𝒇𝒐𝒖𝒓𝒕𝒆𝒆𝒏

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Chapter 14: parity

《18, mentre di quà...》
《16...17 eeee 18.》

《Parità.》proclamò Changbin una volta finito di contare gli anelli.

Era mezzanotte passata quando erano finalmente tornati nella villa di Jisung e la prima cosa che avevano fatto era stata decidere il vincitore come di patto.

《18 e 18 uccisioni, nessuno di voi due ha vinto, risolvetevela da soli. Il mio fidanzato mi sta aspettando.》il più basso si alzò dal tavolo del salone, decidendosi a scappare da quel posto il più velocemente possibile.

Minho e Jisung si stavano uccidendo con lo sguardo senza aprire bocca, erano alquanto spaventosi e Changbin non voleva rischiare la pelle, in più aveva un appuntamento con Felix.

Il minore tra tutti sbuffò per poi sbadigliare e alzarsi dala sedia, stiracchiandosi.
《Vado in camera. Ora non ne voglio parlare, domani decideremo cosa farne di Park.》si spettinò i capelli, era stremato.

Appena il biondo sparì dentro la sua stanza, Minho corse subito verso Changbin puntandoglì un dito contro.

《Perchè non hai fatto come ti ho detto!? Se avessi nascosto le copie degli anelli, adesso avrei vinto e quello stronzo di Park sarebbe già morto stecchito!》gli urlò.

Nonostante il corvino da arrabbiato fosse molto pauroso e sopratutto pericolo, Changbin non mosse un muscolo.

《Non fare il viziato, non ti ha mai detto di no nessuno? Non puoi avere tutto dalla vita, questa volta ho preferito non aiutarti, capita. Poi non vuoi migliorare come assassino? Jisung è al tuo stesso di livello, anzi oserei dire che anche molto più astito di te, ti fa solo che bene allenarti con lui. Se bari rimarrai sempre lo stesso e non cambierà nulla. Detto questo, lasciami il polso.》disse con tono calmo, divincolandosi senza sforzi dalla presa del maggiore.

Aveva visto lo sguardo del moro e non prometteva affatto bene, un errore e avrebbe provato a farlo fuori senza esitazione.

L'unica cosa che lo bloccò dal colpire il suo amico, fu il pizzico di ragione che gli era rimasta lucida, Minho sapeva che anche Changbin poteva essere pericoloso e che non gli conveniva andarci contro.

Lo lasciò uscire dalla casa, stringendo i denti e cercando di mantere la calma.

Questi suoi scatti di rabbia erano un gran problema, sopratutto se accadevano con Changbin.
Oltre al fatto che il castano fosse forte, conoscesse le altri marziali e andasee in palestra ogni giorno, se Minho avesse perso la sua fiducia sarebbe rimasto senza il suo unico e socio e completamente solo.

•••

Jisung si buttó a peso morto sopra le lenzuola del letto, era stanco morto e non voleva vedere la faccia di Minho per almeno metà giornata.

Chiuse gli occhi, nonostante indossasse ancora i vestiti del giorno prima, al momento voleva solo dormire.

Proprio mentre il suo cervello stava per entrare in modalità dormita, il suo cellulare iniziò a suonare interrottamente.

Già sapendo chi lo stesse infastidendo, prese i telefono in mano e come immaginava trovò innumerevoli notifiche da parte del suo migliore amico.

Già sapendo chi lo stesse infastidendo, prese i telefono in mano e come immaginava trovò innumerevoli notifiche da parte del suo migliore amico

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~𝑻𝒉𝒆 𝑴𝒖𝒓𝒅𝒆𝒓 𝑷𝒂𝒄𝒕~𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠Where stories live. Discover now