20. L'Afterlife (pt. 2)

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Sukuna appoggio una mano al muro davanti a lui, ansimando. Dio, dove aveva imparato a succhiarlo così bene, quella troia? E, come se non bastasse, quegli occhi che continuavano a fissarlo dritti nelle pupille sembravano percorrere i suoi nervi ottici al contrario e fottergli il cervello. Che cazzo era, una strega?
Fece del suo meglio per pensare a qualcos'altro. Cercò di elencare mentalmente i migliori venti titoli azionari di New York.
Y/N sembrò accorgersene, e sorrise fra sé e sé. 'Ecco che abbassa la guardia' rifletté, intensificando il ritmo e stringendo le dita alla base del pene.
Una sua spinta più violenta delle altre la fece mugugnare con disapprovazione. Sukuna ridacchió fra un gemito e l'altro.
"Ah, ragazzina, non conosci le buone maniere? Tua madre non ti ha mai insegnato che non si parla con la bocca piena?"
No, questo era troppo. Y/N corrugò la fronte, e aumentò le spinte, aiutandosi con la mano nel movimento. Sentì l'erezione gonfiarsi ancora di più fra le sue labbra.
"Oh, cazzo-" lo sentì gemere. Alzò di nuovo lo sguardo: il suo sorriso era svanito, e aveva gettato la testa all'indietro. Le spinte dei suoi fianchi si fecero più frenetiche.
"Ora fai la brava e ingoia per me" riuscì a mugugnare, le mani intrecciate nei suoi capelli a schiacciarla contro di sé.
Y/N strizzò gli occhi quando sentì il suo sperma invaderle la gola. Gli arpionò la coscia, graffiandogli la pelle con le unghie.

Sukuna si sfilò controvoglia, godendosi lo spettacolo di lei che annaspava, finalmente libera, in cerca di aria.
"Scusa, tesoro" la canzonò, con la voce di chi non era dispiaciuto per niente. Lei gli lanciò un'occhiata gelida, passandosi il dorso della mano sulle labbra. Allungò la mano verso di lui, facendosi aiutare ad alzarsi.
"Spero non ti dispiaccia troppo se ti ho lasciato dei segni sulla coscia" mormorò, massaggiandosi il collo. Sukuna scoppiò a ridere, armeggiando coi pantaloni.
"Faranno la loro porca figura" le rispose, appoggiando la mano nell'incavo della sua schiena ed accompagnandola fuori dalla porta. "Ora usciamo, o pure mio fratello capirà cosa stavano facendo".



Yuji era scemo, ma non così scemo.
Da quando li aveva visti salire le scale, lei che ancheggiava senza pudore, lui con gli occhi appiccicati al suo culo, beh... Aveva capito anche lui cosa stava per succedere. Cercò di non essere troppo ovvio quando li accolse di nuovo al bancone con un sorriso falsissimo, ma l'occhiata che lanciò al fratello fu abbastanza eloquente.
"Allora, Ryo. Piaciuto il piano di sopra?" lo provocò. Non gli dava fastidio che finalmente la sua coinquilina fosse riuscita nell'intento, quanto lo preoccupava quello che avrebbe fatto lui. Cercò di carpire qualche indizio dalle risposte dell'uomo.
"Divino" commentò il fratello, sfoggiando un sorriso a trentadue denti. Y/N, dal canto suo, si stava nascondendo dietro lo schermo del cellulare, fingendo di scrivere a chissà chi.
"Bene" continuò imperterrito il ragazzo "spero Y/N-chan ti abbia fatto vedere tutto".
La ragazza spense lo schermo del telefono, in un disperato tentativo di nascondere il suo rossore. Sukuna si passò una mano sul mento, sorridendo.
"In realtá ci sono ancora un paio di cose che non ho visto. Me le mostrerà la prossima volta, giusto, piccola?" le chiese, appoggiandole una mano sulla coscia. Lei annuì, tremando.
"Beh, fantastico, allora" continuò allegramente, cercando di smorzare la tensione. "Allora, Y/N. Hai ricevuto anche tu il messaggio di Gojo?"
La ragazza si batté una mano sulla fronte. "Ah, già! La festa! Me ne ero completamente dimenticata. Vedi" spiegò, notando lo sguardo interrogativo di Sukuna "mio fratello organizzerà un party per l'inizio delle riprese del nuovo film. Non so dove lo faranno" fece spallucce "ma presumo o a casa sua o dal produttore. Ha detto che siamo tutti invitati, quindi, beh, se ti fa piacere... Tanto penso che sia invitato che il tuo collega" gli lanciò un'occhiataccia "Geto".
Sukuna annuì distrattamente, tornando ad occuparsi del suo telefono e lasciando che il fratello lo rimpiazzasse nella conversazione.
"Che bello, un vero e proprio party pieno di celebrità! Non ci sono mai stato, devo vestirmi elegante? E Yuko? Inviterai anche Nobara, vero?"
'Patetico' commentò mentalmente l'uomo, aprendo la chat di Suguru. C'era solo un modo per rendere divertente una festa di Satoru: rovinandola. Sogghignò fra sé e sé, cominciando a ticchettare sui tasti.

Just wanna smash his faceWhere stories live. Discover now