Epilogue

909 88 100
                                    

Epilogue: Please take care of him.

In una notte buia e silenziosa, un ragazzo alto dalla figura slanciata e lunghi capelli corvini, camminava per i marciapiedi deserti, cercando di non dare nell'occhio.

Passó davanti alla centrale, la guardó di striscio, notando come in poco tempo fosse tornata quasi come nuova.

Per la prima settimana la notte di stragi sanguinose e incendi aveva creato scalpore in tutto il paese. Ma dopo lo scandalo iniziale i giornali avevano smesso di parlarne.
Park era stato ucciso il giorno seguente, ma era stato ritrovato strangolato solo durante la perquisizione della villa Han.
Il colpevole era stato identificato come una donna, nome e volto sconosciuti, ma i più svegli si erano fatti un' idea di chi potesse trattarsi.
Chris invece era riempito di interviste, chi andava contro di lui chiamandolo un incompetente, chi invece lo reputava un eroe per qualche assurda ragione.

Il moro non si soffermò molto sulla caserma e continuó per la sua strada, finchè non arrivò davanti al parco di quartiere.

Poco prima di entrare la sua scarpa calpestò un giornale; si abbassò per prenderlo in mano.
L'immagine di copertina era il bacio dei due assassini, più sotto invece era raffigurato un ritratto di Chris e infine la centrale di polizia in fiamme.
Non perse tempo a leggere l'articolo, li aveva letti tutti e i discorsi erano sempre gli stessi.

Ripose il giornale e controlló che non ci fosse nessuno nei paraggi, prima di sorpassare i nastri dell'indagine e scavalcare la ringhiera.

Camminó per qualche altro metro arrivando ad un determinato cespuglio.
Si accovacció dietro di esso, osservando il terreno ormai privo di ogni traccia di sangue.

Quel dettaglio lo colpì dritto al cuore, facendogli realizzare che era già passato molto tempo da quando il suo migliore amico aveva lasciato che il suo amato si prendesse la sua vita.

Non voleva accetterlo.
Sapeva che Han Jisung fosse stato un terribile assassino- trallartro lui stesso era stato un suo complice- eppure vedere come stesse venendo dimenticato da tutti, gli ricordava ogni giorno la dura verità.

Era a piena conoscenza che ció che provava, questi sentimenti di odio nei confronti degli investigatori stessi che avevano fatto passare il caso così rapidamente, erano sbagliati.

Ma non poteva farne a meno, desiderava che il suo migliore amico venisse ricordato.

Prese coraggio, infilando una mano nella sua giacca, afferrando una lettera.

"Da leggere nella seguente data: xx/xx/xx"  diceva.
Hyunjin l'aveva ricevuta un mese prima da Changbin, il giorno dopo dell' incendio alla centrale, e l'unica frase che aveva letto era stata quella.

Sapeva che fosse da parte di Jisung, avrebbe voluto leggerla subito, ma si fidava ciecamente del suo amico-strano a dirsi dato che era un serial killer- e quindi aveva aspettato con ansia.

Il giorno della data era finalmente arrivato, così la aprì leggendone il contenuto:

"Hey Hyun, come stai?

Se stai leggendo questa lettera, allora vorrà a dire che io sono morto.

Speravo non andasse così ma non potevo fare altrimenti.

Changbin ti avrà consegnato questa lettera un mese se fa se tutto è andato bene, mi dispiace se ti ho fatto aspettare mettendo una "data di scadenza" ma al momento non sono sicuro di sopravvivere.

Questa è una lettera di addio in caso io oggi non ce la faccia.
In caso contriario non ti sarebbe arrivata nessuna lettera.

Voglio iniziare col porti le mie scuse.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: May 16, 2022 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

~𝑻𝒉𝒆 𝑴𝒖𝒓𝒅𝒆𝒓 𝑷𝒂𝒄𝒕~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Where stories live. Discover now