Colpito e affondato

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"No, non lo hai fatto davvero."

"Ti dico di sì!"

Harry non si aspettava di svegliarsi stamattina, di andare a cercare Louis e trovarlo nella stanza della piscina coperta, in dolce compagnia. Sta sbirciando dietro la porta da qualche secondo, osservandolo in religioso silenzio in costume mentre ride e scherza con Liam, che ha le gambe in ammollo nell'acqua. Suo fratello invece se ne sta stravaccato sullo sdraio, bellissimo, con un costume minuscolo che lascia davvero poco spazio all'immaginazione.

Si scopre geloso del fatto che non sia l'unico a poter assistere a questa visuale, e che anzi, se non fosse arrivato, se non lo avesse cercato, lo avrebbe guardato Liam soltanto. Ha il diritto di essere geloso di tutto ciò, quando lui stesso ha un ragazzo? Quando lui ha un'altra persona da baciare, da scopare, da stringere in quelle notti che non finiscono mai? Un tremolio lo attraversa in un fulmine, mentre pensa a come sarebbe se la situazione fosse al contrario. Se fosse Louis ad avere una storia con Liam, come lui ce l'ha con Zayn. Lo potrebbe sopportare?

Il pensiero lo fa stare talmente male, che non ce la fa. Non può sopportarlo. Entra nella stanza, i passi che annunciano la sua presenza e gli sguardi dei due ragazzi che corrono veloci su di lui. "Principessa. Alla buon ora" lo prende in giro Louis, allargando un braccio e guardandolo con quel suo sorriso mozzafiato. I capelli ancora umidi per il bagno che avrà fatto da poco. I suoi occhi scorrono sulla felpa enorme che ha addosso - è sua, certo che è sua, gliel'ha rubata dall'armadio quando si è svegliato nel suo letto stamattina - e che gli va abbastanza lunga da coprirgli i boxer. Non pensava di avere ospiti ma in questo momento il fatto di essere mezzo nudo è l'ultima cosa che gli interessa.

Liam lo saluta con un cenno che Harry ricambia a malapena, mentre si avvicina a suo fratello e accoglie il suo invito scivolandogli addosso. Guarda Liam mentre lo fa, come se volesse marcare il territorio. E può farlo, perché Liam è l'unica persona che sa di loro. "Che vuoi? Il sabato non c'è scuola."

"Però mi sei mancato" mormora Louis, lasciandogli un bacio dietro l'orecchio che lo fa rabbrividire.

Harry si bea di questa sensazione, sistemandosi tra le sue gambe e adagiandosi con la schiena contro il suo petto. Sente la felpa che ha addosso inumidirsi un po', ma non gliene importa niente. Louis gli afferra il viso e lo fa voltare appena per incontrare le sue labbra, e ad Harry ne ha così bisogno che lo lascia fare, anche quando sente la sua lingua scivolargli in bocca.

È una sensazione strana baciarsi davanti a qualcuno che li conosce, ma è strano in un modo bello, che non avevano mai sperimentato. Le braccia che Louis tiene attorno al suo busto, cominciano a muoversi e le mani scivolano sotto la sua felpa. Quando una si posa sul suo cazzo, Harry la afferra e la trascina via.

"Lou."

"Che c'è? È solo Liam. Abbiamo scopato davanti a lui" gli ricorda Louis, tirando di nuovo su le mani e stringendolo in un abbraccio.

"Non me lo ricordate, è un trauma che mi porterò dentro per sempre" mormora Liam, facendo dondolare le gambe con fare impacciato. Non sai cos'altro fare quando ti ritrovi in una stanza con una piscina e due fratelli che limonano. "Avete presente Cindy del terzo? Ha organizzato una festa mista per stasera. Ci sarà tutta la scuola."

"Una festa mista?" chiede Louis, divertito. "Cos'è, un'orgia?"

Harry gli da una gomitata leggera nello stomaco, facendolo ridacchiare. "No, ne ho sentito parlare. I maschi si vestono come le femmine e le femmine come i maschi. Non pensavo ma sì, ci andranno tutti."

"E noi, ovviamente."

"Magari tu" mormora Harry, scocciato. "Non ho vestiti da ragazze nel mio armadio."

Love is not a crimeDär berättelser lever. Upptäck nu