Under the same roof

10. Una babysitter per Grace

Alex's pov

<<quindi quando cominci a lavorare?>>mi chiede Alice, gli ho raccontato che inizierò a fare la babysitter, alla fine Lucille mi ha scritto il giorno dopo e ci siamo messe d'accordo e più tardi andrò con lei nella scuola elementare di Grace per parlare con i maestri in modo che sappiano che alle volte vedranno me
<<non so penso la prossima settimana, perché ha un figlio maggiore e mi ha detto che tra poco gli iniziano gli allenamenti>>dico
<<che tipo di allenamenti?>>chiede Ella, scrollo le spalle
<<penso che sia in una squadra della sua scuola>>dico

<<è carino?>>chiede lei guardandomi furba
<<non lo so, mica ho chiesto>>dico guardandola annoiata
<<potevi chiedere, magari viene nella nostra scuola e non lo sai>>dice Alice
<<no grazie meglio di no, tanto non lo incontrerò, andrò a prendere la bambina starò con lei qualche ora e appena viene uno dei genitori me ne torno a casa mia>>dico
<<uffa sei noiosa>>dicono entrambe e io scrollo le spalle, non capisco perché mi vogliono trovare un fidanzato

<<perché mi volete trovare un fidanzato?>>chiedo
<<non ti vogliamo trovare un fidanzato, vogliamo solo vederti innamorata>>dice Alice ridendo
<<lo sono stata una volta e avete visto come è andato a finire>>dico
<<avevate solo 16 anni, 14 quando vi siete fidanzati non significa niente>>dice Ella
<<io ho finito, non mi importa>>dico
<<su Alex non fare così, hai sempre sognato avere una famiglia>>dice Alice
<<avevo solo 16 anni ho cambiato idea, io ho finito ci vediamo in classe>>dico e mi alzo, mentre mi allontano finisco sopra qualcuno

<<sai rossa non devi venirmi addosso se vuoi qualcosa da me, basta chiedere>>sento dire, ah perfetto, solo lui ci voleva
<<puoi andare da Lulù per soddisfarti>>dico alzandomi di scatto da lui
<<non sono mai stata con una rossa naturale>>dice lui con un sorriso malizioso
<<Luke smettila, non sono una delle due bamboline>dico e mi allontano, perché questo ragazzo deve essere così, eppure è carino ma lui deve fare sempre quello da una botta e via

Quindi stai dicendo che Luke è carino
Oh andiamo va via dalla mia testa, ho cose più importanti da fare che andare dietro a uno stupido come fanno tutte le altre

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<<Eccoti Alex, come stai?>>chiede Lucille, sono arrivata davanti la scuola elementare di Grace, per mia fortuna è a cinque minuti dalla mia scuola visto che io esco alle 14:00 e lei alle 14:15
<<tutto bene tu?>>chiedo
<<tutto bene, dovrebbe uscire tra poco, di solito è una delle prime classi che esce, comunque se dovessi arrivare tardi la maestra lo sa e aspetta, mio figlio di solito arriva un po' più tardi>>dice lei e io annuisco, dopo poco ecco che vedo una bimba bionda correre verso Lucille e si abbracciano
<<Ciao Alex>>dice la piccola e mi abbraccia
<<ciao come stai?>>chiedo
<<bene>>dice lei contenta, Lucille si avvicina alla maestra e iniziano a parlare

<<okay Alex dobbiamo entrare un secondo per andare in ufficio per firmare una delega>>dico e io annuisco, così entriamo a scuola per sistemare tutto in modo che possa venire a prendere Grace senza problemi

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Luke's pov

<<ho una babysitter...papà sai che ho una babysitter adesso>>dice Grace è appena entrata in casa, io sono in cucina e sto preparando un panino
<<si tesoro lo so>>risponde Frank, una babysitter? Perché ha una babysitter? Di solito sono io a prendermi cura di lei, oppure mia mamma o Frank
<<perché avete preso una babysitter?>>chiedo confuso
<<perché Frank sta per prendere un lavoro importante che darà una svolta alla sua azienda, a me capita di stare a scuola anche 4 volte e settimane e tu inizi gli allenamenti, non preoccuparti è una ragazza per bene è la nipote dei signori che abitano qui vicino>>dice mia mamma

<<parli del signor Mark?>>chiedo e mia mamma annuisce, il signor Mark e la signora Evelyn sono due signori che abitano nella mia stessa strada e sono molto gentili, quindi spero che questa ragazza sia gentile con mia sorella, ma lei sembra molto contenta
<<quanti anni ha questa ragazza?>>chiedo
<<18 e ti tengo d'occhio, ti conosco>>dice mia mamma, alzo le mani in segno di resa
<<non preoccuparti tanto neanche la vedrò, tu vieni sempre prima di me>>dico e vado nella mia stanza