25. Bond.

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I cinque minuti che passarono da quando posai Kara a quando Dalia finì di esaminarla mi sembrarono infiniti.

La sua faccia preoccupata non era per niente incoraggiante, ma non avrei permesso che morisse. La Dea Luna mi aveva aiutato a trovarla e non avrebbe permesso una cosa del genere. O almeno così credevo.

"Allora?" la mia impazienza forse non aiutava ma non mi importava assolutamente.

La strega mi guardò accigliata

"Avrei diverse idee ma alcune sono inapplicabili con una stato così avanzato di intossicazione" mi spiegò

"Potrei provare con un antidoto ma potrebbe non bastare, non so quanto aconito le hanno iniettato" continuò, forse cercava solo di farmi calmare parlando a manetta ma più andava avanti più mi innervosivo

"Se gliene dessi troppo poco cosa succederebbe?" chiesi

"Se è troppo poco non farebbe effetto, mentre se ne inietto troppo potrebbe ucciderla, è molto debole" chiusi gli occhi e sospirai

"Hai qualche altra idea?"

"Ho notato una cosa prima alzando la maglietta... C'è un foro di proiettile sul fianco, di solito a voi lupi non rimangono cicatrici quindi è stato guarito magicamente" fece una breve pausa prima di iniziare a parlare

"Esiste un incantesimo, molto antico, che permette a noi streghe di autorigenerarci anche in situazioni critiche come questa.." i miei occhi si spalancarono guardandola

"Ma?" la mia domanda fu scontata, se questa non era stata la sua prima opzione voleva dire che c'era qualche controindicazione

"Ma, è un incantesimo molto complesso e potrebbe inibire i suoi poteri per molto tempo, o peggio, consumarli del tutto" mi morsi il labbro inferiore, e mi avvicinai a lei

"Deve sopravvivere, non mi importa se non sarà più una strega, resterà per sempre un lupo e questo è più che abbastanza" la donna annuì e pochi minuti più tardi aveva già preparato tutto il necessario per iniziare.

Quando poggiò le mani sulle sue tempie d'istinto mi venne di avvicinarmi e toccarla

"Stai lontano, anzi sarebbe meglio che uscissi, non so come potrebbe reagire all'incantesimo, se generasse un qualche tipo di scarica potrebbe ucciderti" l'idea di andarmene da quella casa non mi piaceva affatto ma feci come mi diceva.

Quando misi piede fuori dalla porta mi portai le mani al viso e gridai frustrato.

"Se sei mesi fa mi avessero detto che saresti stato così male per una donna non ci avrei mai creduto" mio fratello comparve sul patio, lo fulminai ma poi sorrisi leggermente.. Sapeva sempre come farmi stare meglio.

"Come sta?" alzai le spalle, non mi andava di parlarne.

Mi mise un braccio intorno alle spalle

"Non ti preoccupare fratellone, Kara è una combattente sono sicuro che ce la farà" poggiai la mia testa alla sua prima di abbracciarlo e scoppiare a piangere.

Per un attimo rimase stupito della mia reazione, non ero un tipo affettuoso o particolarmente fragile ma l'accumulo di stress mi aveva sfiancato.

Ricambiò il mio abbraccio dopo pochi secondi e restammo in quella posizione finché non mi calmai.

Eravamo a sedere sugli scalini davanti alla porta quando si aprì.

Mi alzai di scatto quando vidi Dalia uscire, mi avvicinai a lei che senza dire niente mi sorrise

"Sembra che la diffusione del veleno si sia fermata, è un fase di remissione, appena la magia lo avrà del tutto assorbito ed eliminato si sveglierà" non dissi nulla, mi precipitatai al suo capezzale e le presi una mano portandola alla bocca

The White Wolf.Where stories live. Discover now