Un mattino di scelte

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"Come puoi non odiare i forestieri?" Aveva continuato Shiroi piangendo.
Era distrutto, non voleva proprio alzarsi nonostante fossimo in mezzo alla piazza e facilmente visibili.
"Sai sulla nave dove sono stata mi hanno trattato bene, avevo degli amici, che hanno esplorato il mondo proprio come desideravo" avevo iniziato a spiegargli sussurrando piano.
"È per questo che vuoi tornare da loro nonostante ti uccideranno?" Aveva domandato con stizza.
Volevo, era la verità, ma le priorità di Shiroi erano anche le mie.
"Come puoi pensare che lo voglia? Non posso lasciarti da solo!"
Avevo delle responsabilità.
"Quindi mentre io ero chiuso in un laboratorio a sottostare a degli esperimenti tu ti sei goduta il tuo sogno? È così? Non eri preoccupata per me?" Aveva continuato lui triste.
Come potevo non esserlo...
"Sono stata incosciente per alcune settimane ed ho ripreso la memoria soltanto cinque giorni fa, eppure, ho pensato a te molto" avevo affermato convinta prendendo una pausa poco dopo.
"Soprattutto quando il Boss mi aveva promesso che sarebbe andato a comprare qualcuno, speravo comprasse te" avevo concluso con un sospiro.
"Chi è questo Boss?" Aveva domandato ingenuamente lui.
Lo avevo chiamato "Boss" senza nemmeno pensarci.
Era un tipo difficile lui, era vero, tuttavia sapeva essere riconoscente quando aiutavi i suoi uomini.
Può non sembrare ma ci tiene davvero molto.
"L'uomo che comanda la nave dove sono stata... è anche chi deciderà se sopravviverò o meno"
Dette quelle parole c'era stato un attimo di silenzio.
"Mi sento sollevato dal fatto che tu sia stata bene..." Aveva affermato iniziando nuovamente a piangere più forte.
"Che cosa ti hanno fatto? Non ti ho mai visto reagire in questo modo!"
Ero così in pena per lui e in ansia di sapere cosa lo rendesse così vulnerabile.
"Hanno fatto degli esperimenti dopo averci dato dei frutti intrisi di maledizioni, alcuni cominciavano a ridere a crepapelle, ad altri spuntavano delle corna o degli zoccoli... È stato orribile!"
Dopo ciò non aveva accennato ad altro, continuando a piangere a dirotto per un po', nel mentre il cielo stava schiarendo ed alcune persone da lontano si stavano radunando.
Non potevo credere che un animale divino fosse stato trattato in questo modo immondo, ero furiosa nel mentre accarezzavo il pelo del mio amato Shiroi.
Siamo nati e cresciuti insieme, nonostante il suo astio verso i forestieri mi ha sempre supportato all'idea di uscire dalla nostra isola, sapendo quanto mi avrebbe reso felice.
Ed eccone i risultati!
"Shiroi... Se dovessi sopravvivere farò in modo di far rimpiangere a tutti loro ciò che ti hanno fatto!" Avevo sentenziato rabbiosa.
Lui intanto aveva smesso di piangere e si era ripreso, purtroppo però non avevo nulla con cui asciugare le vecchie lacrime dal suo muso.
"Tutto questo è finito per me, andiamo a liberare gli altri finché possiamo" aveva affermato facendomi segno di salire e rialzandosi da terra.
Era sempre così forte ed ero ogni volta la sua prima necessità.
Ovviamente essendo un essere divino aveva un ottimo senso dell'orientamento e sapeva come tornare là.
"Scusami per prima, sono stato egoista ed il mio compito fin dalla nascita è quello di supportarti..." Aveva affermato poco dopo.
Come poteva fare certi discorsi?
"Shiroi io non sono più una sacerdotessa e tu non hai mai avuto nessun obbligo nei miei confronti!" Avevo esclamato combattuta.
Lui ci aveva riflettuto, per poi annuire ed affermare che i nostri doveri non esistevano più in quanto non esisteva più la nostra isola e la nostra tribù.
Subito dopo c'era stato un altro attimo di silenzio.
"Davvero quei forestieri ti hanno aiutata?" Aveva domandato lui con una voce tremante.
