capitolo primo

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"buongiornoooo" sento urlare mia mamma dal piano di sotto.
"dai svegliati ho fatto le brioches"
mi fiondo al piano di sotto con una velocità assurda
"oh wow che velocità!"
"sai quanto mi piacciono le brioches mamma"
"siediti che te la porto con il cioccolato"
"grazie mamma"

nuovo giorno,nuovo inizio, tra un paio di giorni inizia la scuola. l'anno scorso non è andata proprio come speravo, insomma sono stata bocciata a causa delle assenze e delle ore di ritardo ma anche per i voti in pagella. diciamo che a me piace dormire e farmi gli affari miei, certo non studiare.

"mamma vado a vestirmi poi esco con Giorgia va bene?"

manca poco al primo giorno nella nuova scuola ma non mi interessa, non ho intenzione di mettermi a studiare e ripassare tutto da capo.

"certo tesoro appena esci dimmelo"
"si mamma"

ogni volta che esco sempre stessa storia, sempre mi dimentico di dirglielo e puntualmente mi chiama chiedendomi dove sono.
il pomeriggio passa piuttosto velocemente a dirla tutta, anche i giorni restanti di 'libertà' passarono veloce.

"Greta sveglia devi andare a scuola"
"no mamma, sta zitta non ho voglia" le grido dietro cercando di farmi sentire
"dai tirati su e vieni a fare colazione"
"arrivo"

già mi sono stancata di tutto e siamo solo al primo giorno.
scendo giù in cucina e vedo mia mamma alle prese con il fornello che non funziona.

"hai bisogno di una mano?"
"no no vai a tavola e fai colazione, mangia qualcosa che poi stai male sennò"
"sissignore"

mangio due biscotti velocemente e mi vado a vestire, solita maglia larga e cargo una felpa e via.

"mamma io vado"
"va bene buona giornata tesoro"

esco e vado alla fermata del pullman, tiro fuori le cuffiette dalla tasca dei pantaloni e le collego al telefono con il bluetooth, faccio partire la mia playlist e salgo sul pullman. come sempre in ultima fila vicino al finestrino. arrivo a scuola e attendo che suoni la campanella, nel mentre osservo un po' la struttura e le persone che avrò in classe, dai sembrano tutti abbastanza simpatici gli altri già si conoscevano più o meno tutti quindi si erano già formati i soliti gruppetti. suona la campanella e entriamo in classe. come sul pullman mi posiziono in ultima fila accanto alla finestra e per evitare persone sgradevoli di prima mattina metto lo zaino sul banco vuoto accanto al mio così che non ci si siede nessuno.

"ragazzi oggi abbiamo una nuova compagna, Greta ti va di presentarti?"

ci mancava solo questa, già sto con la mente altrove in più mi chiede anche di presentarmi davanti a tutta la classe praticamente appena sveglia. oioia.

"certo prof"
"vieni qui così ti vedono tutti per bene"

cammino per andare davanti alla cattedra, ma nel mentre vedo aprirsi la porta e entrare una ragazza, aveva un paio di pantaloni larghi e una felpa altrettanto larga un cappellino da pescatore e le cuffie nelle orecchie. com'è bella.

"buongiorno Arianna vai siediti laggiù c'è un posto accanto a Greta" sento la prof accanto a me pronunciare queste parole e capisco il nome della ragazza

torno indietro per tirare giù lo zaino che avevo messo sul banco proprio per evitare certe cose.
poi torno alla cattedra, mi sento gli occhi di tutti addosso, compresi quelli di Arianna, che mi mettono un po' in suggestione.

"dai su presentati che non abbiamo tutto il giorno"
"certo si... ehmm allora io mi chiamo Greta, ho 17 anni e l'anno scorso andavo al liceo classico ma sono stata bocciata quindi ho deciso di cambiare scuola e venire qui e niente spero di trovarmi bene in questa classe."
"grazie Greta puoi tornare a posto"

torno al mio posto e appena mi siedo la mia compagna di banco mi porge la mano per presentarsi.

