TikTok mi alzai, mi vestii e andai a fare colazione. Mentre aspettavo il taxi che mi avrebbe portato al circuito, due braccia minute mi abbracciarono da dietro, "ISA! Buongiorno, nemmeno tu ti sei svegliata?" dissi ridendo e lei scosse il capo con un velo di disperazione e aggiunse ridendo "Carlos si vendicherà me lo sento".

Dopo poco arrivammo al circuito e la mia amica scappò dal suo fidanzato per farsi perdonare il ritardo, io invece mi incamminai verso il MotorHome di Max, fino a quando una mano mi prese il polso e mi fece girare di forza nella direzione opposta. "Charles! Ma sei impazzito! Mi hai fatto prendere un accidente!" - "Scusa chérie, è un'emergenza. Non trovo la mia Social Media Manager e devo fare un'intervista proprio ora, non è che verresti con me? Non devi fare niente, solo starmi vicino e registrare quello che diciamo" mi disse il pilota Ferrari tutto d'un fiato. Nonostante gli dissi che non ero qualificata per fare ciò che mi chiedeva accettai lo stesso visto la sua insistenza e mentre ci incamminavamo verso lo stand dove si sarebbe tenuta l'intervista, mi fermò, si tolse il suo cappellino e me lo mise, con estrema delicatezza. Mi guardò per un pò e a bassa voce aggiunse "quasi quasi sta meglio a te che a me", io non dissi niente, sorrisi e mi toccai le guance che erano diventate sicuramente rosse come il colore della scuderia. Nel tragitto, Charles fece una breve sosta nel suo MotorHome per prendere un altro cappellino e poi arrivammo al luogo dell'intervista. Salutammo Mara Sangiorgi, e dopo piccoli convenevoli cominciò l'intervista; guardai tutto il tempo il ragazzo difronte a me, oltre ad essere bellissimo, era così educato e sicuro di sé, aveva un'espressione dolce e quando parlava dell'affetto dei suoi tifosi gli si illuminavano gli occhi. Quei dannati occhi, sapevo che prima o poi mi avrebbero fregato, se ciò non era già successo. "Mannaggia a me" pensai.

Finita l'intervista Charles mi ringraziò con un bacio sulla guancia, io gli restituì il registratore che mi aveva precedentemente dato e corsi via.

Una volta arrivata al box RedBull, Daniel mi guardò attentamente e mi disse "Perchè indossi il cappellino di Charles e sei tutta rossa?", io non dissi niente, mi limitai a guardarlo e a riprendere il fiato. Riccardo non mollò la presa e continuò "Oh andiamo, confidati con zio Dan". Una volta tornata in me gli raccontai quanto accaduto, specificando che ero rossa in viso solo a causa del caldo e della corsa che avevo fatto per arrivare in tempo, ma ovviamente Ricciardo non credette a nemmeno una delle mie parole, anche perchè mi mostrò una foto che aveva scattato la sera prima che rappresentava il momento esatto in cui Charles era a un palmo dal mio viso. Nel ricordare quell'istante tornai di nuovo rossa in viso e mi nascosi dietro le mie mani, appoggiandomi poi al petto di Daniel. "Ti prego Ric, non dire niente a nessuno, io non lo so, sono così confusa, non ci voglio pensare, non voglio soffrire ancora, non ora che sto cercando di stare bene di nuovo", Daniel non disse nulla, si limitò a stringermi forte e prima di staccarsi mi sussurrò "Lasciati andare scricciolo, non c'è niente di male ad essere innamorati".

Le qualifiche iniziarono, c'era una forte tensione nell'aria, dopo aver augurato buona fortuna a Max mi sistemai vicino a Ricciardo e poco dopo il semaforo verde diede il via alle danze. Il Q1 e il Q2 furono abbastanza tranquilli, le due scuderie che si contendevano la pole erano la Ferrari e la RedBull, stranamente la Mercedes era in difficoltà. Ormai ci trovavamo alla fine del Q3 e la pole provvisoria era di Charles, ero contenta per lui, se la meritava, ma Max fece un ultimo tentativo al limite e gliela soffiò per pochi millesimi.

