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 Pov's Nathalie

Mi svegliai e andai verso il bagno per cambiarmi e lavarmi la faccia, scesi di sotto e feci colazione, vidi un bigliettino, "Non siamo a casa, ritorniamo oggi. Scusaci piccola -Mamma e Papà" riposai il bigliettino e mi versai un po' di cereali e del latte, lavai le tazze e andai di sopra, mi ricordai del pupazzetto con cui giocavo quando ero piccola, così andai nella soffitta, "Sicuramente è qui da quando abbiamo cambiato casa" dissi fra me e me, lo trovai ma sotto al mio pupazzetto vidi un documento, "Non devo leggerlo, saranno documenti di mamma e papà" dissi ma lessi il mio nome, io non mi chiamavo Nathalie Gilbert, ma Nathalie Saltzman. Presi il foglio e lessi che Alaric Saltzman era mio padre e vidi che dietro c'era scritto che insegnava a Mystic Falls, "mia madre e mio padre mi avevano mentito per tutto questo tempo" dissi in lacrime, scesi di sotto presi un foglio e scrissi, "Mamma, Papà, ho scoperto chi è il mio vero padre e lo cercherò a costo di non tornare a casa, mi avete mentito, non me l'aspettavo da voi. Troverò mio padre e poi deciderò con chi stare – Nathalie" poi andai in camera mia presi dei soldi e dei vestiti e mi incamminai per andare a Mystic Falls.

Dopo qualche ora arrivai in questa cittadina, andai al grill, "Ciao, cosa desideri?" mi chiese un ragazzo biondo e con gli occhi azzurri, "Una coca cola grazie" dissi sorridendogli, lui prese un bicchiere e mise del ghiaccio e ci versò la coca cola, "Sei nuova di qui?" mi chiede mentre mi porge il bicchiere, ne bevvi un sorso, "Si, sto cercando una persona" dissi, "Capisco, spero che riuscirai a trovarlo" disse per poi andare a servire gli altri clienti, ad un tratto si avvicinò un ragazzo, "Donovan, un bourbon" disse con arroganza poi si girò verso di me, "Ciao bellezza" mi dice, quando vidi il suo viso mi pietrificai. Era bellissimo, aveva i capelli color corvino e degli occhi azzurri che ipnotizzavano qualsiasi persona, "Ciao" mi limitai a dire, "Cosa ci fa una così bella ragazza in un posto così?" "Stavo cercando una persona" balbettai, "Dannazione tutto d'un tratto mi inceppo a parlare?" pensai ma mi distrasse lui che mi stava squadrando dalla testa ai piedi, "Posso sapere chi?" mi chiede mentre sorseggiava il suo wiskey,"Mio padre, ma voglio prima trovare un posto dove dormire in questi lunghissimi giorni" gli dissi, lui mi guardò, "Io abito in una pensione, insomma era una pensione poi io e il mio fratellino siamo andati a viverci" "C'è un'altra pensione qui in giro?" chiesi non fidandomi di lui, "Si ma è fuori Mystic Falls" mi dice avvicinandosi pericolosamente, "Adesso disturbi anche le ragazzine?" s'intromise un ragazzo dai capelli castani, "Fratellino, è nuova e stava cercando un posto dove stare. Le ho detto che l'unica pensione che c'è è da noi, potremmo ospitarla" dice, "Te lo rubo un attimo" dice il ragazzo riferendosi a me, io annuii e se lo portò via. Dopo qualche minuto tornarono, "Potrai stare da noi" disse il ragazzo, "Come ti chiami dolcezza?" "Nathalie ma non chiamarmi dolcezza" dissi fulminandolo, "Va bene, dolcezza" continuò lui ridendo e io ruotai gli occhi, "Io sono Stefan, suo fratello. Lui è Damon" "Piacere mio" dissi, "Andiamo?" chiese Damon, annuii e ci avviammo verso la pensione dove vivono. 

 Arrivammo davanti ad una grande casa e appena entrai rimasi stupita, "Voi abitate qui?" dissi sorridendo, "Si, il salone è un po' grande" dice Damon, io mi girai per guardarlo, "Scherzi? È il più grande salotto che abbia mai visto, il mio è almeno la metà del vostro" dico, "Tu abiti qui?" "Non esattamente" risposi, "Vieni ti mostro la tua stanza" dice Stefan, "mi fece salire nelle scale e mi diede la seconda stanza a destra, "Wow, è bellissima" dissi mentre mettevo la mia borsa sopra al letto, "Ti lascio sistemare le cose" esclamò Stefan per poi uscire dalla stanza.

Pov's Isobel

Era pomeriggio ed eravamo in macchina per ritornare a casa, "Nathalie, siamo tornati a casa" urlai ma non mi rispose nessuno, "Isobel, vieni qui" dice John, lo vidi con un foglietto in mano e quando lo lessi mi si spezzò il cuore a metà, "Ha scoperto tutto e non sono sicura che la vedremo presto" dissi con le lacrime agli occhi, "Io ti avevo detto di dirglielo e che sarebbe stato complicato. Ma come l'ha scoperto" disse John, pensammo al documento così ci fiondammo in soffitta, vedemmo la porta aperta, entrammo e c'era una borsa aperta e non c'era mr. Bear, il suo pupazzetto preferito, "Dov'è finito il documento?" dissi preoccupata, "C'è l'ha lei" disse John guardandomi, "La dobbiamo trovare" dissi incamminandomi verso la porta ma lui mi fermò, "Isobel se cerchi Nathalie devi cercare anche Elena" mi dice, "Lo farò ma adesso fammi passare" dissi lanciandolo dall'altra parte della stanza ma lui si alzò velocemente e mi inietto della verbena sul collo e crollai in un sonno profondo.

TRUE LOVEWhere stories live. Discover now