"Perché ti sei fermato? C'è qualcosa che non va?"

Ma appena Taehyung completò la frase, sbucò davanti Hayoon con in mano il vassoio della colazione ed il ragazzo sbiancò dalla testa ai piedi.

"Jungkook in che cosa ti sei fermato?" chiese la donna con le sopracciglia ravvicinate e con uno sguardo più che malizioso.

Taehyung scese giù dalla scrivania ed imbarazzato spinse il marito per poi fuggire e nascondersi in bagno.

"Hayoon! Potevi anche bussare!" roteò gli occhi il corvino. Questa era ben la seconda volta che venivano interrotti.

La donna lasciò il vassoio sulla scrivania e diede delle pacche sulla spalla di Jungkook e si avvicinò al suo orecchio.

"Mi raccomando non siate chiassosi come la scorsa volta." rise, riparandosi la bocca.

"Nonna!" esclamò il corvino pieno di disagio.

Hayoon uscì dalla stanza contenta dalla stanza mentre lo salutava con la mano.

Jungkook raggiunse il marito in bagno, pensando di riprendere da dove si fossero fermati. Tuttavia appena entrò ritrovò davanti a sé un Taehyung preoccupato che si grattava il capo e lo scuoteva ripetutamente.

"Marmocchio?" lo richiamò, avanzando verso di lui.

Taehyung creò un contatto visivo con Jungkook e gli angoli dei suoi occhi lacrimarono. Era stato realmente uno stupido. Si era fatto trasportare dai suoi sentimenti mettendoli in primo piano dimenticandosi di quello che fosse successo il giorno prima.

"Jungkook, sono stato uno stupido." proferì a fior di labbra.

"Perché dici così? Non sei stato uno stupido. Te l'ho già detto ieri che ho lasciato Jieun e che voglio stare solo con te." il corvino ignaro dell'accaduto lo rispose in quel modo, pensando che la motivazione della sua preoccupazione fosse esclusivamente quella.

"Non è per quello. Ieri-ieri-ieri." Taehyung tremò e gli fu difficile continuare a parlare. Jungkook gli agguantò il polso e lo portò dinnanzi il letto per farlo sedere.

"Ieri sono andato in cartolibreria con Haru. Mi sono un attimo distratto e l'ho persa di vista. Poi mi è arrivato un messaggio da un numero privato. Per fortuna non le avevano fatto nulla di male e non l'hanno nemmeno toccata. Però le hanno detto di darmi un libro e quando l'ho sfogliato ho trovato dentro un bigliettino." parlò mentre gli mostrò cosa ci fosse scritto sia nel messaggio che nel bigliettino.

Jungkook gli accarezzò la guancia per rasserenarlo.

"Ascoltami attentamente. Ritireremo Haru da scuola e non uscirà di casa fin quando questa situazione non verrà risolta. Ci inventeremo qualcosa da dirle." disse il corvino, non lasciandosi trasportare dall'agitazione. Uno dei due doveva essere più forte dell'altro e mantenere la calma al posto dell'altro. E Jungkook avrebbe trovato qualsiasi soluzione pur di mettere fine a tutto. Si sarebbe preso cura sia del marito che di Haru.

Taehyung consentì asciugandosi le lacrime.

"Vieni qui." riparlò Jungkook che lo accolse in un abbraccio e Taehyung scoppiò di nuovo a piangere.

"Andrà tutto bene. Non ti ricordi della nostra promessa?"

Il moro innalzò la testa e i suoi occhi tristi furono una pugnalata al cuore del corvino. Tant'è che anche lui pianse. Ma pianse silenziosamente. Taehyung approssimò le sue labbra a quelle di Jungkook. Fu un bacio salato e bagnato per colpa delle loro lacrime che non cessavano di scendere. Taehyung assaporò il più possibile le labbra del marito. Le assaporò il più possibile per fissarle al meglio nel suo cuore e nella sua memoria. Perché viveva in lui la strana sensazione che quello sarebbe stato il loro ultimo bacio.

THE SECRET OF MY LAST LIFE - TAEKOOKWhere stories live. Discover now