"piacere io sono Arianna
"piacere Greta"
"come va?"
"bene, grazie, tu?"
"bene dai."
"anche tu bocciata?"
"eh sì "

inizia la lezione e non riusciamo più a parlare fino al cambio dell'ora. però devo ammettere che è davvero molto bella.

"ma tu conosci già qualcuno?" mi chiede incuriosita mentre io stavo per addormentarmi
"no tu?"
"no conosco solo una mia amica, si chiama Sara, ma è nell'altra sezione, peccato"
"ah ok"
"semmai a ricreazione te la faccio conoscere è davvero simpatica"

'e tu sei davvero bella' avrei voluto dirgli, ma mi sono trattenuta, sto esagerando forse? insomma l'ho conosciuta ora.

"va bene certo" mi limito a rispondere

abbiamo già instaurato un rapporto piuttosto buono e penso che possiamo considerarci già amiche. no?
ricomincia un altra ora. stavolta matematica, e io essendo stanca morta, approfittando del fatto che sono in ultima fila, appoggio la testa sul banco e mi addormento. mi risveglio solo al suono della campanella con Arianna che mi guarda con una faccia storta.

"dormito bene?" mi dice ridendo
"hahah sisi proprio comodi questi banchi"
"sai quante ora c'ho passato a dormirci sopra, troppe veramente tantissime, la maggior parte di note che ho preso l'altr'anno sono perché mi addormentavo in classe hahaha"
"bene allora ne prenderò un po' anche io" ammetto ridendo.

veniamo interrotte dal prof che entra sbattendo la porta, richiedendo il silenzio alla classe.

"ragazzi zitti tutti e prendete il libro a pagina 10 grazie"
"oddio questo già parte così" dico per battuta ad Arianna riferendomi al prof
"oddio si l'altr'anno voleva sospendere una ragazza perché non aveva fatto i compiti a causa del gesso che le prendeva tutto il braccio con cui scriveva compresa la mano"
"ma non è colpa sua se non può scrivere"
"ma esatto ceh non ha senso secondo me"
"e alla fine?"
"non l'hanno sospesa perché la preside non voleva, perché come diciamo noi non aveva senso"
"RAGAZZI HO DETTO SILENZIO E PRENDETE IL LIBRO"
"tu hai il libro?" chiedo sottovoce
"se è lo stesso dell'anno scorso si"
"posso leggere con te?"
"certo" risponde spostando il libro nel mezzo ai due banchi e avvicinandosi leggermente con la sedia alla mia.
"grazie"

iniziamo a leggere e sembra che l'ora non passi più. finalmente suona la campanella, è ricreazione e tutti si sono alzati e sono andati in corridoio.

"oi tu non mangi nulla?" chiede Arianna vedendomi ferma a fissare il vuoto
"no no non ho fame"
"ma dai sei magra magra"
lo so ma continuo a non capirlo...
"hai ragione ma oggi proprio non ho fame grazie" rispondo secca.
"va bene, ma allora la vuoi conoscere sara?"
"certo si andiamo"

mi alzo dal posto e subito mi prende per mano e mi porta nel corridoio. ancora mi devo focalizzare sul fatto mi ha preso la mano, sento gli anelli freddi a contrasto con la mia pelle calda. mi lascia e mi indica una classe.
"vedi lei è di quella classe lá, ma non credo che siano usciti in corridoio oggi"
"ah uffa volevo conoscerla, sai non conosco nessuno"
"come no?"
"no(?)"
"conosci me"
"ah certo si ma intende- vabbè lascia stare"

torniamo in classe e le altre tre ore passano tranquillamente.
usciamo da scuola finalmente e mi avvio alla fermata, vedo che Arianna mi segue.

"anche tu con il pullman?"
"eh sì anche tu?"
"si, dove devi andare te?"
"Anzio, anche tu?"
"oddio si" per una volta qualcuno che vive dove vivo io.
"oh davvero?"
"sii"
"che bello così magari qualche giorno possiamo uscire insieme se ti va?"
"certo"

non me lo sarei mai aspettata sinceramente.
scendiamo alla stessa fermata, ci salutiamo e ognuna va a casa sua.

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