Capitolo 4

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"Ti prego, sappiamo entrambe che nessuna di quelle stronze meritava quel posto più di te." Ghigna Blair, poggiando la sua borsa Hermes sul bracciolo della sedia.

"Sapevo che ce l'avresti fatta, cazzo!" Esulta come una bambina, battendo le mani.

"Stasera champagne, offro io!" Esclama, sollevando la mano, così da farsi notare dal cameriere

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"Stasera champagne, offro io!" Esclama, sollevando la mano, così da farsi notare dal cameriere.

Una risatina esce dalle mie labbra, mentre sistemo il tovagliolo bianco candido, lungo le mie gambe.

"Quando inizierai?" I suoi denti bianchi sbucano dalle sue labbra, quando sorride facendo tintinnare i nostri calici pieni.

"Domani mattina alle dieci." Borbotto, sorseggiando lo champagne. Sgrano gli occhi di fronte al sapore a dir poco paradisiaco. Non mi stupisce che Blair abbia un tale spiccato senso del gusto: suo padre produce champagne da non so quanto tempo, al punto tale da possederne una sua vera e propria catena, e negli ultimi anni è diventato uno dei primi produttori al mondo di Chardonnay.

La ragazza dai capelli rossi lascia un urletto, troppo emozionata per contenersi, sbattendo i tacchi delle sue scarpe.

"Non vedo l'ora. A fine giornata mi racconterai tutto." Annuisco, unendomi alla sua risata contagiosa.

"Invece te? Indomabile rubacuori." La prendo in giro, tagliando con la lama del coltello il roast-beef nel mio piatto. Lei, dinanzi al mio nomignolo, ruota scherzosamente gli occhi.

"Ricordi il tipo del locale? Per Dio, non riesco a liberarne. È come una diavolo di cozza allo scoglio." Arriccia le labbra gesticolando.

"Devi essergli rimasta impressa, B, non essere così crudele." Sollevo le sopracciglia provocatoria, sorridendo.

"Non fare la spiritosa." Mi punta la forchetta contro, con fare sospettoso, masticando il filetto di branzino.

"A lavoro invece?"

"Dio, una noia mortale. Sapevo che entrare nell'azienda di mio padre sarebbe stato snervante, ma non credevo fino a questo punto. Voglio dire, sto tutto il dannato giorno a fare conti su conti. Scartoffie su scartoffie." Allarga gli occhi.

"Beh B, nulla però ripaga il vedere tutti i giorni omaccioni sudati, che sollevano pesi." Alzo le sopracciglia ritmicamente, conoscendo benissimo quel diavolo della mia migliore amica. Lei annuisce, mormorandomi un: Tu si che mi conosci.

"Ehi, questo weekend ho intenzione di andare negli Hamptons. Dimmi che verrai con me, abbiamo bisogno di rilassarci un po' insieme." Si agita sulla sedia, unendo le mani a modo di preghiera, sotto il mento.

"Te lo farò sapere, sergente." Sogghigno, sotto il suo sguardo omicida.

"Ci conto, non darmi buca."

Dopo aver pagato il conto ed aver lasciato la mancia al cameriere, che ha avuto la pazienza di stare appresso alle esigenze di Blair, abbandoniamo il ristorante. Immediatamente ci addentriamo nella Fifth Avenue, intenzionate a trovare un qualcosa di adatto con cui iniziare al meglio il mio primo giorno di lavoro.

"Entriamo qui." Mi dice la rossa, spingendo la mano dell'atelier di Maxmara. La commessa vestita in modo impeccabile in un tauiller color porpora e un foulard attorno al collo, ci sorride, riconoscendoci subito dopo.

"Buongiorno Signorina Romero, Signorina Waldorf." Piega il capo in segno di saluto, con un sorriso smagliante.

"Bene - ride Blair prendendomi per un braccio - la nostra amica qui domani dovrà fare faville. Abbiamo bisogno di qualcosa di adatto."

"Certo." Sorride la commessa cordiale, iniziando a spostarsi fra le diverse grucce. Le spieghiamo di cosa si tratta, è importante fornirle il contesto adatto.

"Pensavo a un qualcosa di simile." Affermo sfiorando il tessuto di un completo grigio, attendendo il suo parere certamente più professionale del mio.

"Mi piace. Sotto potresti indossare una camicia bianca. Mi piace il gioco di dimensioni." Sorride la ragazza, prendendo la stampella in tessuto fra le mani.

"È decisamente lui." Ghigno, guardando il mio riflesso allo specchio. Il completo grigio scende in modo morbido sul mio corpo: i pantaloni larghi cadono sui miei tacchi, nello stesso modo in cui lo fa la giacca, leggermente più grande della mia solita taglia.

"Li stenderai tutti domani." Ghigna come una bambina Blair, facendo sorridere la commessa che ci guarda di lago.

"Potrai anche non essere là più brava, ma sicuramente sarai quella più bella e affascinante."

The New York times h.sWhere stories live. Discover now