Avevo risposto che sì, nonostante il loro modo burbero e le operazioni a freddo senza erbe anestetiche, mi avevano aiutata a sopravvivere finché non mi ero svegliata.
Inoltre gli avevo riferito di quanto erano stati gentili con me, comprando vestiti, dandomi pasti caldi e permettendomi di usare le loro cose.
"Ne parli così bene che mi rattrista non ringraziarli per averti salvata" aveva affermato lui successivamente.
"Non puoi Shiroi, se ci trovassero, soprattutto visto ciò che è accaduto prima di separarci, non ci lascerebbero mai andare via" avevo spiegato con un tono rilassato.
Eravamo tornati nei nostri passi in fretta, notando però del trambusto da lontano.
"Cosa sta accadendo? Non riesco a vedere bene da così lontano" Avevo affermato frustrata.
Però intravedevo una chioma azzurra, un orribile, quanto piacevole allo stesso tempo, segno...
"Ci sono degli uomini che stanno distruggendo i capannoni facendo scappare tutti, prigionieri compresi! Stanno lottando laggiù!" Aveva dichiarato a gran voce sorpreso e terrorizzato allo stesso tempo.
"Sono un gruppo di uomini alquanto spaventosi, sono quattro e stanno cercando qualcuno, continuano a chiedere di..." Stava spiegando per poi bloccarsi all'improvviso.
"Non saranno quelli i forestieri tanto buoni e gentili, vero? Stanno compiendo un massacro lì!" Aveva esclamato con una nota di disgusto.
In effetti con le lame sguainate, tridenti e pugni di metallo giganti non davano molta sicurezza.
Però, sì, erano loro.
Shiroi ne era terrorizzato, tanto da bloccarsi.
"Un uomo dai capelli rossi si è girato e ci ha visto, sembra infuriato! Cosa facciamo adesso Hana? Ci ha visto!"
Sentivo il terrore nella sua voce e sapere che fosse infuriato non era d'aiuto.
Avevo spiegato con un tono di voce calmo che lui era il "Boss" intento a cercarmi.
Lui a quelle parole aveva deglutito con forza ed aveva fatto dei respiri molto profondi poco dopo.
"Ho paura di quel forestiero, ma voglio fidarmi di ciò che mi hai detto e ringraziarlo, però se proverà a farti del male lo ucciderò senza rimpianti, o almeno ci proverò" aveva spiegato prima di correre verso di loro.
"No! Così non potremo tornare a casa vivi entrambi! Cosa credi di fare!" Avevo esclamato visibilmente allarmata.
Ormai eravamo troppo vicini, non si tornava indietro.
Il primo a raggiungerci era stato Heat, che aveva un debole sorriso su quel volto malinconico, ora in piedi e con solo una fasciatura.
"Allora stava dicendo la verità sul fatto che eri fuggita" aveva affermato lui nel mentre si avvicinava anche Wire.
"Sembra anche che abbia trovato il suo animaletto" aveva continuato Wire con un ghigno.
"Sono un gatto del giorno, non un animaletto!" Aveva esclamato Shiroi con un debole ringhio.
Lo avevo subito ammonito dicendogli di essere più educato con loro.
"Perché sei tornata indietro Ki?" Aveva domandato da lontano Killer.
"Eravamo qui per liberare gli altri, poi vi abbiamo visto e non potevo non venire a ringraziare di persona coloro che l'hanno salvata" aveva spiegato Shiroi con un tono per nulla sottomesso.
A quelle parole sono scesa, forse per provare a migliorare la situazione.
Sono andata vicino a Captain Kidd, che aveva un volto nero dalla rabbia.
"Ho fatto il mio meglio per fermare Harvey in tempo" avevo detto con lo sguardo basso.
Nessun rumore, nessuno provava a dire qualcosa.
Mi aveva intimato di alzare gli occhi ed osservarlo bene con una voce raggelante.
"Gin e Harvey stanno piangendo come capretti e tutti non facevano altro che lamentarsi su dove fossi" aveva affermato lui con un tono duro.
Harvey era ancora vivo?

Solo un altro giorno [Revisione]Where stories live. Discover now