Capitolo 31.

1.2K 46 8
                                    

Il cinguettio insistente degli uccelli, disturba improvvisamente il mio sonno.

Borbotto qualcosa di incomprensibile, con le labbra semichiuse, e cerco di muovermi per cambiare posizione e tornare a dormire, ma ogni movimento mi è impossibilitato da due braccia forti che mi tengono stretta.

Apro gli occhi, contrariata, notando di essere nell'infermeria e non nella mia stanza, ma soprattutto non nel mio letto, ma nel letto di Draco, con... lui.

Spalanco gli occhi, confusa e sorpresa, passandomi una mano sul viso appena avverto una fitta di dolore alla testa.

Ho bevuto troppo.

Sbuffo, litigando mentalmente con me stessa, appena i ricordi di questa notte si proiettano nitidi nella mia mente.

Mi porto una mano sul volto notando in seguito la distanza, anzi, la poca distanza che separa me e Draco: il suo viso è posato nell'incavo del mio collo, i suoi capelli mi solleticano la pelle e le sue mani mi stringono il corpo da ogni lato possibile.

Il suo respiro è calmo, dimostrazione che dorme sereno come un bambino, ed il mio cuore prende a battere all'impazzata appena le sue parole si ripetono in un loop estenuante nella mia mente.

<<Non...oggi>>

Mi mordo il labbro inferiore, con le gote che prendono a colorarsi all'improvviso, e porto gli occhi sul soffitto, sorridendo come se non ci fosse un domani.

Sospiro, con l'anima in pace, ma anche con una certa trepidazione che mi sollecita il cuore.

Come dovrò comportarmi, d'ora in poi, con lui? Ma soprattutto, lui, come si comporterà con me, d'ora in poi?

Senza ombra di dubbio faremo finta di nulla, dimenticheremo i baci rubati, le carezze frettolose e gli abbracci spontanei. Continueremo ad odiarci, a non sopportarci e forse anche ad ignorarci.

Annuisco, sicura di me stessa; infondo lui è fidanzato e, appena si riprenderà e potrà uscire da questo posto, i momenti in cui rimarremo completamente soli si dimezzeranno, o addirittura si polverizzeranno come una semplice nuvola di polvere.

Abbasso gli occhi, posandoli sui nostri corpi così vicini e fottutamente sincroni e, per un momento, per una cifra di secondi indeterminata mi chiedo perché sia così difficile cercare di andare d'accordo, come due persone normali.

Con attenzione, afferro il suo braccio posato sulla mia pancia, per allontanarlo dal mio corpo, per poi scostare le mie gambe dalle sue, chilometriche.

Poso, titubante, le mie mani sulle sue spalle per allontanare il suo viso dal mio petto, ma sussulto appena mugola qualcosa nel sonno muovendosi nella mia direzione per attirarmi più a sé.

Gli sforzi fatti in precedenza, si sgretolano dinanzi i miei occhi, poiché nuovamente la sua gamba s'insinua tra le mie e il suo braccio mi circonda la vita.

Muove il capo sul mio petto ed involontariamente le nostre labbra si sfiorano. Abbasserei il capo dinanzi la sua bocca, per lasciargli un casto bacio, se non fosse che avverto il fiato mozzarmi in gola appena s'insinua, lenta e spigolosa, nel mio petto una terribile sensazione.

<<Draco...>> cerco di liberarmi, infischiandomene di svegliarlo, dal momento in cui sento di poter soffocare da un momento all'altro.

Le mie mani raggiungono il suo corpo, il mio respiro accellera, la stanza prende a vorticare velocemente ed un senso di nausea mi pervade.

Flashback

Le corde mi stringono con maggiore intensità questa notte, le sento bruciarmi la pelle e lacerarmi il corpo, l'anima e il cuore.

Per sempre tuo//Draco MalfoyWhere stories live. Discover now