𝙐𝙣𝙖 𝙢𝙖𝙩𝙩𝙞𝙣𝙖 (𝙢𝙤𝙡𝙩𝙤) 𝙢𝙤𝙫𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙩𝙖 #7

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Ieri ho fatto molto tardi e ovviamente questa mattina non ho sentito la sveglia. Oggi resterò a casa e Sara è venuta a trovarmi di buon mattino. Ha avuto un pensiero molto gentile portandomi la colazione .

Mio padre è già uscito per recarsi a lavoro : doveva incontrarsi con una società imprenditoriale per dei progetti di cui mi aveva già accennato.

-"Il professor Johnson quando ti farà incontrare i dirigenti dell'università ?"- mi chiede Sara sorseggiando il suo tè. Alzo le spalle facendo una smorfia.

-" Non lo so Sara , ma credo a breve. Il professore mi ha detto prima del diploma e comunque dovrò fare un esame di ammissione." - Prendo un plum-cake che ha preparato lei con le sue mani e resto ad osservare per un attimo il suo pancione che sembra scoppiare.

-"Quanto manca ancora per vedere il mio nipotino?"

-"Secondo i calcoli del mio ginecologo, dovrebbe nascere in questi giorni."- La guardo felice. Iniziamo a ridere fantasticando sul suo aspetto e a chi somiglierà .

-"Io scommetto che somiglierà a Sam "- le dico versandomi il caffè.

-"Che bella amica che sei! "- lei ride spingendomi scherzosamente.
Sono veramente felice per loro, Sam è un'ottima persona, un ragazzo sincero e leale. Loro sono fatti l'uno per l'altra, hanno superato tanti di quegli ostacoli e ora si godono un po' di serenità.

-"A proposito, come va con Steve? Vi siete divertiti ieri alla festa?"-

-"Diciamo che è stata abbastanza movimentata" - Sara mi fissa per un attimo e poi mi prende la mano.

-"Cosa c'è che non va? " - È incredibile, a lei non posso nascondere nulla.

-" Non lo so Sara, a me piace molto credimi, sto bene con lui e mi rende felice..."- confesso diventando seria all'improvviso.

-"Ma?"-

-"Sto cercando di capire cosa voglio veramente." - Sara mi accarezza il viso con affetto.

-"Tesoro, hai diciotto anni, è del tutto normale che non sai cosa vuoi veramente."- Stranamente ripenso a David e a come è finita la serata. Sara si accorge della mia momentanea assenza.

-"Cosa c'è? Vuota il sacco!"- Rido nascondendo un leggero imbarazzo. Inizio a raccontarle tutto il riassunto della serata, e quando arrivo al punto in cui David è venuto a cercarmi, lei spalanca gli occhi .

-" È venuto veramente a cercarti?"-

-"Proprio così." -

-"Ma come hai fatto ad andare con quelle stupide stronze?" -

-"Non lo so , mi sono sentita sola e Steve stava parlando con Margaret . È stato assurdo, chissà perché lo ha fatto."-

-"Io credo che lui conosce bene quel quartiere, ha pensato che tu fossi in pericolo." - Poso la tazza del caffè sul tavolino, sospiro e Sara inizia a guardarmi in modo strano.

-"Cosa c'è?" -

-"È buffo, vi odiavate a morte voi due da piccoli, eravate veramente tremendi. A ogni scherzo di David tu ceravi sempre di vendicarti, senza successo."- Le faccio una smorfia e rido ripensando a quei momenti. È passato così tanto tempo; eravamo dei bambini pestiferi, poi lui è andato in riformatorio e infine in quella specie di istituto, ed è rimasto lo stesso ribelle di allora sotto un certo aspetto. Steve è il suo contrario, sempre composto e ordinato, ma anche dolce e romantico. Sono molto diversi, eppure, non sembrano provare l'amore fraterno che si prova per i propri fratelli. Ma è anche vero che Steve non ha mai provato a mettersi nei panni di David che dopotutto ha soltanto vent'anni. Dopo questa mia breve riflessione con me stessa, mi accorgo che Sara inizia guardare l'orologio e salta dalla sedia.

ᴀʟʟ ᴀʙᴏᴜᴛ ʏᴏᴜDove le storie prendono vita. Scoprilo ora