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Harry Styles.

«Tu dici?» Mi lasciai sprofondare maggiormente nel divano costoso dell'ampio salotto, sentendo il tessuto sfregare contro la mia pelle nuda

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«Tu dici?» Mi lasciai sprofondare maggiormente nel divano costoso dell'ampio salotto, sentendo il tessuto sfregare contro la mia pelle nuda.

«Mhmh» mugugnò Louis in assenso dal bancone della cucina open space, «Sono sicuro che si comporterebbe come un cagnolino da riporto anche a letto, non saprebbe gestirti.»

«Non saprei...ma su una cosa sono sicuro, è proprio il ragazzo da sesso vanilla, del tipo che se gli dovessero chiedere una sculacciata si metterebbe a piangere» Si, Lee avrebbe decisamente reagito in questo modo.

Louis scoppiò in una fragorosa risata al mio commento sarcastico, allontanandosi dall'isola in marmo bianco per venirmi a porgere un cucchiaio della glassa che stava preparando.

«Apri, amore» mi esortò avvicinando la miscela alle mie labbra, obbedii immediatamente, tirando fuori la lingua e assaporando il gusto della glassa.

Tempo due secondi che risputai fuori quella combinazione infernale, racchiudendola nel fazzoletto trovato sul tavolino del divano, «Oh dio! Si vede che non tocchi cibo da cent'anni! Cazzo! Cazzo, che schifo, Lou!»

Louis ridacchiò di fronte al mio disgusto, «Ci ho provato, amore, scusami, la cucina non è mai stata il mio forte» un sorriso sghembo e irritante apparve sulle sue labbra.

«Aggiungici altro burro e zucchero se non mi vuoi morto per un intossicazione alimentare» tornò al bancone continuando a ridere dolcemente.

«Forse avresti potuto darmi una mano, invece che stare spiaggiato sul divano in mutande» aggiunse Louis sarcastico. «Zitto e lavora, Louis.»

Oggi, stranamente, si riuscivano ad intravedere alcuni raggi di sole, illuminavano tutto il verde meraviglioso davanti a casa Tomlinson, facendomi sentire in un castello delle fiabe.

«E tu invece?» ruppi il silenzio incuriosito, tornando all'argomento precedente, «Ti sottometteresti?»

Louis scrollò le spalle, sorridendo, «Mi piace avere il controllo».

«Lo so.» Ho riso, alzando gli occhi al cielo, «Ma è bello lasciare che qualcun altro prenda il controllo a volte. Sai, di solito mi piace essere quello sottomesso a letto, ma a volte mi chiedo come sarebbe il contrario, sai uno specie di power bottom haha, ti è mai successo il contrario?»

«L'ho già fatto.» Mormorò Louis, annuendo con la testa, «Non troppo spesso, però se ti senti di provarlo»

Le mie sopracciglia si sono alzate all'istante, «Oh...davvero?». Louis annuì, «Potresti mettermi in ginocchio con un solo sguardo, Harry. Te l'ho detto... il modo in cui mi sento per te non ha eguali. Tu mi possiedi. Vuoi che faccia qualcosa - me lo dici e corro immediatamente»

«E non pensi che combatteresti per il controllo?» chiesi, le mie sopracciglia si piegarono insieme mentre mi guardava, i suoi occhi mi scrutavano profondamente da non troppo lontano.

UnmovedWhere stories live. Discover now