𝐁𝐮𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐚𝐧𝐧𝐨, 𝐇𝐚𝐧𝐧𝐚𝐡 𝐄𝐯𝐚𝐧𝐬! #2

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Le prime luci dell'alba iniziano ad infilarsi dalla finestra della mia camera, creando l'ombra a strisce delle tapparelle sul mio corpo avvolto dal trapuntino a fiori. Il preferito di mia madre. Apro leggermente gli occhi, ma ho un'insolita voglia di restare a letto . Sento qualcosa di piccolo e umido leccare il mio dito:  Andromeda è sul letto e inizia miagolare; lei è un'altra stupenda sorpresa di mio padre, e sono ormai cinque mesi che fa parte della mia vita. Prendo il piccolo scricciolo teneramente tra le mani.

-"Sì Andromeda, sono sveglia". - Mi sento ancora assonnata e lei mi guarda con i suoi occhietti vispi.

-"Scendiamo a fare colazione?" - Andromeda mi risponde a suon di miagolii. Guardo la sveglia e sono già le otto passate, mi chiedo come mai mio padre non è venuto a svegliarmi .

Comunque la giornata promette bene: Steve torna nel pomeriggio, e io ho tutto il tempo di prepararmi per il suo arrivo. Sua madre ha preparato una festa per il suo ritorno, e chissà com'è stato interessante per lui passare questi ultimi anni in Florida a specializzarsi nel suo lavoro. Ha conseguito il diploma e poi la laurea in economia e commercio, ormai è diventato un professionista, la punta di diamante nell'azienda di suo padre: la McLay En Group, e certamente si può dire che ha acquisito un discreto successo. Io nel mio piccolo non mi sento da meno: sto frequentando l'ultimo anno di liceo, ho le idee molto chiare e voglio seguire il mio sogno; l'astronomia per me è diventata più che una semplice passione. Mio padre da piccola mi portò all'osservatorio astronomico, e da lì ho capito quale sarebbe stato il mio destino.

Mi getto sul letto fissando la porta come se da un minuto all'altro mio padre sbucasse fuori per dirmi che è tardi, ma fortunatamente oggi non c'è scuola. Vorrei approfittare anche per studiare un po', ma l'eccitazione per l'arrivo di Steve è tanta, e già so che non riuscirei a concentrarmi sullo studio come dovrei. Penso alle bellissime e-mail e ai messaggi che ci siamo scritti nelle ultime estati; ho salvato tutto nel mio portatile, e non mi sembra ancora vero che oggi ci rivedremo dopo tanto tempo.  

-"Hannah sei sveglia? "- Questi dolci pensieri vengono interrotti dalla voce di mio padre che mi chiama dalla cucina; prendo la mia piccola gattina tra le braccia e scendo al piano inferiore. Ho dimenticato tra l'altro, che oggi è il mio compleanno. Trovo mio padre in piedi accanto al lavandino con un buffo cappellino e una mini torta alla crema con sopra una candelina.

-"Tanti auguri a te..." - Inizia a cantare in modo tremendo, ma sorrido e lo abbraccio scuotendo la testa .

-"Ehm.. non devo cantartela tutta, vero?" - 

"Non ce n'è bisogno...va bene così. -"Rido, mentre lui mi guarda sollevato .

-"Sai, Sara mi ha riferito che oltre a festeggiare il ritorno di Steve, la signora McLay ha dato disposizioni anche per i festeggiamenti del tuo compleanno."- Mi blocco di colpo guardandolo con gioia . 

-"Cosa?"-

- "So che Steve ti sta tanto a cuore, ma lui ormai è un uomo e tu hai soltanto diciotto anni, sei una bambina anche se matura per la tua età" -

-"Non preoccuparti papà, Steve per adesso è un ottimo amico."- Lui scuote la testa, ma si legge chiaramente nei miei occhi l'euforia dei miei diciotto anni . Vado di corsa a prepararmi e corro da Sara, una delle mie più care amiche. In realtà non ne ho per niente: non ho avuto il tempo di inserirmi come si deve in questi anni di scuola, sempre presa dallo studio, ma a Sara devo molto, mi è sempre stata accanto anche nei momenti peggiori. Lavora come collaboratrice domestica alla villa dei McLay da quando avevo sei anni e convive con Sam; è come un fratello più grande per me, e con Sara un partner eccezionale. 
I McLay dopo aver saputo della sua gravidanza volevano sostituirla momentaneamente, almeno fino a dopo il parto, ma Sara è testarda e determinata come me, e non ne ha voluto sapere.  Continua il suo lavoro con umiltà e una costanza da fare invidia, anche se qualche volta ha dovuto assentarsi per ovvi motivi; i controlli degli ultimi mesi sono diventati più frequenti e io l'accompagno ogni volta che posso. Sono veramente felice di diventare una specie di zia acquisita, voglio starle accanto più tempo possibile ed aiutarla .

