A presto o a mai più

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Harry non chiude occhio per tutta la notte.

Non è la prima volta che gli succede, ovviamente. Negli anni, soprattutto durante i periodi delle vacanze estive o invernali da scuola, è capitato molte volte che lui e Louis decidessero di passare la notte insieme.

Dopo aver fatto sesso, rimanevano nel letto a parlare di qualsiasi argomento e intanto le ore passavano, vedevano l'alba spuntare fuori dalla finestra, poi dopo poche ore avvertivano il suono della sveglia nella stanza affianco, i passi di Desmond uscire e dirigersi verso il piano inferiore.

Quei minuti li vivevano sempre in modo particolare: sapevano che non si sarebbero mai ritrovati il padre in camera a quell'ora della mattina, eppure ogni volta si stringevano più forte tra le lenzuola e tremavano un po', in attesa di sentire quei passi dirigersi nella direzione opposta a quella della camera in cui si trovavano.

Alla fine il loro è stato un amore dettato da questo, dalle notti insonni trascorse troppo spaventati per addormentarsi, con il sesso consumato di nascosto, le lacrime versate in segreto in bagno perché sì che erano fratelli, sì che di base dovevano volersi bene e sapevano di farlo, ma tra loro c'era solo sesso, doveva essere sempre e solo questo, quindi quando qualcosa non andava bene nessuno dei due si concedeva il lusso di farsi vedere crollare dall'altro.

Non si sono mai detti di amarsi, eppure Harry per tutta la notte non chiude occhio perché non fa altro che pensare a Louis, a dove sta, al modo in cui lo ha lasciato andare. Se non lo avesse fatto, se gli avesse permesso di preparare quella valigia al posto suo, se solo fosse andato via con lui, adesso saprebbe dov'è perché sarebbe al suo fianco.

Quando di prima mattina sente la porta di casa chiudersi due volte a distanza di venti minuti, capisce che sia suo padre che sua madre sono usciti e che ha via libera.

Si alza dal letto e si prepara in tempo record per uscire: dopo neanche dieci minuti è già fuori casa.

Si dirige verso casa di Zayn con il cuore in gola, corre come un pazzo e il suo unico pensiero è: speriamo che sia lì, speriamo che sia lì, speriamo che sia lì, neanche ci ha provato a mandare un messaggio al suo amico nelle ultime ore perché sa che se Louis avesse davvero deciso di rifugiarsi da lui che in questi giorni è ancora solo e senza i genitori, certamente Zayn non glielo avrebbe detto per tutelare entrambi.

Se si presenta lì, però, Zayn non può mentirgli.

Così, appena arriva a destinazione, piazza l'indice sul campanello e non lo toglie finché la porta non gli si apre davanti. Rivelando, così, la figura del suo amico che ha tutta l'aria di essersi appena alzato dal letto.

"Haz... ma che cazzo?"

"È qui?" domanda Harry, sorpassandolo in fretta senza neanche aspettare il consenso di entrare in casa. "Louis, sei qui? Guarda è inutile che ti nascondi Lou, cosa pensi di fare, buttarti dalla finestra per scappare? Non siamo in uno squallido film, quindi esci fuori e affrontami figlio di - "

"Harry!" lo richiama Zayn, andandogli dietro e afferrandolo per un braccio. "Che cazzo stai facendo? Louis non è qui. Perché mai dovrebbe?"

Ed Harry, purtroppo, gli crede. Ma nonostante questo, quando sente dei passi scendere le scale alle sue spalle, spera davvero che sia lui - ma sa che non lo è, lo sa, perché conosce i passi di Louis meglio di quanto conosca se stesso, però ci spera lo stesso.

Voltandosi, infatti, scopre che è Liam. E al momento, a quanto sembra, è l'unico che ha trascorso la notte in questa casa in compagnia di Zayn.

Louis non c'è.

E se Louis non è qui, dov'è?

"Harry" lo richiama Zayn, stavolta più calmo. "Che succede? Avete litigato?"

Love is not a crimeOù les histoires vivent. Découvrez maintenant