L'ultima notte

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Il sole brillava e c'era un magico tepore tra quei raggi teneri.
Ero sulla mia isola autunnale, insieme a Shiroi, seduti su un enorme masso ad osservare le foglie estive prima che diventino nuovamente marroni.
Il mare era calmo laggiù, oltre la foresta, lo si vedeva chiaramente, c'erano anche alcuni guerrieri che cacciavano del pesce insieme ai pescatori e dei forestieri che commerciavano i prodotti della nostra terra e dell'oro.
Il sole era così caldo, sembrava riscaldare fin dentro le ossa.
Avevo indosso il mio adorato top giallo, quello comprato al mercato dei forestieri, ed una gonna rossa e gialla ricamata dall'anziana sacerdotessa con un motivo a zigzag.
Shiroi era bello come sempre, avevo appena spazzolato il suo pelo ed era lucente e liscio, proprio nel modo in cui piaceva a lui.
A sinistra vedevo il mio villaggio, c'erano i miei nonni, mio padre ed il capo villaggio insieme, mia madre con altri bambini più piccoli, non li vedevo ma ero sicura fosse così, come ogni altro giorno.
Ero a casa, tuttavia qualcosa non era al suo posto, qualcosa non andava.
Ad un tratto una nave era sopraggiunta da quel mare tranquillo, una nave minacciosa tanto da fare indietreggiare i guerrieri che stavano ancora pescando.
Quell'enorme teschio non lasciava alcun dubbio sulla provenienza di quella nave, era ovviamente di Capitan Kidd.
Stavano attraccando sulla mia isola... Mi stavano forse cercando?
Ero scappata da loro, altrimenti come sarei giunta qui?
Non mi avevano riportato loro prima di andare nel Nuovo Mondo? Avevo diverse domande vedendoli.
"Hai dovuto fare una scelta Hana" aveva affermato Shiroi girandosi verso di me.
Era solenne e serio, lo era raramente e questo mi aveva un po' destabilizzata.
"Lo vedi quel villaggio laggiù? Avresti potuto ricostruirlo" aveva continuato lui.
Mi ero girata a guardare e... Stava andando a fuoco! Com'era possibile? Era tutto in ordine un minuto fa!
Il fuoco era divampato in fretta e si era spento, lasciando intatta la natura circostante e decimando solo il villaggio, ora vuoto.
"Cos'è accaduto al villaggio della nostra tribù! Dove sono i miei genitori e gli altri!" Avevo gridato spaventata.
"Non ricordi? Sono stati dispersi, o catturati o uccisi dalla Marina, dai forestieri" aveva risposto risoluto Shiroi.
Ero spaventata.
"Come farò a sapere se stanno bene? E se li avessero venduti?" Avevo continuato terrorizzata.
"Non arriverai mai a saperlo a causa delle tue scelte"
Shiroi continuava a guardarmi da seduto aspettando tranquillo la mia risposta.
"Se fossi tornata a ricostruire il villaggio non mi avrebbero mai permesso di uscire ed allontanarmi per cercarli" avevo ribattuto immediatamente.
"Nemmeno la scelta che hai fatto ti permetterà di cercarli, eppure, era ciò che desideravi" aveva affermato per poi allontanarsi, diretto verso quella riva.
Ero rimasta sola per un po', guardavo con attenzione il villaggio che andava costruendosi senza di me.
Ad un certo punto avevo sentito un fruscio da dietro.
Era Heat.
Da lontano vedevo anche gli altri, c'erano Gin, Harvey completamente guarito ed anche Killer.
"Cosa ci fai qui?" Aveva domandato lui venendosi a sedere vicino a me.
"Il sole è così caldo qui e si vede molto bene l'isola" avevo risposto come se fosse ovvio.
"Perché sei qui? Perché non volevo che il Boss decidesse di ucciderti?" Aveva continuato lui come se non mi sentisse.
Era di fianco a me, si lamentava, mi parlava ma era come se non mi vedesse o sentisse.
Come se vedesse attraverso di me.
"Eppure non sarebbe il primo mozzo che fa questa fine, perché questa volta non lo accetto?" Aveva continuato guardando davanti a sé.
"Heat ma non mi vedi qui davanti a te?" Avevo domandato mettendo una mano sul suo braccio.
Lui non si era nemmeno girato, sembrava che io fossi un fantasma.
Dopo un po', però, si era girato a guardarmi e si era avvicinato.
Mi aveva preso il viso e baciato sulla fronte.
Era stato piuttosto delicato per essere Heat.
Poi tutto era scomparso, si era fatto tutto nero.
Heat era lontano, di spalle, illuminato da una leggera luce blu e c'era Shiroi, anch'esso di spalle ma dal lato opposto, illuminato da una luce bianca, infine la mia famiglia con una luce gialla dietro di me, anche loro intenti ad allontanarsi.
Erano tutti girati e se ne stavano andando.
Volevo seguirli, volevo stare con loro, ma le mie gambe sembravano fatte di argilla non ancora formata.
Continuavo a gridare, a chiedere di fermarsi, di aspettarmi e tornare indietro, però tutto ciò non accadeva e non importava quanto mi dimenassi nel tentativo di liberarmi.
Stavo solamente cadendo in quel nero fangoso.
Mi assaliva, quella massa, gridavo e scalciavo per uscirne, tuttavia alla fine mi aveva preso la testa ed aveva inondato i miei polmoni fino a farmi sprofondare.

Mi ero svegliata di soprassalto.
Un incubo.
Era stato orribile, sentivo le gambe come se fossero ancora ricoperte da quel strato di fango.
Mi ero guardata attorno, era notte fonda e non c'era nessuno, mi sembrava strano.
Poi mi ero ricordata delle parole di Wire.
Devono essere andati in una locanda senza di me, visto che stavo dormendo e non mi ero accorta di nulla.
Sentivo dei passi fuori dalla stanza, qualcuno dev'essere rimasto di vedetta.
Shiroi era sveglio accanto a me, proprio nella stessa posizione che aveva quando mi ero addormentata.
"Perché quella reazione?" Aveva domandato Shiroi sorpreso.
"Ho fatto un sogno strano che è finito con un incubo" avevo risposto lamentandomi.
Lui sentendomi lamentare aveva iniziato a leccarmi la faccia.
"Non pensarci più, piuttosto perché non mi aiuti a togliere ciò che mi si è incastrato nella zampa" aveva affermato lui alzando la zampa che teneva appoggiata sul mio fianco.
C'era una ciocca di capelli incastrata tra le unghie.
Ed erano blu.

Solo un altro giorno [Revisione]Where stories live. Discover now