Mi precipito senza preavviso nella grande cucina della villa; Sara è impegnata nei preparativi della festa e con lei c'è Bessi, la sua aiutante e eventuale sostituta. Getto le braccia intorno al suo collo: non riesco a controllare la mia euforia in questo giorno così speciale.

 -" Buongiorno Sara, come sta il mio piccino oggi?"-

-"Buongiorno tesoro, oggi stranamente è molto tranquillo."-  Le sorrido per poi rannicchiarmi e accarezzare il pancione .

 -"Ciao piccolo mio."- Sara mi guarda un po' stranita, come se stesse cercando di ricordarsi qualcosa .

-"Oh santo cielo! Quasi dimenticavo, buon compleanno Hannah!" - esclama a un tratto. Mi abbraccia e io rido mentre cerca il modo di allungare le braccia con il suo ingombrante pancione.

-"Non vorrai cantarmela anche tu spero"- lei mi fa una smorfia .

-"Tuo padre ti ha dato la bella notizia ?"- chiede riferendosi ai preparativi per il mio compleanno. Io annuisco .

 -"Steve non è ancora arrivato ? "- Alla mia domanda lei scuote la testa.

 -"Mi sembrava strano che non me l'avessi ancora chiesto. È tutto pronto, dovrebbe arrivare da un momento all'altro."- Mentre scherziamo tra di noi, la signora McLay entra in cucina con il suo sorriso smagliante e il suo outfit sempre elegante; una camicia blu, pantaloni sobri e tacchi di gran classe. È appena tornata dal suo coiffeur, bella e disponibile, si è preparata di tutto punto per l'arrivo del suo amato Steve .

-"Ciao Hannah, buon compleanno. Spero avrai gradito la sorpresa che abbiamo preparato per te."- Le sorrido ringraziandola per il suo pensiero.

-"Sono molto felice per questa sorpresa, la ringrazio di cuore."- Lei poggia una mano sulla mia spalla, notando che non sono ancora pronta. 

-"Ma devi andare a prepararti, Steve sarà qui a momenti."- Mi dice assumendo un'espressione materna. 

Annuisco felice, e dopo aver fatto un occhiolino a Sara esco dirigendomi di corsa verso casa. È tutto cosi perfetto: io e Steve festeggeremo insieme, e questo per me sarà il compleanno più bello di sempre.

Verso le otto sono già pronta, e mio padre mi sta aspettando impaziente. Ho sistemato i miei capelli corti; un make-up leggero, e un vestito elegante lungo e nero . Se i McLay non avessero organizzato questa festa anche per me, mio padre mi aveva promesso che avremmo festeggiato il mio compleanno noi due da soli, ma come potevo deludere Steve e la mia voglia di rivederlo?. Non avendo amici, e contando soltanto Sara, penso al mio scarso impegno nel farmi nuove amicizie. Le ragazze della mia scuola come in qualsiasi altra High school e i loro argomenti frivoli concentrati soltanto sui ragazzi, per loro sono troppo seriosa e secchiona, ma questo non mi ha mai creato dei problemi, anzi, mi danno modo di passare più tempo sullo studio e sui miei argomenti preferiti . Mi capita spesso e volentieri di sentirle, mentre parlano di qualche pettegolezzo stupido, anche se a volte mi rendo conto di esagerare, e che forse dovrei prendere le cose con po' più di leggerezza . Dopotutto ho diciotto anni, e non vorrei somigliare a una vecchia zitella inacidita .

Mio padre mi sta ancora aspettando in giardino e lo raggiungo quasi di corsa, dimenticando di avere i tacchi ai piedi .

-"Hannah questo vestito è ..." - Inizia con il suo borbottio, ma io lo fermo subito .

-"Perfetto papà. "- Lui non aggiunge altro, se non una smorfia di disapprovazione .

ᴀʟʟ ᴀʙᴏᴜᴛ ʏᴏᴜWhere stories live. Discover now