Capitolo 16

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Edward bevve con calma un sorso della birra che aveva richiesto a quella locanda. Erano due settimane che era in viaggio per i vari villaggi seguendo le tracce della cugina. Era in quel villaggio, avvertiva la sua presenza ma non voleva mettersi a controllare tutte le abitazioni quindi aveva intenzione di fare qualche domanda innocente al proprietario della taverna.

-avete visto qualche volto nuovo in queste ultime settimane?- chiese con aria innocente Edward e vide chiaramente l'uomo guardarlo come se fosse un fantasma: già solo così gli aveva risposto affermativamente.

-nessuno- rispose invece l'uomo mentre Edward alzava un sopracciglio. Perché non volevano dirgli la verità? Ogni volta la stessa identica storia: faceva domande e non gli rispondevano mai seriamente. A volte voleva davvero dire ai quattro venti di essere il figlio del principe ma si tratteneva perché non doveva rivelare la sua presenza li.

-ne siete sicuri?- chiese ancora Edward facendo in modo di far vedere solo a lui i soldi sul bancone. Doveva sapere dove trovare la cugina, a qualunque costo. Il locandiere lo guardò con sorpresa, non si era aspettato una cosa da parte sua probabilmente perché ai suoi occhi era troppo giovane, e fece per aprire la bocca e parlare ma si bloccò di colpo quando incrociò lo sguardo con qualcuno alle spalle di Ed. Ed lo guardò confuso e si girò per capire chi fosse stato a mandare a monte i suoi piani ma nessuno degli altri presenti lo stava guardando. "sa il fatto suo" pensò il castano rigirandosi verso il locandiere pronto a dirgli che avrebbe offerto molto di più per anche una semplice indicazione.

-voi che ci fate qui? Questo non è il territorio di William- disse il locandiere e Edward si girò nuovamente solo per scorgere quelli che erano i soldati di William. Erano cinque in tutto.

-è questa l'accoglienza che ci date?- chiese uno di loro ringhiando -stiamo cercando una persona, il re ci manda per dire a chiunque ce la consegni che avrà una lauta ricompensa- Ed lo guardò con disprezzo. Era stato proprio William allora a far rapire la cugina.

-qui non c'è nessuno siete pregati di andarvene e non si usa la magia nella mia taverna- ringhiò in risposta l'uomo quando uno dei soldati fece per usare la magia.

-me ne frego, dateci la ragazza!- ma l'uomo non riuscì mai ad usare la magia visto che la sua testa mozzata cadde a terra seguita a sua volta dal suo corpo mentre Ed puliva la spada alla manica della casacca che indossava.

-come ti permetti ragazzino- urlò un altro dei soldati prendendo per il bavero della casacca facendolo voltare verso di se ma Edward rimase impassibile con i suoi occhi verde smeraldo piantati sul volto dell'altro.

-niente magia. Il locandiere è stato chiaro- disse poi con altrettanta calma. Il soldato invece perse la pazienza e lo trascinò fuori dalla locanda.

-ora pagherai la tua insolenza bamboccio- lo attaccò usando la sua magia ma Ed rivolse la sua spada verso l'uomo facendoci rimbalzare sopra il colpo magico che finì per uccidere un altro dei suoi soldati. Erano rimasti tre contro uno e tutto intorno a loro si iniziava ad accalcare la gente preoccupata. Ed riuscì a distinguere anche il locandiere che era uscito dalla sua taverna con una faccia per niente contenta: non gli era piaciuto il corpo morto che Ed gli aveva lasciato. Edward al momento però non aveva il tempo di scusarsi e attaccò a suon di spada i tre soldati rimasti schivando alla perfezione i loro colpi magici senza però usare la sua di magia. Sotto lo sguardo sbigottito delle persone che si erano messe tutte intorno a loro Edward fece fuori anche gli ultimi tre soldati, era ricoperto di sangue dalla testa ai piedi visto che non aveva usato nemmeno per un attimo la sua magia e solo la sua lama ma gli andava bene così. Adesso però dovevano dirgli dove diavolo era Maya.

-chi siete?- Edward alzò lo sguardo sul proprietario della taverna che lo stava guardando come se fosse pericoloso e Edward un po' fu felice della cosa, adesso forse gli avrebbero detto dove cavolo era Maya.

-io...-

-ED- un urlò lo fece voltare di scatto e i suoi occhi verdi si sgranarono di colpo quando riconobbero la cugina che lo stava guardando tra il sorpreso e il contento. Non ci pensò due volte e le andò incontro rinfoderando la sua spada mentre Maya correva nella sua direzione. Si incontrarono a metà strada e la mora incurante di tutto il sangue che lo ricopriva lo abbracciò di slancio tremando -mi hai trovata- sussurrò lei e Edward la strinse ancora di più.

-ti troverò sempre- le confermò mettendole una mano sui riccissimi capelli prima di lasciarle anche un bacio sulla testa felice di averla ritrovata sana e salva e anche contento di aver scoperto chi l'avesse realmente rapita -stai bene?- le chiese poi scrutandola per bene anche se la ragazza sembrava essere in ottima forma.

-si- rispose Maya mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e cercando di togliere un po' di sangue dal viso del cugino.

-quindi vi conoscete- lo sguardo dei due andò verso Hamis che li aveva raggiunti dopo aver fatto andare via tutta la gente li presente, non c'era più niente da guardare li. Nella locanda aveva sentito quel castano chiedere di una ragazza e si era preoccupato per l'incolumità di Maya per questo aveva fatto capire a Gordon di non rispondergli ma Maya non era stata realmente in pericolo, se non per una manciata di secondi quando erano arrivati quei soldati.

-si Hamis- confermò Maya sorridendo al moro che stava scrutando attentamente il castano che stava facendo lo stesso a sua volta. Quel ragazzo sembrava un Luan molto più giovane anche se gli occhi non erano per niente azzurri, ma forse si era solo sbagliato.

Tutto e NienteWhere stories live. Discover now