𝒏𝒊𝒏𝒆

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Chapter 9: rember what i said about the chair?

《Hwang, alla lavagna.》

Il corvino venne pervaso da una serie brividi quando l' insegnante di filosofia pronunciò il suo cognome.

Le aveva provate tutte pur di non farsi vedere. Si era messo all' ultimo banco dietro la schiena del colosso della classe-Jung Wooseok- e aveva coperto il suo viso con lo zaino.

Nessuna strategia aveva funzionato.

Si alzò lentamente dal suo posto.

Han Jisung...questa me la paghi.

Mentre Hyunjin si preparava psicologicamente a prendere l'ennesimo due, il suo amico-o meglio traditore- ripercorreva con in braccio lo skate la collina che portava alla sua villa.

Doveva avvertire Minho della polizia.

Avrebbe preferito di gran lunga non dirgli nulla e far ricadere tutta la colpasu di lui, ma sarebbe stato inutile perchè il maggiore avrebbe sicuramente fatto il suo nome durante gli interrogatori.

Ormai non potevano separarsi, dovevano farla franca insieme oppure  sarebbero finiti entrambi in prigione nel giro di pochi giorni.

Cosa gli conveniva fare?

Jisung non ne aveva idea, sapeva solo di aver bisogno dell' aiuto di Seungmin.

Se il suo infiltrato si sarebbe schierato dalla parte della polizia, sarebbe stata la loro fine.

Arrivò davanti al cancello con il respiro leggermente pesante.

《Sono un po' arruginito...》borbottó, era da tanto che non partecipava ad un inseguimento di poliziotti e si sentiva un poco disabituato.

Si zittì appena notò che la porta di casa non era stata chiusa a chiave.

Minho non è ancora uscito? Strano...

Guardandola normalmente sarebbe risultata una normalissima porta chiusa, Jisung però si era tenuto preparato e solo quando la porta veniva chiusa a chiave e si oltrepassava il cancello della villa, si attivava una leva che accendeva una minuscola lampadina-come le lucine dell' albero di Natale-nascosta tra le foglie di una delle frasche accanto alla porta.

La luce non era accesa, il che significava che Minho era ancora in casa nonostante gli avesse detto che sarebbe uscito nel giro di un minuto.

Era passata quasi una ventina di minuti, cosa ci faceva ancora lì?

Jisung non si scompose, con un passo felpato aprì con cautela il cancello e percorse il breve sentiero fino alla porta di ingresso.

Usare la chiave avrebbe fatto troppo rumore e la sua copertura sarebbe saltata, perciò frugò nel suo zaino, tirando fuori dall' astuccio una forcina.

[the naked guy vibes 🤭🤭]

Per una volta doveva ringraziare Hyunjin e la sua fissa per gli accessori.

"Tienila per le evenienze."

Finalmente ti rendi utile.

Come immaginava il rumore della forcina era quasi impercettibile e riuscì ad aprire la porta senza fare chiasso.

Si tolse le scarpe e le lasciò vicino al tappetino prima di controllare velocemente con lo sguardo l'androne  della casa.

Non percepiva alcun rumore.

Mi sarò sbagliato? Forse la lucina si era solo fulminata...Impossibile, Seungmin si accerta sempre che sia carica.

Drizzò le orecchie appena sentì un urlo ovattato quasi nullo proveniente dalle scale a pochi metri da se: il seminterrato.

《Brutto infame...》sibilò a denti stretti, dirigendosi sempre con silenzio e cautela giù per la scalinata, a metà si fermó e prese una delle pistole casualmente appase alle pareti e la caricò.

Raggiunse la fine delle scale, trovando la prima porta accanto ad esse aperta.

Era la stanza di Park e da essa usciva urli e suppliche strazianti.

Si affacció di poco, sbirciando: Minho era di spalle davanti a Jinyoung che invece si dimenava inutilmente.

Per terra vi era un nastro adesivo.

Probabilmente l'urlo di prima era per lo scotch tolto dalla bocca bruscamente.

《No-non uccidermi ti prego! Ti darò tutti i soldi che v-vuoi e non di-dirò nulla alla polizia! L-lo giuro!》lo pregò Park quando il corvino avvicinò il coltello alla sua gola.

《Pensi che mi interessino i soldi quando hai violentato mia sorella?》

Jisung al tono rauco e fermo del maggiore si stupí, ma si ricompose subito.

Pochi secondi e Minho avrebbe potuto porre fine alla loro vittima.

Non posso permetterlo. Non voglio perdere.

Minho mise poca pressione sul coltello, tagliando solo il primo strato di pelle con maestria provocando un lungo urlo di terrore in risposta da Park.

Jisung ne approfittò del grido rumoroso per arrivare alle spalle del maggiore e poggiargli la pistola dietro il centro del capo.

Il moro congelò sul posto.

Jisung assottiglió lo sguardo in un espressione seria e si avvicinò all'orecchio del maggiore le seguenti parole:

《Hai già dimenticato cosa dissi riguardo la sedia?》

•••

jisung...he valid 🤭🤭🤭

capitolo corto perchè volevo farlo finire in questa modo figo (?) (boh è figo? non lo so?)

però non preoccupatevi potrei anche aggiornare due volte se mi gira

hyunjin quando rivede jisung dopo aver preso un due per colpa sua:


-pruu

~𝑻𝒉𝒆 𝑴𝒖𝒓𝒅𝒆𝒓 𝑷𝒂𝒄𝒕~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Where stories live. Discover now