13. The truth is like the sun: it's good until it burns

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«Ehi» bisbigliai, accomodandomi al mio posto di fianco a June, sistemai la mia roba sul banco in attesa di una risposta ma non sembrò voler arrivare, così mi voltai.

Il suo viso inespressivo mi inquietò ed allarmò al contempo, sicura di non averla mai vista così prima d'ora, mi allungai leggermente scossa da una curiosità preoccupante.
Teneva la testa china sul banco, gli occhi puntati sulle mani incrociate e lo sguardo assente, disperso fra chissà quali pensieri che la stavano tormentando.

«June» la richiamai e questa, come si fosse accorta solo allora della mia presenza, voltò il viso in uno scatto fulmineo.

I suoi occhi incrociarono i miei e quello che vidi mi destabilizzò. La mia espressione mutò da preoccupata ad accigliata nel giro di un secondo mentre sentii una strana sensazione di ansia avvolgermi il petto.

Il viso era tumefatto, presentava diverse ferite sparse qua e la sul volto che mi mandò rapidamente in tilt il cervello. Scostò i capelli cercando di coprire gli innumerevoli tagli sulla fronte ma era troppo tardi, li avevo già notati.

Il taglio sul labbro era fresco, riuscivo ad intravedere il forte rossore a gonfiarne la carne sottile. Le palpebre gonfie, incorniciavano gli occhi verdi iniettati da un'infinito numero di venature rosse che gridavano stanchezza alla sola vista. Immaginai si trattasse di una forte mancanza di riposo e mi ritrovai a studiarne l'aspetto trasandato sorpresa dal non averlo notato prima, all'ingresso della scuola.

«June, che..?»
«Non è niente» proferì subito, nascondendosi fra le ciocche ramate dei suoi lunghi capelli.
«Sei ferita» le feci notare.
«Un incidente.. passerà» blaterò per niente convinta delle sue stesse parole.
«Hai bisogno di andare in infermeria»
«Ti prego, Alia» sbottò poi con voce sommessa e evidentemente stanca.

Sospirai affranta, decidendo di darle ascolto. Era inutile insistere ulteriormente, non avrebbe detto una parola di più al riguardo. Così mi voltai verso la LIM e mi lasciai sovrastare dagli innumerevoli pensieri e dalle infinite domande che vagavano senza meta all'interno della mia testa.

Possibile che fosse sempre tutto così difficile? Era mia amica, voler sapere cosa le fosse successo, era forse chiedere troppo? Cosa c'era di così terrificante da dover nascondere al punto da arrivare a cancellarmi la memoria?

Dopo un lungo momento di silenzio infinito, la campanella suonò segnando la fine dell'ora e l'inizio della pausa pranzo.
Raccolsi così, la mia roba e quando mi voltai, June non c'era già più.
Con la coda dell'occhio, la vidi scappare fuori dall'aula e la cosa mi infastidì parecchio. La seguii fuori dall'aula, ma non appena mi affacciai al corridoio, di June non c'era più alcuna traccia.

Sbuffai inorridita da quel comportamento sospetto che cominciava a darmi la nausea e decidendo che non mi sarei resa ridicola cercando di estorcere informazioni che chiaramente non volevano essere estorse, mi voltai dalla parte opposta e camminai per i corridoi intenta a raggiungere il mio armadietto.

Scossi il capo seccata, mentre un leggero senso di fastidio mi assaliva i sensi, dominando il mio umore e agitando la pazienza che ormai stava giungendo al limite. Non solo mi aveva privato dei ricordi e fatta impazzire dalla preoccupazione per la sua strana scomparsa, ma si ripresenta a scuola, come se niente fosse, stravolta e tumefatta, senza degnarmi di un solo sguardo. Era uno scherzo?

Mi accollai al muro e non appena svoltai l'angolo, qualcosa mi venne bruscamente addosso e con una spallata mi fece finire violentemente contro agli armadietti.

Serrai le palpebre, mentre una scintilla di dolore mi attraversò la spalla e si diffuse per tutto il braccio, mi esibì in una smorfia cercando di attutirne la fitta che prese a pulsare più forte e non appena alzai lo sguardo per capire cosa fosse appena successo, i miei occhi incontrarono il viso stanco di Set che con uno sguardo di scuse mi sorpassò, scappando per poi nascondersi e sparire nella folla.

Unlimited - La paura dell'ignotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora