capitolo sette

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"buongiorno cuore" dico appena apro gli occhi e la vedo già in piedi a preparare la valigia
"giorno"
"che hai?"
"sto nervosa"
"dai amo andrà tutto bene"
"lo spero"
"dai vieni qui" si siede accanto a me e la abbraccio
"ti voglio bene"
"anche io amo"
andiamo in cucina e facciamo colazione in mezzo a un silenzio enorme.
"amo, ma tu che farai oggi quando io partirò?"
"boh cercherò qualcosa per passare il tempo"
"uffa, non posso nemmeno chiamarti perché in aereo non va nulla"
"tranquilla, appena scendi chiamami però"
"certo"
mi vado a cambiare mentre lei finisce di sistemare la valigia, dopo ci diamo il cambio e lei entra in bagno mentre io rimango sul letto ad aspettare.
è ora di pranzo ormai, invitiamo a che marco e ale per tenerci compagnia. abbiamo ordinato la pizza io l'ho presa Margherita a metà con Arianna, non avevo fame. mangio solo due pezzi e ari insiste per farmi mangiare anche gli altri, ma non voglio. è arrivato il momento che aspettavo di meno di tutta la giornata. chiamiamo il taxi, siamo io ari e Marco che andrà con lei. mi siedo in mezzo ai due e stringo forte la mano della ragazza si fianco a me e la guardo con gli occhi lucidi.
"mi mancherai"
"dai infondo è solo un mesetto"
"non sarà al stessa cosa senza te"
"anche tu mi mancherai" quello che volevo sentirmi dire.
arriviamo e scendiamo in silenzio dall'auto.
"ari"
"dimmi"
"mi dai un abbraccio?"
"piccinaaa, certo"
si avvicina e la stringo forte.
"oo ma fai piano che mi fa anche male la schiena" dice ridendo.
"scusa ama"
"dai devi andare, ti voglio un mondo di bene"
"anche io, chiamami appena scendi eh"
stavo piangendo.
"certo picciii" anche lei piangeva. tutti piangevano come se fosse un addio per sempre.
torno a casa con pullman. mentre lei è in volo le mando tante foto e messaggi così appena scende li vede e starà meglio.
nel mentre chiedo a Giorgia, l'unica rimasta se vuole uscire.
"amo hai da fa oggi?"
"no perché?"
"usciamo se ti va"
"mh"
"che starebbe a significare?"
"e Arianna o insomma come si chiama, dove l'hai lasciata?"
"è partita"
"o poverina, sei rimasta senza amica"
"ma che ti prende?"
"bah non saprei, prima fai tanto la carina, me la fai conoscere e passi tutto il tempo con me, poi sparisci e mi cerchi quando lei se ne va"
"scusami"
"per me può anche finire qui, ho capito mi volevi solo usare, per cosa poi eh, per farti avere più follower su insta?"
"ma no dai ti prego"
"greta ho detto basta"
"dai Gio"
'Gio<3 ha bloccato il tuo contatto'
l'ultima cosa che volevo che succedesse, ci so rimasta di merda, non me lo aspettavo da lei. avrà trovato qualcuno di migliore di me, beh era palese non ci vuole molto. torno a casa e mi butto sul letto a piangere. e mo con chi le passo le mie giornate? troppe domande ma nessuna risposta. a casa non c'è nessuno, apro il cassetto e prendo un pacchetto di sigarette nuovo, apro e vado in balcone, inizio a fumare ininterrottamente, piangendo. me lo meritavo.
spengo la sigaretta anche se ne mancavano almeno altri cinque tiri. torno in camera sul letto, prendo una lametta e lo faccio, ci sono ricaduta, dopo tanto tempo, avevo smesso di torturarmi le braccia, ci è bastato così poco. sono io troppo fragile. / . sono io sbagliata. / . me lo merito. / . sempre più profondi, sempre più dolorosi. la smetto, non serve a niente, basta. sono incazzata con me stessa e non riesco a non pensare ad altro che ad Arianna. come sta? a che punto è? gli manco? a me si tantissimo. prendo il mio diario e provo a scrivere qualcosa.
"aia cazzo, bruciano"
metto una fascia e copro con la manica della felpa.
"cazzo ma domani è lunedì, devo studià"
prendo il libro e inizio a fare qualche esercizio, ma mi addormento con le braccia che mi coprono la faccia.
mi risveglio verso l'ora di cena, nel frattempo era tornata a casa mia mamma.
"ei tesoro come va?"
"bene" mento
"mi manca Arianna" una cosa giusta la dico.
"ti capisco amore ma tornerà presto"
"non mi ha ancora chiamata, e se fosse successo qualcosa?" mi sto preoccupando per niente forse.
"tranquilla avrà altro da fare, sicuramente ti chiamerà entro stasera, ora vieni a mangiare"
"ho già mangiato, non ho più fame grazie" mento ancora.
rimango in camera aspettando una chiamata da Arianna, ma dopo un paio di minuti non resisto, le scrivo.
"oi amo, sei scesa?" ✓✓
"amo?" ✓✓
"oi ariii" ✓✓
"Arianna mi fai preoccupare"✓✓
sono arrivati tutti ma non li legge, come mai? forse mi sto solo preoccupando troppo, dai infondo starà bene.
mi addormento di nuovo, dopo dieci minuti squilla il telefono.
'vita mia<3' rispondo subito
"ari"
"amo"
"mi stavo preoccupando"
"lo so ho visto, ma appena sono scesa c'era pieno di gente, non riuscivo a chiamarti, tutti che volevano foto e autografi, ora sono arrivata in hotel, ti ho chiamata subito, come promesso"
"ah ok, mi hai fatto preoccupare, la prossima volta dimmelo subito"
"va bene amo, come va?"
"benino, tu?" oggi sono in vena di mentire.
"bene amo, mi manchi" sorrido e sento scendere una lacrima sulla mia guancia.
"anche tu" dico, ma con voce soffocata.
"stai piangendo amore?" non rispondo.
"oi?"
"mh?"
"piangi?"ancora in testa 'amore', scende un altra lacrima, mentre sorrido.
"no no"
"amo lo sento eh"
"va bene si, sto piangendo"
" noo non fare così amo dopo piango anche io"
"wow fermi tutti Arianna del Giaccio che piange, un miracolo"
"dai che testa di cazzo" riesce a farmi sorridere ancora una volta poi la saluto e me ne torno a piangere. dopo poco mi metto a dormire con le cuffiette negli orecchi e la coperta che mi copre anche la faccia. la mattina dopo mi sveglio, non è come le altre volte, non ho la stessa voglia di andare a scuola delle altre mattine.
"ti ha chiamata alla fine Arianna?" sento mia Amma da giù.
"si si, ieri sera"
"vedi"
mi vesto e esco di casa senza fare colazione. arrivo alla fermata.
"buongiorno vitaaa" sorrido.
"giorno cuore"
"come va stamani?"
"bene tu?"
"bene dai"
"come mai già sveglia?"
"volevo darti il buongiorno"
"picciii, grazie"
"amo devo andare, mi chiamano"
"ciao cuore"
"ciao amore" ma basta chiamarmi 'amore'.
salgo sul pullman e metto le cuffie. accendo la playlist che avevamo fatto insieme, al quale ho aggiunto un po' di canzoni sue per sentire la sua voce quando non è con me.
scendo e arrivo a scuola, noiosa, mi addormento sul banco, come sempre mi risveglio con il suono della campanella, ma stavolta non c'è Arianna che mi guarda male. mi manca...

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