Capitolo 17

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Sophie era rimasta sconvolta solo per un attimo quando aveva visto tornare Hamis e Maya a casa e non perché il ragazzo che era con loro era ricoperto dalla testa ai piedi di sangue ma perché assomigliava in modo impressionante al principe Luan.

-che è successo?-

-dei soldati di William- rispose per loro Hamis che si sentiva a disagio ad avere un ragazzo alto quanto lui al suo fianco e che assomigliava terribilmente a Luan.

-e cosa volevano?- chiese ancora Sophie facendo cenno al castano di sedersi.

-me probabilmente- le rispose Maya sospirando -lui è mio cugino Edward- presentò poi a tutta la famiglia mentre il ragazzo si guardava intorno chiedendosi dove diavolo fosse finito -Ed loro sono le persone che mi hanno salvato la vita. Hamis mi ha tolto dalle grinfie dei soldati mentre Sophie e tutta la sua famiglia mi hanno nascosta qui-

-grazie per aver salvato mia cugina- disse allora il castano incurante che i suoi capelli si erano leggermente appiccicati al collo nel lato destro per via del sangue che ancora lo ricopriva per poi guardare la cugina con la quale aveva scambiato solo pochissime parole e non tutte quelle che voleva. -ti hanno presa i soldati?-

-si- rispose lei sospirando -ti hanno mandato i miei?-

-no, in parte. Diciamo che mi sono imposto- spiegò con calma lui mentre Maya sorrideva immaginandosi la faccia dei genitori e dello zio al sentire che Ed volesse andarla a cercare, ma ci era riuscito.

-almeno i tuoi sanno che sei qui?- chiese preoccupata Sophie avendo seguito i loro discorsi come il resto della famiglia ovviamente e cercando anche di togliersi dalla testa il volto del suo principe.

-si. Non sono partito senza avvertire, sarebbero andati tutti in tilt. Già con la scomparsa di Maya abbiamo avuto problemi- e Edward non aggiunse altro perché non aveva nessuna intenzione di rivelare di essere un principe visto che sembrava che nemmeno Maya l'avesse fatto. Meglio non far intuire molto alle persone di quel villaggio, e di quelli limitrofi, che ben due principi erano dalle loro parti. Non volevano far capire che i soldati di un altro re erano riusciti in qualche modo a rapire la loro principessa.

-meglio così, ora di grazia qualcuno di voi può portare il ragazzo a lavarsi? Non gli fa per niente bene essere completamente ricoperto dal sangue- borbottò Sophie e immediatamente Teodor si alzò per fare cenno a Edward di seguirlo e Maya seguì i due a sua volta visto che voleva rimanere un po' da sola con Ed. Andata via l'attrattiva del momento tutti tornarono alle loro faccende a parte Hamis che si avvicinò a Sophie per poterle parlare con calma.

-che hai?- gli chiese proprio la donna.

-è una mia impressione o il castano sembra un piccolo Luan?- sussurrò Hamis, le aveva fatto quella domanda perché si era accorto di come lo aveva guardato appena entrato.

-inizialmente l'ho pensato anch'io devo ammetterlo ma solo perché ha dei capelli lunghi e castani non possiamo paragonarlo a lui. Potrebbero esserci tantissimi ragazzi con un aspetto simile- gli disse con calma la donna tornando a cucinare

-lo so ma...non so, per un momento ho pensato che potessimo in qualche modo avere Luan al nostro fianco ma mi sono sbagliato ovviamente-

-Hamis te lo ripeto: va da Luan. Sono anni ormai che non vi vedete e ti ho lasciato stare perché ho capito che avevi bisogno di tempo per pensarci ma adesso sono passati quasi vent'anni e credo che il tuo cuore abbia bisogno di rivedere Luan e soprattutto chiarirti con lui- continuò Sophie convintissima delle sue parole. Era stanca di vedere il moro che aveva cresciuto quasi come un quarto figlio distrutto da quello che aveva fatto e di aver perso quello che Sophie era certa poter definire l'amore della sua vita. Quei due erano letteralmente fatti per stare insieme visto che Sophie li aveva visti gli sguardi che si lanciavano quei due. Li rivoleva insieme e anche al più presto possibile solo che lei era diventata troppo vecchia anche solo per poter affrontare un viaggio fino alla capitale per parlare con Luan e quindi doveva sperare di riuscire a convincere Hamis ad andare a parlare con il castano.

-non posso andare da lui- Hamis scosse la testa -ho perso il diritto di parlargli e adesso è il re- il moro abbassò la voce perché non voleva farsi sentire da nessuno se non da Sophie che era sempre rimasta la sola e unica a conoscenza di quello che era successo tra lui e Luan insieme anche ad Albert ovviamente.

-non credo che tu abbia perso il diritto di parlargli...-

-si invece, gli ho spezzato il cuore-

-e fatti perdonare. Vai da lui e digli ciò che pensi sinceramente, con il cuore in mano. Sono più che certa che ti ascolterà e forse potrete anche riuscire e chiarirvi- Hamis voleva protestare nuovamente, dirle che non aveva nessuna intenzione di farlo ma si bloccò di colpo notando l'ingresso di Maya e Teodor nella cucina.

-dov'è tuo cugino?- chiese curioso Hamis che non vedeva il castano.

-lo abbiamo lasciato da solo a cambiarsi- rispose Maya che a sua volta si era cambiata visto che quando era andata ad abbracciare il cugino non si era minimamente curata del sangue che aveva ricoperto il castano e di conseguenza lei. -devo parlargli ma comunque credo che si riposa un paio di giorni e poi insieme torniamo a casa- avvisò -avete fatto tantissimo per me in queste settimane e davvero voglio ringraziarvi a modo-

-non ti preoccupare cara, chiunque sia in pericolo è il benvenuto qui- la bloccò Sophie.

-lo so ma davvero permettetemi di ripagarvi-

-Maya non insistere, non accettiamo niente- Sophie minacciò la ragazza con tanto di mestolo e lei decise di non dire altro ma ne avrebbe parlato con i suoi genitori una volta tornata a casa e si sarebbe fatta aiutare da loro per ripagarli, doveva ripagarli. -e potete prendervi tutto il tempo del mondo, non dovete per forza andarvene immediatamente-


Tutto e NienteUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum