21. Me, myself and I.

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Quando varcai la soglia di casa espirai profondamente, non volevo che Alex sapesse quello che era successo,avrebbe complicato ancora di più la situazione.

Controllai l'orologio, era quasi l'ora di pranzo quindi decisi di avviarmi in cucina.

Lì trovai Paulina, la cuoca, alle prese con la preparazione dei piatti

"Buongiorno Paulina, cosa stai facendo?" la donna sorridente si soffermò un attimo a guardarmi

"Signorina Lightwood, bentornata" sorrisi di risposta

"In realtà stavo ancora decidendo cosa preparare" spiegò sistemando un paio di ciotole davanti a sé

Mi illuminai

"Allora posso darti una mano? Non ho molto da fare adesso"

"Ma certo, venga pure" la ringraziai e mi avvicinai all'isola che troneggiava al centro della stanza

"Mi sa che abbiamo proprio tutti gli ingredienti per fare il piatto preferito dell'Alpha, lo spezzatino con le olive" annuii convinta

"Perfetto, dimmi pure da dove posso iniziare" mi sorrise di nuovo e mi passò la ciotola con un pezzo di carne

"Potrebbe iniziare tagliando questo a pezzi non troppo piccoli"

"Certo" la presi al volo e iniziai il mio lavoro.

Un'ora più tardi era tutto pronto. Ero molto soddisfatta del risultato, non che avessi fatto grandi cose però almeno potevo dire di aver contributo alla preparazione.

Salii le scale diretta nell'ufficio di Alex, sentivo l'odore della carne che si era fuso con la mia pelle.

Varcai la porta dopo aver bussato

"Ehi lupetto" lo salutai aspettando che alzasse gli occhi dai fogli

"Il pranzo è pronto" lo avvertii

"Spezzatino con le olive?" chiese

"Si sente così tanto?" chiesi prendendo un lembo della mia maglia e portandola verso il naso.

Feci una smorfia accorgendomi che puzzavo terribilmente.

Alex rise alzandosi e venendo nella mia direzione

"Adoro questo odore, potrei morderti di nuovo" si avvicinò con fare sensuale lasciandomi baci umidi ovunque

"Puoi farlo quando vuoi" il mio tono malizioso uscì quasi senza rendermene conto, sorridemmo entrambi

"Andiamo a mangiare prima che sia troppo tardi" continuava a guardarmi e si morse il labbro inferiore sempre con fare provocante

Sentii qualcosa accendersi dentro, possibile che anche il solo fare il coglione mi faceva eccitare come se fossi stata una cagna in calore?

Lo bloccai sulla porta senza rendermene conto e posai le mie labbra sulle sue avidamente.

Il bacio fu molto approfondito, il mio corpo voleva di più, volevo sentire la sua maglia lacerarsi tra le mie mani.

La situazione cambiò quando mi spinse nel lato opposto e mi ritrovai con la schiena sullo stipite della porta.

Sorrisi mentre continuavamo a baciarci con trasporto. Abbassò le mani lentamente accertantosi di accarezzare ogni centimetro del mio corpo tra il mio viso e il fondo schiena.

Quando arrivò a destinazione strinse i miei glutei facendo scontrare i nostri bacini. Mi allontanai dalla sua bocca permettendogli di accedere al mio collo con non chalance.

Se solo avessi aspettato un altro secondo a fermarmi sarei esplosa.

Mi allontanai cercando di calmarmi

The White Wolf.Where stories live. Discover now