capitolo venticinque

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oggi, vado a pranzo con delle mie amiche, che solitamente vengono d'estate, ma sono tornate oggi facendomi un sorpresa di compleanno, anche se in ritardo. le ho viste precipitarsi stamani in camera mia, mentre dormivo beata con ari al mio fianco. come sono entrate chiederete? eh bella domanda, presumo che ale le abbia dato le mie chiavi di casa, visto che le aveva ancora nella tasca del suo giacchetto, dopo che siamo usciti e le ho scordate li. vabbè dicevamo, le ho sentite precipitarsi in camera e subito mi sono allontanata un po' da ari, non so perché ma mi da fastidio il fatto che loro sappiano della nostra relazione quindi per ora non glielo dirò, almeno che non lo scoprano da sole. mi tiro di scatto su dal letto e subito corro a abbracciare Andrea, no non è un ragazzo è femmina ama, è un nome neutro, ACCULTURATI. (si scherza) poi Nicole e Ginevra, dopodiché anche Gemma. per quanto le possa amare in questo momento preferirei che uscissero da casa mia e mi dassero un po' di tempo per prepararmi
"con chi sei?" chiede Andre indicando ari che stava sempre sul letto
"oh, lei è- è una mia amica, è venuta ieri sera qui perché stavamo guardando una serie insieme" rispondo cercando di non fare capire che sto dicendo un cazzata.
"ahhh okkkk"
"vabbè dai datemi un oretta che mi preparo poi arrivo"
"vuoi che venga anche lei a pranzo con noi?" chiede gemma sempre indicando ari
"nono dai non vi conoscete"
"vabbè la conosciamo"
"sento che dice"
escono di casa e sveglio definitivamente la mia ragazza lasciandole un bacio sulla fronte.
"chi minchia erano quelle?"
"delle mie amiche"
"porco due, digli di urlare un po' meno grazie"
"puahshajsh ti hanno svegliata?"
"mi piace di più quando mi svegli te"
"picciii" "ah ti va di venire a pranzo con noi oggi?"
"bo ok"
"allora vestiamoci che poi si va"
"ehhh un attimino"
"sisi intanto faccio io"
apro l'armadio e tiro fuori vari vestiti per poi provarne uno a uno, nel mentre ari entra nel bagno e rimango sola nella stanza a provarmi outfit diversi. ho trovato un vestito bellissimo, è corto ma chissene, indosso quello e metto le Jordan bianche e nere e un cappellino bianco della Vans.
"ari io so pronta" le urlo cercando di farmi sentire dal bagno
"mo arrivo" tempo due minuti e esce, mi guarda un po' poi mi viene addosso.
"è troppo corto non esci così" sobbalzo nel sentire la sua voce così diretta.
"ma dai è bellissimo"
"bellissimo ma corto"
"dai"
"no lo cambi perfavore"
"metto le calze"
"meglio" alla fine lo tengo ma metto delle calze nere sotto, così che sono anche più coperta. poi usciamo e andiamo alla ricerca delle altre.
"ah ari" cerco la sua attenzione mentre camminiamo e mi tiene la mano
"dimmi tata"
"non gliel'ho detto di noi due"
"gli si dice allora"
"no, non voglio che lo sappiano"
"come mai?"
"bo mi dà fastidio che lo sanno loro, dopo iniziano a fare commenti"
"vabene, cercherò di non comportarmi da fidanzatina amorosa, almeno finché siamo con loro"
"ecco brava amore, inizia col lasciarmi la mano che se quelle ci vedono mi fanno subito l'interrogatorio" "però sappi che stiamo solo facendo finta, perché io ti amo lo sai"
"anche io tata, sei la mia vitaaa" la bacio, nascondendoci dietro una vietta. fine del momento amoroso, e inizio del momento 'fingiamo di non essere due tipe che vivono l'una per l'altra e non riescono a stare lontane per massimo una notte', sono una pessima attrice ma ci proverò comuqnue. torniamo alla ricerca delle altre che nel frattempo sono entrate in una pizzeria per prenotare un tavolo. entriamo anche noi e iniziano tutte le presentazioni, ci mettiamo al tavolo aspettando che la cameriera venga a prendere gli ordini. io accanto a ari ovvio e dall'altro lato Andre poi di fronte e capotavola Nicole, Ginevra e Gemma. io amo follemente lo stile di Andre ceh letteralmente è bellissimo, poi ha anche un bellissimo fisico, non smetterò mai di dirglielo. ci mettiamo a parlare delle nostre vite, insomma i soliti discorsi che si fanno tra amiche che non si vedono da mesi. mentre parlo, ari mi posa una mano sulla coscia stringendo e per un momento fermo il discorso, socchiudo gli occhi e tiro un lungo respiro, accennando un sorrisino, poi riprendo a parlare. mi alzo con la scusa di andare in bagno a lavare le mani e ari mi segue. entriamo e chiudo a chiave
"non mi riesce" dice mentre mi tiene per i fianchi.
