Capitolo 9.

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Mi giro e rigiro nel letto sperando di trovare una giusta e comoda posizione per evitare che il vestito che ho indosso mi dia ulteriore disagio e fastidio.

Sento il rumore dell'acqua, segno che il biondino è ancora sotto la doccia, quindi ne approfitto per frugare nel suo armadio e cercare qualcosa di comodo da mettere.

Apro le due ante e l'acqua di colonia invade le mie narici, mentre rovisto fra le sue maglie.

<cosa stai facendo?> sobbalzo sul posto, appena odo la voce di Draco, e rimango girata di spalle con una maglia in mano maledicendomi mentalmente.

<ti ho chiesto che cazzo stai facendo> il suo corpo si aderisce al mio, e con un semplice movimento mi fa girare e indietreggiare contro l'armadio finendo di spalle ad esso.

<prendevo una maglia> faccio spallucce e cerco di usare tutto il mio autocontrollo per non distogliere lo sguardo dai suoi occhi e portarlo lungo il suo corpo bagnato, coperto solo da un singolo asciugamano.

Ghigna e porta le sue mani ai lati del mio viso, impedendomi di uscire, mentre deglutisco per la troppa vicinanza.

Alyssa sii indifferente, o per lo meno, mostra di esserlo.

Mi ricompongo, dando retta alla mia coscienza, perché lui è questo quello che vuole.
Vuole che cada ai suoi piedi, come tutte le gatte morte che gli sono andate dietro.

Ma io non sono come loro.

Non otterrà tutto ciò, così facilmente.

Ghigno anch'io e mi avvicino al suo corpo, portando le mie braccia dietro il suo collo, e avvicinando il mio viso al suo facendolo appositamente indietreggiare.

Lui, troppo preso, da questa mia iniziativa non si rende conto di avermi dato spazio per uscire dalla sottospecie di gabbia, che mi aveva creato con le sue mani, e io posso tranquillamente staccarmi mentre un perfido sorriso si fa spazio sul mio volto, appena comprende che tutto ciò che stavo facendo era per un semplice motivo e non per quello che pensava volessi.

Con la maglia tra le mani, mi dirigo verso il letto di mio fratello, che sicuramente dormirà questa notte con qualche ragazza e prima di infilarmi tra le dolci coperte sfilo il vestito sotto lo sguardo del biondo.

<se il tuo scopo è quello di provocarmi, ci stai riuscendo perfettamente> si avventa su di me, stringendo i miei fianchi mentre sento il suo fiato sul mio collo.

Faccio cadere, appositamente, la maglia a terra e per provocarlo ulteriormente mi chino per raccoglierla facendo scontrare la mia intimità coperta solo da miseri slip, con la sua, coperta dall'asciugamano.

Lo sento sospirare rumorosamente e, dopo essere riuscita nel mio intento, indosso la maglia e mi allontano, infilandomi nel letto, dandogli le spalle.

<stai giocando con il fuoco, Riddle> sorrido, anche se non può vedermi.

<finirai per bruciarti>

<magari sto aspettando solo quello, no?> mi giro, alzandomi con il busto.

<o magari -si china all'altezza del mio viso- stai solo aspettando di essere scopata come la troia che entrambi sappiamo, sei> ghigna, inumidendosi le labbra.

<forse -sorrido, avvicinandomi maggiormente al suo viso- ma tu non avrai questo onore, puoi starne certo> gli soffio sul volto e mi rimbocco le coperte, dandogli nuovamente le spalle.

<si vedrà> è l'ultima cosa che ascolto, prima di catapultarmi in un'altro mondo.

L'oscurità mi avvolge e una stanza piccola e priva di luce, mi circonda.

Sono seduta su una sedia, mentre grosse corde contornano il mio corpo, impedendomi di muovermi.

Un bagliore di luce, mi fa strizzare gli occhi, mentre cerco di identificare la figura presente di fronte a me.

<Ciao Alyssa> la sua voce.

La sua maledetta voce che mi fa istantaneamente accapponare la pelle.

<Mia cara Alyssa, lo sai bene anche tu, che nulla è finito, vero?>

Piango.

Piango, sperando che qualcuno mi salvi.

Che qualcuno mi salvi da colui che dovrebbe essere mio padre.

<io sono qui, sono perennemente al tuo fianco, e quando ne avrò l'occasione finirai finalmente nelle mie mani> ride.

Di una delle risate più agghiaccianti che si possano udire.

E poi...di nuovo buio.

Mi alzo di scatto dal letto, stringendo forte a me, la prima cosa che trovo davanti mentre cerco di riprendere fiato e di calmarmi.

Due braccia mi cingono i fianchi, stringendomi forte, e dopo aver percepito il suo profumo poggio il capo nell'incavo del suo collo, beandomi del calore che emana la sua pelle che inevitabilmente mi tranquillizza.

Prendo un respiro profondo, chiudendo gli occhi, rilassandomi sotto il suo tocco delicato, alle prese con piccole carezze lungo la schiena.

<va un po' meglio?> la voce roca del biondo, riecheggia nella stanza.

Annuisco, con gli occhi chiusi, rimanendo nella stessa posizione.

Le sue mani si spostano dalla mia schiena ai miei fianchi, man mano accarezzando le cosce nude ben esposte alla sua vista, in modo non malizioso.

<vieni> poggia il mio corpo sul letto, rimanendo seduto al bordo, intento ad accarezzarmi i capelli.

<ora dormi, va bene?> annuisco un po' contrariata nell'averlo lontano da me, ma sospiro e mi giro dall'altro lato del letto, sentendo poco dopo il materasso alzarsi segno che si è allontanato.

Chiudo gli occhi, sperando di addormentarmi, ma l'immagine di mio padre pronto a compiere il suo malvagio sogno, si pone davanti.

Alzo le coperte, poggio i piedi a terra e a passo lento mi dirigo verso il letto del biondo.

<Draco> sussurro, scuotendolo, e lo vedo aprire gli occhi contrariato.

<posso dormire con te?> mi mordo il labbro in imbarazzo, mentre lo vedo tentennare, ma poco dopo annuisce e un sorriso si fa spazio sul mio volto.

Mi accoccolo tra le sue braccia, poggiando la testa nell'incavo del suo collo, mentre il suo braccio è posto lungo il mio fianco.

<Buonanotte Draco>

<Buonanotte Alyssa>

Spazio autrice:
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, lasciate se vi va un commento e una stellina.
Anna<3

Per sempre tuo//Draco MalfoyOù les histoires vivent. Découvrez maintenant