capitolo 3-: il segreto di Bennett:-

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< A-aether la mia vision è un falso!è fatta di vetro! Io non ho bisogno di  una vision per poter usare i poteri!>

Mi bloccai e lo guardai, per un momento non capi nemmeno quello che mi disse,feci un respiro profondo cercando di calmarmi, cercando soprattutto di capire il senso di quelle parole che mi erano appena state dette, mi sedetti su un sasso e lo guardai negli occhi pieni di ansia e paura per la mia reazione

<Se questo è uno scherzo non è divertente, questo non è qualcosa su sui scherzare>

< N-non sto scherzando! G-guarda!>

Si tolse la vision e me la lanciò, io la presa al volo costatando che era effettivamente un pezzo di vetro colorato ma prima che potessi ribattere il ragazzo  pianto con forza la spada nel terreno e in torno a lui si alzò una muraglia di fiamme alte e impetuosa che ardevano selvagge facendomi capire che non stava scherzando, feci un respiro profondo e guardare il pezzo di vetro colorato davanti a me e poi lui, che stava estraendo la spada dal terreno, ora che lo guardavo meglio le punte dei suoi capelli  biondi paglierino erano diventate rosse e brillavano di luce propria, ma che tornarono normali appena la spada fu estratta completamente dal terreno e le fiamme si spensero

<Va bene ti credo, Ma perché lo dici proprio a me?>

<Perché tu sei l'unica  persona che conosca che non ha bisogno di una vision>

Ora che me lo fa notare è vero, Non ciò ne mai pensato ne datto troppo peso,io riesco ad usarli semplicemente toccando le statue senza alcun tipo di vision , Ma le uniche persone in grado di usarli senza un effettiva vision sono gli archon, scossi la testa energicamente cercando di non farmi troppi film mentali, tornai a fissare il ragazzo biondo paglierino, che stava in piedi davanti a me cercando nei miei occhi il conforto e magari una risposta alle sue domande che chi sa da quanto tempo Io tormentavano , mi alzai e gli misi se una mano sulla spalla

<Dai sediamoci così mi racconti meglio come hai scoperto di avere questa capacità magari riusciamo a capirci qualcosa>

Il ragazzo annui e ci sedemmo per terra guardando il cielo chiaro e senza una nuvola

<Non so quando di preciso Ho scoperto di avere la capacità di manipolazione il fuoco a mio piacimento, ricordo di riusci  ad utilizzare da quando ero molto molto piccolo,  forse avrò avuto intorno ai 5 anni , qualcosa del genere, quando ho capito che non era normale che io possedessi l'abilità di manipolazione il fuoco senza una vision ne ho comprato una pyro fotta di vetro, una di quelle che si trovano nei negozietti come souvenir oppure giocattoli per bambini e da allora la porto sempre con me, all'inizio pensavo che in qualche modo fosse colpa della mia sfortuna, ma poi ho capito che questa volta la sfortuna non c'entrava niente>

<Ricordi se uno dei tuoi genitori biologici aveva qualche tipo di potere magari è qualcosa di ereditario, magari sei imparentato con qualche specie di mago o alchimista>

<Non ricordo nulla dei miei genitori biologici se non un unico ricordo di mio padre ben impresso nella mia mente, una frase, forse me l'aveva detta prima di abbandonarmi   "che il fuoco ti protegga e che ti illumini la strada" sai in verità tra tutte le sventure che ho mai avuto... In nessuna di queste c'era del fuoco, anzi la maggior parte delle volte il fuoco mi ha sempre "aiutato"... Ad esempio quando scappare dalle bestie feroci che mi seguivano trovavo sempre del fuoco che sembrava essersi appiccato senza nessun motivo o ragione logica... Come se fosse lì a bruciare solo per proteggere me...>

Il ragazzo scosse la testa con forza molto probabilmente anche lui come me non voleva farsi film mentali, mi alzai e gli offrì la mia mano in aiuto

<Beh qualunque sia la ragione siamo entrambi in questo casino, e penso proprio che non dovremmo dirlo a nessuno, abbiamo già troppi problemi, io con mia sorella tu con la tua sfortuna, solo questo ci serve, che si vengo a sapere in giro che siamo in grado di utilizzare i poteri elementali senza una vision e vedi come ci staranno alle calcagna più di prima i Futui E chissà chi altro>

Il ragazzo sapeva fin dal principio che era meglio per noi che e per chi ci stava attorno se tenevano questa fatto nascosto da occhi e orecchie indiscrete e da tutti in generale se volevamo proteggere quelle poche persone a cui importava veramente di noi e anche noi stessi, una volta tornati da Paimon, Venti e Razor, ci chiesero di cosa avessimo parlato, Ma noi ci limitiamo a dare risposte vage senza rispondere precisamente cosa che purtroppo è giustamente aveva innestato nei tre un senso di sospetto tanto  che si poteva intuire dall'espressione sui loro visi soprattutto da quello di Paimon, cercai invano di cambiare argomento iniziando a parlare della missione che dovevamo svolgere, dato che i tre continuavano a farmi domande sull'argomento dicendo che a loro detta dopo quella conversazione entrambi eravamo decisamente più distratti e sovrappensiero, e non servi a nulla cercare di propinare loro la scusa che ero semplicemente in ansia per la missione dato che sapevano benissimo anche loro che avevo fatto cose decisamente più complicate e pericolose di questa. La missione fu un successo ovviamente, la portammo a termine brillantemente, e una volta tornato a Mondstad ci dividiamo ma con grande sorpresa di Paimon,  Razor e Venti , io e Bennett andiamo per la stessa strada dicendo loro che avevamo trovato un nuovo incarico per cui servivano due persone, sperando di non aver insospettito ancora di più i tre dato che non avevo menzionato nulla nemmeno a Paimon, ma se volevamo capire qualcosa in più sulle nostre capacità sovrumane per così dire era meglio se continuavamo il nostro viaggio insieme.

Aether la luce dimenticataWhere stories live. Discover now