"che?"
"fingere di non amarti"
"avevo notato" "dai damme un bacio poi usciamo che sennò ci vengono a cercare"
mi lascia un lungo bacio, spingendomi con la schiena lungo il muro e tenendo le mani ben salde ai miei fianchi. "ti amo TANTISSIMO"
"che piccina che sei, anche io amoreeeee" torniamo al tavolo come se nulla fosse e non ho nemmeno lavato le mani ma shhh. arriva la cameriera e ordiniamo, come al solito prendo una margherita a metà con ari perché tutta non la mangio, nonostante anche le altre mi dicano di provare a mangiare un po' di più di metà. tempo mezz'oretta e arrivano tutte le pizze, mangiamo con calma mentre discutiamo della vita di ari. come siamo arrivate a quel discorso? non lo so nemmeno io però vabbè, mi piace come argomento.
"ah quindi tu fai musica?" chiede Ginevra rivolgendosi a ari
"yep"
"come ti chiami che ti cerco?"
"no daii"  faceva così anche con me
"dai voglio sentire qualcosa"
"eeee vabene ARIETE"
"figo come nome, aspetta che ti cerco" "ooo questa mi ispira, si chiama 'venerdì'"
prende una cuffietta e fa partire da sound Cloud un pezzo della canzone -essendo che non è ancora stata pubblicata, c'è solo un pezzetto- porgendo l'altra cuffia a Nicole e facendo restare senza Andre e gemma che poverine volevano ascoltare anche loro. Arianna si gira verso di me e sottovoce sussurra un pezzo di canzone
"se ti dico 'ti amo' e non ti compro coi contanti, no non voglio che piangi. e non lo so quanto ci resta ma vorrei tenerti qui, scapperemo da una festa e da un noioso venerdì, sai con te io non mi annoio mai. ti direi altre mille cose ma tanto tu già le sai"
"che piccina che seiii"  tenendo incrociate le nostre mani sotto il tavolo.
"è bellissimaaa" dice quasi urlando Ginevra.
"grazieeee"
finisce il pranzo e usciamo a giro, è brutto non tenergli la mano, ma mi ci dovrò abituare per oggi.
andiamo sul mare e come sempre ci mettiamo sotto una tenda ancora intera a giocare a obbligo e verità. i giochini cringissimi che si fanno quando non abbiamo sbatti di fare altro, tanto si sa già come va a finire.
"obbligo o verità?" chiedo a Andre
"obbligo"
"ehh, vai visto che ci sei vammi a buttare sta carta che avevo nella tasca non so nemmeno da dove viene ma vabbè" prende la carta che le stavo porgendo e fa una corsa fino al cestino, poi torna e si risiede dove prima.
"obbligo o verità ari?"
"mhh verità"
"da quanto vi conoscete tu e grè?"
"dall'inizio della scuola, siamo in classe insieme, però abbiamo molto legato fin da subito"
"ah okk" tocca a ari adesso
"obbligo o verità... ehhh gemma?"
"verità"
"bo ma che minchia ne so puahshsha" "ti piace qualcuno?"
"madonna si anche troppo"
"posso confermare" dico, tenendo di conto che minimo una quindicina volte al mese mi chiama per parlare della stessa persona.
"obbligo o verità grè?"
col cazzo che scelgo obbligo, sarebbe troppo crudele da parte sua.
"verità ama"
"ci conosciamo da una vita ma non te l'ho mai chiesto, sei lella? no sai perché hai dei comportamenti che mi ci fanno pensare, ovviamente nulla di male eh però era solo per sapere" guardo ari e nascondo un minuscolo sorrisino
"sono bi, ma-" mi blocco, cazzo non dovevo dirlo
"ma?"
"no nulla"
"nono maaaa? dai voglio sapere"
"mi piace una ragazza"
"waaaaaa, che bello come si chiama?"
"no non te lo dico"
"dai"
"noooo"
"daiiii, continuerò a stressarti finché non me lo dici"
"che poi veramente stiamo insieme da un po' però non te lo dico chi è"
"e non mi hai detto nulla :("
"nemmeno alle altre hahahah"
"vabbè dai, chi eeeeeeeeeè?
"non te lo dicoooo" nel frattempo ari si è seduta accanto a me cercando di non ridere
"è Arianna palese, dai si vede" dice Andre notando appunto che si sedeva accanto a me. a quel punto mi scappa una risatina
"forse" "potrebbe" "vabene si è lei"

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