Taehyung sprizzò di gioia, quando Jungkook gli chiese di vedersi. Purtroppo la sua gioia si spense non appena il corvino gli riferì che non voleva aver nulla a che fare con lui. Ed inevitabilmente Taehyung si chiese il motivo. Per caso gli aveva fatto qualcosa di sbagliato? Però tutto sommato non gli parve così, perciò non comprendeva Jungkook.
"Ma io voglio sposarmi con te." mormorò Taehyung con un velo di sconforto. Voleva trovare un modo per fargli cambiare idea.
"Non m'interessa! Io non voglio sposarmi con te." ribatté Jungkook.
"Devi dire ai tuoi genitori che non vuoi più sposarmi." proseguì con un'espressione fredda e truce.
"M-a io- io voglio spos-arti." balbettò il moro con accenni di lacrime.
Jungkook ribollì dentro dall'irritazione quando lo vide piangere. Stava cercando di farsi compatire, ma lui non sarebbe mai sceso a compromessi con un ragazzo che balbettava.
"Non pos-siamo pro-provarci?" domandò miserabilmente Taehyung, aggrappandosi alla manica della camicia di Jungkook che si scostò con malgarbo dal moro.
"Ed io dovrei sposarmi con una persona così patetica che non fa altro che implorarmi? Non hai una dignità?" sputò fuori delle parole che infilzarono il cuore del moro.
Taehyung rimase in silenzio ancora con le lacrime agli occhi. Jungkook si voltò ed il moro avvolse da dietro la vita del corvino per fermarlo.
"Sei davvero così disperato?" gli domandò ed il moro appoggiò la testa sulla schiena del corvino.
Taehyung riconosceva di sembrare disperato e patetico allo stesso tempo. Però non era proprio in grado di sottrarsi dalla voglia di stargli vicino. Era attratto da Jungkook e c'era qualcosa che lo spingeva ad insistere.
"Te ne pentirai." pronunciò il corvino a denti stretti.
Trascorse una settimana e i due ragazzi firmarono il contratto. A Jungkook traballava la penna in mano e pregava che Taehyung si ritrasse, annullando tutto. Peccato che non fu così. Perché Taehyung fu spedito e lasciò la sua firma.
E quella firma ingabbiò Jungkook in un matrimonio con il moro, creando in lui del rancore.
Di certo le cose non poterono che andare peggio. Più Jungkook non voleva rendere il loro matrimonio pubblico a tutti e più Hayoon doveva mettere il dito nella piaga.
La nonna voleva a tutti i costi festeggiare.
Hayoon preparò tutto alla perfezione. La sala in cui si tenne l'evento era gigantesca e Taehyung si disperse fra gli invitati. I suoi occhi cercavano unicamente una persona che non riusciva a trovare.
"Stai cercando qualcuno?" gli chiese Jimin con un ghigno meschino sul volto.
"Mmh, si! Sto cercando Jungkook. Tu l'hai visto?"
"Oh, si! È da quelle parti! Sono sicurissimo." gli disse, indicando il buffet pieno di persone ammassate l'une contro le altre.
"Grazie Jimin!"
Taehyung stava per dirigersi nella stessa direzione che Jimin gli indicò, però quest'ultimo gli mise lo sgambetto. Il moro cadde per terra, catturando l'attenzione di tutti i presenti. Taehyung abbassò la testa per la vergogna e le sue guance bruciavano d'imbarazzo. Soprattutto quando sentì l'echeggiante risata di Jimin che il suo unico scopo era prenderlo in giro.
"Alzati.” parlò Jungkook con un cipiglio sul volto mentre stava tendendo la mano a Taehyung. Il moro appena sentì la voce del marito innalzò gli occhi. Taehyung agguantò la mano del corvino che lo tirò vicino a sé. E a quella vicinanza lo stomaco del moro s’inondò di formicoli.
“Vedi di non farmi fare brutte figure. Ci siamo intesi?” gli mormorò all’orecchio per poi guardare male Jimin.
“Non guardarmi in quel modo! Non ho fatto nulla. È caduto da solo.”  Jimin smosse le spalle ed assunse un’aria ingenua mentre dentro di sé gongolava.
“È vero. È stata colpa mia. Jimin non c’entra nulla.” Taehyung lo difese, nonostante sapeva che era stato lui a farlo cadere.
Jungkook scosse la testa in segno di negazione. Invece, Jimin s’infastidì maggiormente del moro per aver preso le sue difese. Pensò che la sua fosse una tattica solo per apparire una persona migliore agli occhi di Jungkook e screditare lui.
Jimin prese un calice di vino e lo versò addosso a Taehyung. Il moro li sorrise e prese un fazzoletto per asciugarsi.
“Jimin! Che cazzo stai facendo?” sbraitò il corvino.
“Oh no! Jungkook, sicuramente Jimin non l’avrà fatto di proposito.” ribatté per non creare disguidi.
Il corvino prese per il braccio il moro e lo portò in bagno. Lo sbatté contro la parete del muro, facendolo sussultare.
“La smetti di metterti in ridicolo? Mi farai fare una pessima figura.” gli disse, impugnando la maglia.
“Ma-ma io-io no-“
Jungkook lo spinse contro il muro e Taehyung cascò.
“Non fai altro che balbettare. Cazzo! Non sai parlare come le persone normali?”
“Ricordati una cosa e tienitela impressa nella mente. L’unica cosa per cui hai uno straccio di valore sono i tuoi soldi. Io con te non voglio avere nessun tipo di rapporto.” gli urlò contro per scaricare tutta la sua rabbia.
“Troverò il modo di farmi accettare.” parlò fievolmente.
Anche se con il passare del tempo non sarebbe stato Jungkook ad accettare Taehyung, bensì sarebbe stato il moro ad accettare ogni comportamento, pure il più barbaro, del corvino.
Taehyung non si poteva sentire ancora più disprezzato la notte. Quando si ritrovava da solo con Jungkook nella loro camera da letto. Tentava infinitissime volte di creare un contatto fisico tra di loro, però veniva completamente rifiutato.
“Posso abbracciarti mentre dormo?” gli domandò timidamente steso affianco a Jungkook che era rannicchiato dalla parte opposta del marito.
Jungkook non lo rispose e Taehyung avanzò verso di lui e lo strinse. Il corvino si morse l’interno della guancia e si alzò sgarbatamente dal letto.
“Non voglio essere toccato da te. Mi fai schifo. Non sarei neppure in grado di scoparti.” uccise con le sue parole Taehyung. Lui non voleva fare sesso, voleva solo abbracciarlo e stargli vicino.
Jungkook prese il cuscino e lo gettò sul pavimento. Trascinò giù dal letto Taehyung e gli impose di dormire per terra senza neanche ripararsi da una coperta.
“Dormirai per terra fin quando non capirai che non dovrai toccarmi con un dito. E non ti azzardare di andare nella stanza degli ospiti.”
“Va bene.” rispose e alla fine Taehyung fu costretto ad abbracciare sé stesso.
E molte notti Taehyung le passò a dormire sul pavimento, perché non si dava per vinta. E continuava d’imperterrito a stabilire un contatto con il marito.

THE SECRET OF MY LAST LIFE - TAEKOOKWhere stories live. Discover now