33. Sabato

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Alex's pov

Mi sveglio a causa di una sveglia che suona, sento qualcuno accanto a me sbuffare, lo ignoro e mi metto comoda, sento qualcosa di duro non sono sopra un cuscino, ma dove sono, apro gli occhi, questa non è la mia stanza mi alzo leggermente, e mi metto seduta di scatto capendo dove mi trovo, che cosa ci faccio nella stanza di Luke e soprattutto perché stavo dormendo sul suo petto
<<stai bene?>>chiede lui guardandomi
<<non so come ci sono arrivata qui>>dico mettendo una mano sul viso
<<eri ubriaca, siamo venuti qui a casa mia, ti sei cambiata e ci siamo addormentati>>dice lui
<<non mi ricordo niente>>dico

<<non preoccuparti, su dobbiamo uscire prima che tornano gli altri, mi ha scritto mia mamma dicendo che sono andati a fare colazione, ma se non ci muoviamo ci troveranno qui>>dice lui
<<come faccio, ho solo un vestitino e una maglia che non è nemmeno mia>>dico guardandolo, lui si alza e va verso il suo armadio, prende un paio di pantaloni della tuta e una felpa nera e me la lancia
<<metti questi>>dice lui

Prendo i vestiti e vado verso il bagno, mi cambio velocemente e sistemo i miei capelli in una coda alta, ritorno in stanza e trovo Luke con una felpa rossa e i pantaloni di prima
<<su andiamo, vuoi andare a casa o vuoi andare a fare un giro?>>chiede lui
<<no, voglio andare a casa>>dico semplicemente, lui annuisce e scendiamo al piano di sotto, usciamo di casa e saliamo in auto

Arriviamo dopo poco davanti casa mia
<<grazie per il passaggio e grazie di non avermi portato a casa ubriaca>>dico guardandolo
<<quando vuoi, siamo amici no?>>chiede lui e io annuisco
<<ci vediamo lunedì>>dico
<<a lunedì>>dice lui, sorrido ed esco dall'auto per poi entrare in casa, sembra non ci sia nessuno quindi salgo al piano di sopra e mi butto sul letto, un profumo mi pervade, avvicino la felpa al naso, sa di Luke

***************

<<come è andata la serata di ieri? Sei tornata tardi?>>chiede mia mamma, siamo tutti a tavola, è ora di pranzo e di solito il sabato e la domenica siamo tutti insieme
<<si tutto bene, no non era tardi>>dico semplicemente
<<questa sera siamo a cena dai Miller>>dice mio padre, io annuisco poco interessata, non so bene chi siano ma vabbè, non è la prima volta che andiamo a cena da qualche parte

Finisco di pranzare e aiuto mia mamma a fare la cucina per poi salire al piano di sopra, ho ancora la maglia di Luke addosso e non ho voglia di levarla, ma devo farlo perché mi devo preparare per la cena, entro nella doccia e faccio scorrere l'acqua calda sul mio corpo, non capisco perché continuo a pensarlo, devo smetterla, siamo solo amici, speriamo che c'è qualcuno in questa cena della mia età così posso levarmi Luke dalla testa

Esco dalla doccia e apro il mio armadio, prendo un pantalone nero e una camicia bianca, lego i miei capelli rossi nella solita coda e prendo un paio di stivaletti, andrà bene così, scendo al piano di sotto e vedo mio padre e mia mamma
<<ok sei pronta?>>chiede mia mamma
<<Ethan e Aiden?>>chiedo
<<non stanno venendo, avevano già altri piani>>dice lei, annuisco e saliamo in auto

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Mio padre parcheggia e io dico a me stessa di quanto sia stupida, Miller è il patrigno di Luke, sono una stupida, come ho fatto a non pensarci
<<su andiamo>>dice mia mamma, io annuisco e andiamo verso casa Miller
<<buonasera, entrate entrate>dice Lucille
<<come state?>>chiede Lucille mentre entriamo in salotto
<<si tutto bene, che bella casa>>dice mia mamma
<<grazie>>dice lei sorridendo
<<stai molto bene così Alex>>dice Lucille e io sorrido

<<Luke e Grace?>>chiedo
<<Luke al piano di sopra, Grace a casa di mia cognata, ha una bambina della stessa età>>dice lei
<<vado da Luke>>dico, mi alzo e salgo al piano di sopra, vedo lo porta socchiusa, mi avvicino e lo vedo lì che dorme, è così bello quando dorme, entro e mi avvicino a lui, non so perché ma mi sdraio accanto a lui e mi avvicino al suo petto

<<che cosa ci fai qui?>>sento dire con voce roca
<<non volevo svegliarti>>dico io piano, lui si avvicina al mio viso e sfiora i nostri nasi
<<hey che fai?>>dico ridendo
<<niente shh, dormiamo insieme>>dice lui
<<ci sono i nostri genitori al piano di sotto>>dico
<<sei tu che sei finita nel mio letto>>dice lui guardandomi
<<dai andiamo dagli altri>>dico, lui alza gli occhi al cielo e si alza

Under the same roof Where stories live. Discover now