X Verso Sigillato: Il Nido

22 3 0
                                    

-Tu sei sicuro di stare andando dalla parte giusta, vero?-
-Senti c'è scritto nord qua e ovest qua, se il villaggio era qui allora stiamo andando a nord-ovest- replicai seccato. E pensare che l'avevamo controllata insieme la direzione. -Sì ma non sono convinto, dovresti tornare indietro e attraversare l'altra gola di rocce- fece lui dubbioso, la sua bocca non si muoveva quando articolava le parole. -Peccato- pensai. -Anche se gli tirassi un pugno in faccia continuerebbe a parlare comunque.-
Alzai la voce abbastanza da far fuggire tutti gli animali vicini: -Quella vicino al fiume? Che abbiamo superato TRENTA minuti fa?-
-Non assumere un atteggiamento tanto ostico, rivalutare le opzioni e una peculiarità dei saggi- disse ma con me il suo discorso non attaccava: -Facile rivalutare quando voli, sono io che devo camminare e che rischio la vita se arrivano le ombre quindi la strada la scelgo io!-
Qualche secondi di silenzio e ancora nessuna risposta, poi una timida frase del libro parlante: -Evidentemente non sai leggere le mappe.-

Bastò quella frase a far cascare il mio castello di carte di convinzioni, la riguardai attentamente mentre nella testa frullava una sola (e pacatissima) domanda: -Cos'è che non ho visto?!-

Per quanto la rigirassi, ricontrollassi il percorso, l'orientamento del sole, le foreste segnate sulle mappe che corrispondevano a ciò che vedevo Weiss non disse altro. -Senti, qual è il problema?- dichiarai la mia sconfitta e il mio compagno di viaggio si gonfiò di un'ampollosità che non mi sarei scrollato per tutto il viaggio (anzi sicuramente per molto di più). -Quindi sei incline al ricevermi?- chiese lui ed io, sempre molto garbatamente: -Sarò incline a darti un pugno in faccia se non rispondi in fretta, cosa sto sbagliando?-

-Che gretto- pigolò piano. -Non so se sia riscontrabile un vero e proprio errore ma...- fece lui ed io lo spronai a continuare mentre avevo già le dita contratte: -Se è una cavolata ti sfondo- pensai. -Qualche ora fa abbiamo incontrato una parete da scalare, riesci a rimembrare?- io neanche gli risposi, alzai solo il guanto sporco, dei due avevo faticato solo io ed ora mi insultava pure? Che odio. -Presso quell'altura vi era una lunga linea segnata sulla mappa, quindi ho dedotto che la linea indicasse un'innalzamento del livello- e fu lì che capii cosa voleva dire. Riguardai la mappa ed esordii: -C'è una linea davanti a noi...-

-...ma non c'è niente davanti a noi, solo le praterie- completò Weiss soddisfatto. -Sei ancora incline a percuotermi?- ma non volli dargliela vinta: -Hai avuto ragione una volta, e poi sempre odioso rimani.-

Cominciai a girare in tondo cercando questo fatidico altopiano: -Non ha senso qui non c'è niente, niente di niente- mi mossi a casaccio. Feci passi in avanti, indietro, aguzzai la vista, c'erano delle montagne all'orizzonte ma erano quelle che dovevo raggiungere, lì c'erano le grotte. -Allora questo è il piano, le montagne sono lì. Dritte davanti a noi. Ci andiamo e stop.-

-E la linea sulla mappa? Credo sia opportuno valutare la possibilità di esserci persi- lo guardai intensamente, aguzzando gli occhi ma Weiss non capii: -Che c'è? Stai cercando di comunicarmi qualcosa.-

Sconsolato abbandonai il mio sguardo da duro: -Stai zitto- feci per andare avanti ma un improvviso colpo di vento mi strappò la mappa dalle mani. Svolazzò un po' in aria, sembrò non scendere mai, il vento la portò via con sé verso le montagne. Corsi a tutta velocità mentre Weiss non perdeva momento per rimproverarmi: -Ragazzo, una cosa dovevi fare: tenere la mappa.-

-E tu tenere la bocca chiusa. Ma poi sei un libro volante, valla a prendere tu- però finalmente il vento le diede un po' di tregua, anzi in verità sembrava esattamente l'opposto: il vento la portò giù in picchiata come se l'aria si fosse stufata di stare in alto. La mappa volò in picchiata, dovevo prenderla al volo se non volevo che si sporcasse con il fango a terra o con le feci degli animali. Spiccai un salto in avanti e l'afferrai con la punta delle dita (guardate che non è facile con i guanti) poi fui io a rotolare nel fango in discesa. Provai a frenare ma la terra era contro di me finché Weiss non gridò, in verità non capii niente se non un parola: burrone. In preda al terrore frenai con i piedi tenendo in alto la mappa, mi ero praticamente fermato, bastavano pochi centimetri di terreno ma poi le rocce scomparirono...

NieR Replicant: Le Cronache BiancheWhere stories live. Discover now