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 Pov's Isobel

Sono passati 16 anni da quando è nata la mia piccola, adesso ne ha 16 ed è una bellissima ragazza. Esteticamente ha preso da me mentre caratterialmente è un misto fra me e il mio ex marito. Alaric.

Devo dire che mi manca, ma non posso permettermi di andare da lui visto che gli ho nascosto nostra figlia e poi lui sa che sono morta. "Mamma!!" mi chiama mia figlia facendomi tornare alla realtà, "Dimmi tesoro" "Quando arriva papà?" "Tra poco sarà qui" le dissi e lei mi fece un grande sorriso di felicità, dopo pochi minuti sentimmo entrare qualcuno, era John il padre acquisito di Nathalie, mia figlia. "Papà!" esclamò lei correndo ad abbracciarlo, "Tesoro, come stai?" "Bene, mi sei mancato" gli dice mentre si staccavano dall'abbraccio, io e John ci guardiamo, poi torna a guardare Nathalie, "Tesoro, devo parlare un attimo con la mamma. Tu se vuoi puoi uscire" "Si papà, grazie" gli dice, è una ragazza così educata e gentile, speriamo che quando crescerà gli altri lo saranno anche con lei. Nathalie esce di casa e John viene verso di me, "Isobel, non gliel'hai ancora detto?" "No John, come faccio? Hai visto com'è felice ogni volta che ti vede. Come faccio a dirgli che tu non sei suo padre?" gli dico quasi urlando, "Sono felice che lei lo è ogni volta che mi vede ma più questa cosa va avanti e più sarà difficile dirglielo" mi dice, effettivamente ha ragione ma come ho detto prima non posso dirglielo adesso. Quando sarà il momento lo farò.

In serata ordinai una pizza per tutti noi, arrivò in 5 minuti, "Hai ordinato la pizza" dice Nathalie felice, le sorrisi e decisi che era ora di parlarle del soprannaturale, "Tesoro, ho aspettato tanto per parlarti di questo argomento. Ma tu credi che esista il soprannaturale?" le chiesi, "No, perché?" dice sorridendo, "Tua madre lo chiedeva così" dice John sorridendole, "In realtà no, Nathalie il soprannaturale esiste ma c'è solo in alcune città" le dissi, "Però ammetto che un po' mi piacerebbe studiarlo" dice sorridendomi, "Io l'ho studiato e ti posso confermare al 100% che esiste" affermai sorridendole, "Davvero? E cosa esattamente?" "Io mi sono informata sui vampiri" dissi, "Wow, quindi è vero che bevono sangue e che sono veloci e forti?" "Si, sanno anche soggiogare le persone. Però succede solo se non hanno preso una pianta di nome verbena" "Verbena?" "Si, hanno fatto delle piccole bottigliette che hanno la verbena liquida e se la si beve non si viene soggiogati dai vampiri" "Wow e tu sai se sono vere le cose, nel senso esistono?" "Si, te lo posso confermare" dissi e lei mi guardò emozionata, quella ragazzina è una forza della natura, "Si ma adesso finiamo di mangiare" s'intromette John guardandomi male.

 Pov's Alaric

Sono passati degli anni da quando mia moglie è morta e sono più che sicuro che è stato un vampiro. Devo solo trovare il vampiro e ucciderlo, so che trapassando il cuore di un vampiro con del legno li uccide, così ho intagliato dei pezzi di legni che avevo trovato per formare dei pugnali. Adesso sono a Mystic Falls, dicono che qui succedono tante cose sospette. Oggi sarà il mio primo giorno da insegnante di storia, quindi mi sto recando nella scuola di questa cittadina, entro nella classe, appoggio i libri nella mia scrivania e scrivo il mio nome e cognome nella lavagna, mi giro, "Alaric Saltzman, questo è il mio nome. E' un po' difficile da pronunciare quindi potrete chiamarmi "Signor Saltzman" " dissi cercando di essere gentile con la classe.

Suonò la campanella della fine dell'ora e vidi nel registro i voti dei miei alunni, notai un certo Jeremy Gilbert che aveva delle insufficienze così lo fermai per parlargli, "Ascolta Jeremy, ho visto delle insufficienze, rischi di essere bocciato ma voglio darti una possibilità. Fai un tema su un argomento a piacere ed entro 1 mese me lo devi consegnare" gli dissi, "La ringrazio signor Saltzman" mi dice sorridente e se ne andò. Andai via dalla scuola e mi precipitai al grill per bere qualcosa, vidi un uomo al bancone e quando mi girai mi venne un istinto omicida, "Problemi di cuore?" mi chiede, "Mia moglie è morta" dissi girandomi verso di lui provocandolo, "Mi dispiace amico" dice guardandomi, bevve il suo drink in una volta sola e se ne andò via. Decisi di rimanere lì tanto è una piccola cittadina lo avrei rivisto e lo avrei ucciso, ma dovevo sapere molto di più e capire se era realmente lui che ha ucciso mia moglie.

 E' passato 1 mese e mi sono successe un po' di cose, ho ucciso un vampiro e ho constatato che i paletti di legno li uccidono, conobbi la zia del mio alunno, Jeremy.

"Signor Saltzman, le ho portato il tema" disse porgendomi dei fogli, "Grazie Jeremy, li leggerò e ti farò sapere" dissi, se ne andarono e io cominciai a leggere il tema e vidi che parlava di vampiri così mi avviai verso la scuola per fare lezione, quando finii uscirono tutti dalla classe, "Jeremy tu no, ti devo parlare" lo fermai, lui indietreggio e mi raggiunse perplesso, "Hai fatto un tema sui vampiri?" "Si, c'è qualcosa che non va?" mi chiede, "Come hai fatto a sapere tutte queste cose?" gli chiedo confuso, "ho trovato a casa un diario di un mio antenato che parlava dei vampiri e mi sembrava un buon argomento" mi dice, "Hai il diario con te?" chiesi, "Si" "Vorrei vederlo" "Certo, tenga" dice porgendomelo, lo presi e lo ringraziai e lui uscì dalla classe.

La sera rimasi a scuola per leggere quel libro, lo presi e feci delle fotocopie di alcune pagine, tornai alla cattedra e lo posai là sopra. Sentii come se qualcuno fosse passato, "C'è qualcuno?" urlai, non ci fu nessuna risposta così mi alzo per andare a vedere chi fosse ma sentii qualcuno dietro e quando guardai la cattedra non c'era più il libro, corsi al mio armadietto per prendere i paletti ma quando mi girai vidi lei, Isobel, "Ciao Ric" mi saluta, "Tu sei morta" dissi incredulo, "No, ho chiamato Damon Salvatore per farmi trasformare. Adesso sono un vampiro" "No, non è possibile" dico allontanandomi, "Ti amo Ric e l'ho sempre fatto. Mi dispiace averti fatto soffrire in questi anni, ma ho dovuto andarmene" mi dice, "Perchè?" "Perchè ero incinta di nostra figlia. Non volevo fartelo sapere, voglio che quando crescerà sarà lontana dai vampiri" mi dice, "Ma tu questo non lo saprai mai" continuò accarezzandomi le mani, io la guardo confuso e lei si avvicinò lentamente, "Quindi, tu ti ricorderai che Isobel, tua moglie è morta e che non hai mai avuto una figlia con lei. Continuerai a cercare il vampiro che l'ha uccisa e quando lo troverai ti sentirai libero e felice" "Isobel è morta e devo trovare il vampiro che l'ha uccisa" ripetei, sbattei gli occhi più volte e quando guardai avanti a me non c'era nessuno, così ritornai a leggere il tema di Jeremy.

La sera dopo ci fu una festa, tutti i single di Mystic Falls stavano sul palco e le donne di quella cittadina dovevano prendere dei numeri, chiamavano uno di noi e pescavano il numero della donna che sarebbe andata a quel single, c'era anche l'uomo che avevo visto al grill, "Allora lei come si chiama" mi dice Carol Lockwood, la moglie del sindaco, "Alaric Saltzman" dico, "Cosa fa nella vita?" "Sono un insegnante di storia" "C'è della cultura vedo" dice lei e passò agli altri, Arrivò a quell'uomo, dice di chiamarsi Damon Salvatore, quando parlò incominciò a provocarmi poi mi guardò dritto negli occhi e mi confermò che aveva ucciso mia moglie, decisi che uscito di lì lo avrei seguito e ucciso.

 Finito la festa andai a scuola, presi un paletto e seguii Damon fino a casa sua, entrai e lo vidi seduto nel suo divano a bere bourbon, "Oh, non sapevo mi avessi seguito" "Hai ucciso mia moglie" gli dissi, "Quale? Ne ho uccise tante che ho perso il numero" disse sorridendo, "Si chiama Isobel" gli  dissi quasi urlando, "Ah si, era davvero deliziosa" "Sei un bastardo" dissi correndogli contro, tentai di pugnalarlo ma caddi per terra vicino al focolare e persi il pugnale, lui corse verso l'arma che avrebbe potuto ucciderlo, gli corsi contro ma mi pugnalò e mi trafisse un polmone, caddi di nuovo a terra e nell'arco di qualche minuto morii. Vidi buio.

Non so come ma mi risvegliai e vidi lui e un' altro ragazzo, l'altro ragazzo si avvicinò a me ma io mi alzai di scatto, "Non ti voglio fare niente" mi dice alzando le mani in segno di resa poi si avvicino a me e mi mise una mano nella spalla, "Tu non ricorderai nulla di quello che è successo stasera" mi dice pensando di soggiogarmi ma avevo preso la verbena così me ne andai.


TRUE LOVEWhere stories live. Discover now