"P1 Max, It's Pole Position!" Urlò Horner in radio al suo pilota di punta. Un boato scoppiò all'interno del box, tutti si davano pacche sulla spalla, batti cinque, abbracci. Era un inizio di stagione perfetto. Dopo le varie azioni cerimoniose da svolgere, vidi Max, Charles e Carlos avvicinarsi ai rispettivi box e così corsi incontro la mio migliore amico che mi prese al volo facendomi roteare mentre gli dicevo "Campioneee, ce l'hai fatta! Congratulazioni!". Quando mi fece appoggiare i piedi a terra notai il suo sorriso, sembrava infinito, poi mi congratulai anche con gli altri due e soprattutto con il pilota numero 16 che aveva fatto un lavoro eccellente. Max mi mise il braccio intorno al collo e mentre stavamo per entrare nel suo box urlai "Charles! Non demordere, il mio amico qui ha perso un pò di smalto dopo lo scorso anno" vidi il ragazzo sorridermi mentre Max mi tirò un leggero scappellotto che fece scoppiare tutti a ridere.

Una volta finite le varie interviste, al calare del sole ci dirigemmo tutti in Hotel per rinfrescarci e riposarci. Stranamente non mi sentivo stanca così chiesi alla signorina della reception se ci fosse una sala nella palestra adatta per fare danza. La receptionist mi diede tutte le informazioni utili del caso e io corsi in camera a cambiarmi per poi scendere subito. La sala di danza era situata tra la palestra e la spa, molto facile da raggiungere. Appoggiai la borraccia vicino all'impianto audio e collegai il cellulare alla cassa. Mi scaldai velocemente e iniziai a improvvisare sulle musiche che mi suggeriva Spotify. Danzare mi faceva sentire libera, è sempre stata la mia medicina, ogni volta che ero triste o felice, che provavo una forte emozione ballavo, solo così sapevo esprimermi veramente.


POV CHARLES

Ero disteso sul letto che guardavo il soffitto, non riuscivo a togliermi dalla testa la stretta confidenza che c'era tra Lucia e Max, eppure lei mi aveva detto che non era interessata a lui. Mi tornarono in mente le sue parole prima che entrasse ai box e un sorriso mi si formò naturalmente sul volto.

"Basta" dissi mentre mi alzavo dal letto, è tempo di andare a liberarmi la mente e quindi decido di andare alla spa. All'improvviso sentii una musica provenire dalla stanza accanto a quella dove mi stavo recando, così preso dalla curiosità mi affacciai. Lucia si muoveva fluidamente a ritmo di musica, era così assorta in quello che stava facendo che non si accorse di me fino a quando non si fermò per bere e riprendere fiato. I nostri occhi si incrociarono e per qualche istante non parlò nessuno dei due.

"Hai bisogno di questa sala? mi disse lei, "Balla con me,Chérie" le risposi di impulso. Lei mi guardò curiosa, piegò il capo da un lato e con fare beffardo mi disse "Ho visto i video in cui balli, non credo sia il caso. Forse Roscoe è più coordinato di te" e poi scoppiò a ridere. Non l'avevo mai sentita ridere così, mi faceva impazzire il suono della sua risata, così mi avvicinai pericolosamente a lei e con fare malizioso le chiesi "Così sta raccogliendo informazioni su di me, signorina?" lei non rispose, si limitò a fare cenno di no con la testa e un'aria tutta fiera. Le presi la mano e con l'altra passai dai suoi fianchi fino a raggiungere la sua zona lombare e la tirai a me, eravamo così vicini che i nostri respiri irregolari si mescolarono. "Balla con me, non te lo chiederò una terza volta" le sussurrai, "Se proprio insiste signor Leclerc, non mi tirerò indietro" mi disse di rimando portando la sua mano libera dietro al mio collo. "Siri, riproduci una baciata" consigliai non staccando lo sguardo dalla ragazza difronte a me. Ballammo, inizialmente con un pò di difficoltà a causa mia, ma poi lei prese in mano la situazione e mi aiutò a capire meglio che passi dovevo fare. Preso dall'entusiasmo le feci fare un casqué e quando la tirai su, i nostri visi si strusciarono, come se fosse una carezza, le nostre labbra erano così vicine che mancava un nonnulla per annullare ogni forma di distanza ma un colpo di tosse fece scoppiare la bolla in cui eravamo.

Ci staccammo di colpo e con il fiatone guardammo verso la porta, era Daniel.

Balla con me, ChérieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora