capitolo quattro

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pov's Greta

"oioi oggi usciamo?ho bisogno di distrarmi un po''
distrarsi da che?
"ma che hai?"
"nulla semmai te lo dico dopo se mi va"
"va bene, allora ci si vede verso le 3 ok?"
"perfetto"

prendo la felpa e esco di casa anche se so di essere in anticipo, allora cammino a caso cercando qualcosa da fare nell'attesa. squilla il telefono, è Arianna, rispondo immediatamente.

"ao usciamo prima che non so che fare?"
"ah ok io sono già a giro, vengo a sotto a casa tua, esci"
"va bene arrivo"

mi avvio sotto casa sua, non sembrava molto entusiasta della cosa, ma la lascio stare, in questi giorni ha qualcosa che non va e voglio sapere cosa è successo.

"oh sei arrivata finalmente"
"ehm senti ero da tutt'altra parte, un po' di tempo mi ci è voluto" dico scherzando
"dai vieni" come vieni non voleva andare a giro?
"ma non volevi uscire?"
"vieni un attimo qui dai"

mi avvicino e mi abbraccia forte, per un momento sto ferma perché non capisco, ma poi ricambio e la stringo forte anche io, avvicina la bocca al mio orecchio e sussurra
"ti voglio bene"

cos' ha? non la conosco bene ma per quel poco che conosco non penso che si comporti così con tutti.

"anche io ari"
si allontana e mi guarda negli occhi sorridendo.
"bene ora possiamo andare" sorrido.

prendiamo il motorino e mi porta al bar dell'altra volta. prendiamo stessa cosa dell'altro giorno e ci sediamo nello stesso posto, ormai sta diventando abitudine, nemmeno mi dispiace più di tanto sinceramente. stavolta però non accendo nessuna sigaretta, ne mi metto a ridere o a scherzare. semplicemente sto cercando di capire che ha.

"ei ma che hai?" non mi sta nemmeno ascoltando
"eh?"
"che hai?" richiedo
"ah, no nulla"
"non è vero" mi avvicino a lei, ma tiene lo sguardo fisso a terra.
"è che credo di essermi innamorata di una persona"
"posso chiederti chi è?"
"chiedimelo pure tanto non te lo dico" riesco a intravedere un sorrisino tra i capelli che le stanno coprendo il volto.
"va bene, ma posso farti un altra domanda?"
"vai dimmi"
"quale è il tuo orientamento sessuale?" boh sento un po' di imbarazzo nel chiederglielo ma infondo non sembra poi tanto etero.
"io sono lella però boh ceh non del tutto infondo nella vita si può provare di tutto, per ora però mi piace una ragazza, e invece tu?"
"credo che lo sia anche io sai"
"ah sì ti piace qualche ragazza?"
"beh in un certo senso si"

un po' imbarazzante come discorso tenendo di conto che sto palesemente parlando di lei cercando di non farglielo capire. c'è stato un momento di silenzio per poi essermi alzata per buttare la lattina vuota.

"andiamo?"
"perché di già?"
"così"
"no dai stiamo qui ora" insiste
"va bene"

mi risiedo e continuiamo a discutere dello stesso argomento di qualche minuto fa, ogni tanto si cambia discorso ma si ritorna sempre a quel punto. dopo un po' sembra iniziare a venirle a noia. si alza e si avvicina al motorino, mi fa cenno con la mano di andare, allora mi alzo anche io e vado da lei, salgo e mi stringo forte ai suoi fianchi chiudendo gli occhi, poi partiamo. il viaggio sta durando più del solito, perché?
apro per un attimo gli occhi e non riesco ad orientarmi, sta via la conosco ma di solito non ci si passa mai, perché sta facendo un giro più lungo? ci sono dei lavori per caso? avevo gli occhi chiusi da non valeee.
appena arriviamo scendo e le porgo il casco che mi aveva prestato ringraziandola.

"ma c'erano dei lavori che hai fatto un giro più lungo?" chiedo
"no"
"allora perché"
"mi andava"
"daii"
"eh vabene, perché mi piace quando mi stringi i fianchi così per tenerti"

sto zitta, mi avvicino e la abbraccio forte. riesco a sentire il suo profumo molto dolce e ogni minimo pensiero se ne va, in quel momento c'eravamo solo io e lei, basta, nessuno a rompere le palle, nessuno che ci guarda male, niente di niente, solo noi due, la cosa più bella che possa immaginare.
sembra non volermi lasciare più anche se dopo circa cinque minuti che stiamo nella stessa posizione, è costretta a lasciarmi perché devo tornare a casa.
ma prima di farlo mi sussurra di nuovo

"ti voglio bene"
"anche io tanto"

poi ci salutiamo e torno a casa.
parliamo tutta la sera

"domani come è l'orario?"
"aspe' scrivimi su WhatsApp che ti mando la foto, mi torna meglio" era palesemente una scusa per avere il mio numero, così mi inoltra il suo e io le scrivo subito.
"che bella l'immagine del profilo"
"ma grazie hahaha" era una mia foto, mi fa piacere il fatto che dovevamo parlare di scuola ma ci siamo ritrovate a parlare delle nostre foto profilo.
"notte ari, ti voglio bene<3"
"notte amo, a domani, anche io te ne voglio tanto tanto <3"

spengo il telefono e mi metto a dormire.
la mattina suona la sveglia, accendo il telefono e leggo la chat con Arianna

"buongiorno amo"
"buongiorno"
"come stai stamattina?" mi chiede, come se fossi io a stare male per qualcosa
"amo io bene, tu?"
"bene dai"
"vai perfetto, allora mi vado a preparare, ti aspetto alla fermata"

esco dalla chat e mi vado a vestire, poi esco di casa e mi avvio. è già là, wow strano.

"che ci fai già qui?" chiedo stranita, di solito è sempre in ritardo.
"ti ho preso una brioches la vuoi?"

perché è così gentile con me, io non le ho mai preso una brioches, non l'ho mai portata a giro in motorino, insomma da dove viene fuori sta gentilezza.

"e come mai?"
"così, la vuoi o no?"
"la mangio a merenda"

dico mentre gliela prendo dalla mano e la ringrazio. la giornata passa come le altre, ormai c'ho preso l'abitudine.

pov's Arianna

ieri sera sono stata benissimo, mi ha fatto strano dire la verità sul perché avevo fatto il giro più lungo ma non sapevo che altro dire. però è stato bello il momento il cui si è avvicinata senza dire nulla e mi ha abbracciata. i giorni passano e io mi innamoro sempre di più di lei. però l'Arianna innamorata è veramente bella, me lo dico anche da sola (modestamente). prendo la chitarra e il mio quadernino, cerco qualche ispirazione e butto giù due righe.
suono vecchie canzoni che ormai ho scritto da tempo e che sono già pubblicate un po' ovunque, ma neanche tanto famose. poi mi addormento, non era nemmeno tardi, erano solo le 21:30. sento suonare il telefono e mi tiro su di scatto, è Greta, rispondo dopo un paio di squilli.

"oo come va?"
"we bene tu?" quanto entusiasmo.
"bene dai, che fai?"
"nulla stavo suonando la chitarra e poi mi sono addormentata."
"mi fai sentire qualcosa dai, perfavore" mi immagino lei che fa la faccia dolce, è veramente bella, anche nell'immaginazione.
"un pezzetto piccolo eh"

prendo la chitarra in mano e suono la prima canzone che mi viene in mente: 01/12. tenendo un tono di invece basso cercando di farmi sentire poco.

"wow che bella ari, sei veramente bravissima. come si chiama sta canzone?" arrossisco e menomale che non può vederlo, sennò farei una figura di merda.
"non te lo dico sennò poi la cerchi"
"dai che male c'è?"
"eo, va bene, si chiama 01/12"
"aspetta che la sto cercando eh" cerca di nascondere una risatina ma la sento comunque.
"ahh trovata... ariete ti fai chiamare eh"
"eh sì"
"figo dai, dopo ascolto tutte le canzoni che hai già pubblicato, lo sai vero?"
"no dai, fanno schifo"
"ma sta zitta, se le hai messe su Spotify vuol dire che sono belle e che la gente le ascolta. poi lo faccio per sentire la tua voce anche quando non puoi fare chiamata"

arrossisco ancora e mi copro la faccia con un cuscino mentre sorrido, sono cotta.

"dai io vado a letto, notte grè" sto morendo di sonno e non ho nemmeno preparato la roba per domani.
"e io vado ad ascoltare le tue canzoni, notte cuore"

sbruffo e chiudo la chiamata, ma infondo infondo sorrido.
"notte amore mio"sussurro, anche se non mi può più sentire perché ormai ho staccato. mi manca già...

quel bar Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt