Sex lessons➳ lesbian.

14th chapter.

14.

«È stato così bello, oh Miss Smith» gemo, afferrando i suoi capelli e baciando con forza le sue labbra.
«Ti voglio ancora, sei così bagnata, non ti resisto» sussurra e comincia a stringermi forte il sedere nelle mani, facendomi gemere dal dolore. Un leggero bruciore segue la sua stretta. Le sue labbra piene si poggiano sul mio collo e comincia a succhiare, lasciandomi delle macchioline viola all'attaccatura dei capelli. Sono ancora tremendamente eccitata. Lei lo sa. Intrufola una mano tra le mie gambe e lascia dei piccoli cerchi con le dita sull'interno coscia, fino a raggiungere quasi la mia natura. È come se lei fosse consapevole del piacere che mi provoca e si divertisse a giocare con me.
«Alzati, voglio che andiamo a studiare ora»
Mi posa un ultimo veloce bacio, mentre si alza e va a vestirsi. La guardo senza parole, non può lasciarmi qui così dopo avermi detto quelle cose. Non può essere così stronza.
Comincio a gattonare verso di lei, che è seduta sul bordo del letto, appoggio le mani sulle sue spalle e la faccio sdraiare. Cerca di fare resistenza, ma poi ride e mi lascia fare.
«Voglio cavalcarti Allyson» sussurro con aria maliziosa. Lei si sfila la mutandina che stava indossando, poi apre le gambe. Mi siedo a cavalcioni su di lei e comincio a muovermi, premendo il clitoride contro il suo, prima lentamente e poi fortissimo, fino a gemere e raggiungere l'ennesimo orgasmo. Anche lei è bagnata. Le nostre eccitazioni si mescolano mentre continuo a muovermi. Sento i fianchi irrigidirsi e lei lo nota. Mi tiene stretto il sedere tra le mani e muove i fianchi sotto di me. La sento muoversi forte tra le mie labbra vaginali e raggiungo il culmine del piacere ad ogni spinta, ad ogni tocco delicato e ad ogni tocco violento. Impazzisco per questa donna ogni minuto di più.
Dopo essere state un bel po' sdraiate l'una sull'altra, notiamo che è tardi ormai e che devo tornare a casa. La saluto con un bacio veloce ed esco, telefonando mio padre che scopro essere già di sotto ad aspettarmi.
Mi ha proposto di andare al parco domattina, perché con il caldo di luglio stare chiusi in casa è veramente una tortura. Ne sono felice, mi basta stare con lei, mi va bene qualunque posto.
Ricevo un messaggio sul mio cellulare da un numero sconosciuto.

Sconosciuto: conosco il tuo segreto, piccola.

Annabelle: di che cosa parli?

Sconosciuto: io e te lo sappiamo già.

Annabelle: chi cazzo sei?

Sconosciuto: il tuo peggiore incubo.

spazioautrice:
colpo di scenaaaa!
so che è breve, ma ho in mente di fare doppio aggiornamento oggi. dateci dentro con i commenti.
chi è secondo voi lo sconosciuto?